Non solo Fed, parlano cinque banche centrali


La Banca del Giappone potrebbe aver deciso che è giunto il momento per il primo rialzo dei tassi di interesse in 17 anni, l’indice Nikkei si avvia a chiudere in rialzo del 2,7%. Venerdì a Wall Street, l’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,6%, anche se di poco, la settimana si è chiusa con un bilancio negativo. Sia i mercati che la Federal Reserve si aspettano tre tagli dei tassi da qui a fine anno. Mercoledì sera la banca centrale degli Stati Uniti pubblica le nuove stime su inflazione, crescita economia e tassi.


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E’ iniziata in rialzo in Asia Pacifico la settimana delle comunicazioni della Federal Reserve. Ma l’appuntamento di mercoledì sera con il comunicato di fine lavori del Federal Open Market Committee è solo il più importante tra i tanti eventi rilevanti dei prossimi giorni. Stanotte la Banca del Giappone potrebbe annunciare una svolta storica, il primo rialzo dei tassi dal 2007. Mercoledì notte il Banco Central Do Brasil dovrebbe portare il tasso Selic al 10,75%, dall’attuale 11,25%. Giovedì mattina la banca centrale della Svizzera lascerà probabilmente i tassi all’1,75%, nella stessa giornata la Bank of England dovrebbe decidere di confermare il costo del denaro sui livelli attuali (5,25%). Non ci si aspetta cambiamenti neanche dalla riunione della banca centrale della Turchia.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo: future del Dax di Francoforte +0,2%. La borsa della Germania ha chiuso la settimana in positivo (+0,6%).

Alle 11 esce la lettura finale dell’inflazione di febbraio nella zona euro: il dato, solitamente poco rilevante, è tornato di recente ad essere seguito, in quanto le eventuali revisioni del preliminare, assumono una grande importanza in questo contesto di iper attenzione sull’andamento dei prezzi al consumo. 

L’indice MSCI Asia Pacifico sale dello 0,8%. Hang Seng di Hong Kong +0,3%. Shanghai Composite +0,5%. Taiex di Taipei +0,9%. Kospi di Seul +0,7%.

CINA

Dall’Ufficio nazionale di statistica sono arrivati stanotte segnali contrastanti. La produzione industriale di gennaio-febbraio 2024 ha segnato un rialzo annuo del 7%, le vendite al dettaglio del 5,5%. La prima, dopo il 6,8% di dicembre 2023, ha toccato il picco da febbraio 2022. Tuttavia, le vendite al dettaglio, dopo il 7,4% di dicembre, hanno tenuto il passo più debole da settembre 2023. Gli investimenti fissi sono saliti (+4,2% su stime a +3,2%), mentre la disoccupazione è passata dal 5,2% al 5,3%, ai massimi da luglio.

GIAPPONE

La banca centrale potrebbe aver deciso che è giunto il momento per il primo rialzo dei tassi di interesse in 17 anni, circa il 90% degli osservatori vede per domani un alto rischio di fine dei tassi negativi.

Il consensus di Bloomberg si è mosso nel fine settimana, a seguito anche dell’esito dei negoziati per l’aumento delle buste paga tenutisi in questi mesi: gli incrementi salariali ottenuti dai sindacati sono stati superiori al 5%, di molto sopra le aspettative:

"Sono aumentate le possibilità che la BOJ si muova a marzo", ha dichiarato Yuichi Kodama, capo economista del Meiji Yasuda Life Research Institute, secondo cui "aspettare fino ad aprile non avrebbe senso, se il mercato prezzerà la mossa al 100%.

Il board della banca centrale sta anche valutando la possibilità di porre fine all'acquisto di ETF e fondi di investimento immobiliare, anche se continueranno ad acquistare debito pubblico per mantenere la stabilità del mercato obbligazionario.

STATI UNITI

Venerdì l’indice S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,6%, anche se di poco, la settimana si è chiusa con un bilancio negativo. Il benchmark guadagna da inizio anno il 7,3%.

Intanto hanno ritrovato la concordia gli investitori e i membri del board dalla Federal Reserve. I prezzi dei future sui tassi danno i tassi di interesse 75 punti base sotto i livelli attuali (5,25%-5,50%), ovvero, tre tagli da un quarto di punto, lo stesso dell’ultima mediana delle previsioni del Federal Open Market Committee. Il mercato era arrivato a mettere in conto fino a sei tagli. La pace ritrovata potrebbe di nuovo rompersi perché questa settimana la banca centrale diffonde le nuove previsioni.

TITOLI

Amplifon proporrà all'assemblea straordinaria la modifica dello statuto sociale al fine di consentire il potenziamento del sistema di voto maggiorato in linea con le nuove disposizioni di legge. La società - che mantiene la propria sede legale, fiscale e di quotazione in Italia - potrebbe perseguire eventuali ulteriori opportunità di crescita rilevanti anche per linee esterne, come acquisizioni o alleanze strategiche.

A2A Moody’s ha confermato il rating di lungo termine di A2A a Baa2 con outlook “stable".

Fineco La Banca centrale europea ha concluso la sua asset review su FinecoBank non riscontrando shortfall di capitale. Lo ha detto la stessa banca centrale che ha la diretta supervisione dall'1 gennaio 2022.

Diasorin. Le attività della società di diagnostica in Cina, dove la società di diagnostica ha realizzato uno stabilimento, si stabilizzeranno quest'anno e dalla seconda metà del 2024 potrebbero iniziare a crescere. Lo ha detto l'AD Carlo Rosa.

STMicroelectronics. Il governo Meloni ha fatto arrivare l'avviso a Parigi di essere contrario ad un nuovo mandato di tre anni per il CEO Jean-Marc Chery, responsabile, secondo Roma, di aver spostato il baricentro dell'azienda oltre le Alpi, spingendo verso l'uscita diversi manager e tecnici italiani, scrive la Repubblica sabato.

Tim. L'amministratore delegato Pietro Labriola, in un'intervista al Corriere della Sera, dice che Tim torna a generare cassa: "abbiamo davanti quasi 3 miliardi di potenziali earn-out". Dice che spera che Vivendi continui a essere un'azionista ma che sia anche all’interno del Cda.

Banca Mediolanum. Il 2024 sarà un anno positivo e migliore del precedente, non solo per quanto riguarda la raccolta ma anche la cedola sarà superiore a quella relativa al bilancio 2023. Ne è convinto l’ad, Massimo Doris, che nel corso di un incontro con la stampa tenutosi ieri ha mostrato fiducia sia per il suo istituto per che per l’intero settore del risparmio gestito. Doris ha espresso anche la ragionevole certezza di poter pagare l'anno prossimo una cedola superiore ai 70 centesimi per azione. «Abbiamo alzato tantissimo il nostro dividendo portandolo a 70 cent: ho una ragionevole certezza di poter pagare sul bilancio 2024 una cedola superiore e nel 2025 di andare ancora più alto»

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