Novartis, aumento delle previsioni sul 2023 dopo un “forte” trimestre


La società si attende ora un maggiore aumento delle vendite per l’anno in corso rispetto alle precedenti attese e avvia un programma di acquisto di azioni proprio fino un massimo di 15 miliardi di dollari.


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Novartis alza le previsioni

Previsioni sul 2023 alzate per Novartis, il gruppo svizzero operante nel settore farmaceutico, con il management che parla di previsioni di crescita anche a “medio termine”.

Per l’anno in corso, Novartis si attende un aumento delle vendite ad ‘high single digit’ (a una cifra elevata) rispetto alla precedente attesa di ‘mid single digit’ (a una cifra media).

Inoltre, il gruppo prevede un utile operativo di base in crescita di ‘low doble digit’, a due cifre, mentre le precedenti previsioni si fermavano a una sola cifra elevata.

Le nuove previsioni per il 2023 arrivano a seguito di un “forte” primo semestre, spiegavano dal gruppo, che le permette anche di avviare un riacquisto di azioni proprie per un massimo di 15 miliardi di dollari, da completare entro la fine del 2025.

A Zurigo, intanto, le azioni Novartis aprono in rialzo del 3% dopo 15 minuti di contrattazioni, toccando un massimo di 87,73 franchi svizzeri, facendo così tornare positivo il bilancio del titolo da inizio 2023 (+1,80%).

Il secondo trimestre

Alla base di questo aumento di previsioni c’è un aumento netto del giro d’affari del gruppo pari al 7% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+9% a tassi di cambio costanti), arrivato così a 13,6 miliardi di dollari, oltre le attese degli analisti pubblicate da Refinitiv di 13,2 mililiardi.

La principale divisione, Innovative Medicines, ha visto aumentare del 7% a 11,2 miliardi di dollari le sue vendite, mentre quella dei generici Sandoz ha visto salire il fatturato dell’8% a 2,4 miliardi di dollari.

L’utile operativo è balzato del 31% a 2,9 miliardi di dollari, mentre l'utile netto si è attestato a 2,3 miliardi, pari a una progressione del 37%, complici, tra l'altro, minori costi di ristrutturazione.

Oltre le previsioni anche l’utile operativo rettificato, arrivato (+9%) a 4,67 miliardi i dollari, mentre le attese erano per circa 4,3 miliardi.

Trimestre forte

Il Ceo di Novartis, Vas Narasimhan MD, ha definito il trimestre come “un altro periodo caratterizzato da forte crescita delle vendite e di robusta espansione dei margini, a sostegno di un aggiornamento della guidance del gruppo per il 2023”, con performance “ampie in tutte le aree terapeutiche principali e nelle principali aree geografiche chiave”.

Il manager ha parlato di previsioni di “prospettive di crescita a medio termine” per la società, “come dimostrano le imminenti milestone per Kisqali, Pluvicto e iptacopan”.

Scorporo Sandoz

Nella nota diffusa questa mattina, da Novartis hanno annunciato l’approvazione della separazione dell’unità dei farmaci generici Sandoz mediante uno spin-off del 100% che avverrà nel quarto trimestre di quest'anno, in attesa dell'approvazione degli azionisti a settembre.

Nei programmi del gruppo Sandoz dovrebbe arrivare ad esser quotata alla borsa di Zurigo (SIX Swiss Exchange) e negli Stati Uniti con le American Depositary Receipt (ADR).

La divisione genera un fatturato annuo di circa 10 miliardi di dollari e aveva attirato l'interesse di società di private equity quando Novartis ha iniziato a esplorare le opzioni per il suo futuro.

Acquisizione DTx Pharma

Altra operazione di poco completata per Novartis è l’acquisizione dell’azienda biotecnologica statunitense DTx Pharma per 500 milioni di dollari, più ulteriori pagamenti al raggiungimento di determinati traguardi scientifici.

L'acquisizione aiuterà Novartis a costruire ulteriormente la sua pipeline di neuroscienze, dal momento che DTx Pharma si concentra sui disturbi che colpiscono il sistema nervoso.

L'accordo comprende un potenziale trattamento per una malattia neuromuscolare degenerativa denominata malattia di Charcot-Marie-Tooth di tipo 1A, oltre a due ulteriori studi preclinici per valutare il trattamento per altri usi nelle neuroscienze.

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