Nuova frenata di Stellantis con la vendita di azioni da parte di Dongfeng
La notizia della possibile vendita di una quota della casa automobilistica da parte del gruppo cinese sta attirando forti vendite su Stellantis a Milano, dopo che già a New York aveva chiuso in forte ribasso.
Continua il calo di Stellantis
Non si ferma il calo di Stellantis a Piazza Affari, aggravato nella seduta odierna dalla notizia della messa in vendita di azioni della casa automobilistica da parte dei cinesi di Dongfeng.
L’apertura di Milano vede le azioni del gruppo crollare del 4% dopo pochi minuti, scivolando ad un minimo di 17,92 euro, dopo che già a New York aveva chiuso in calo la seduta di ieri con lo stesso trend.
Il titolo Stellantis sembra non riuscire a liberarsi delle vendite che stanno colpendo i mercati azionari in questi giorni. Nel caso in cui chiudesse anche oggi in rosso, si tratterebbe della quarta seduta negativa consecutiva e un calo complessivo di quasi il 6%.
Dongfeng offre azioni
Da Bloomberg diffondevano ieri l’indiscrezione relativa ad una offerta sul mercato da parte di Dongfeng di 35 milioni di azioni Stellantis, corrispondenti all’1,1% del capitale del gruppo e ad un valore di circa 665 milioni di euro.
Il gruppo cinese rappresenta il quarto azionista del gruppo automobilistico e, in caso di successo della vendita, resterebbe in Stellantis con una quota del 3,3% del capitale.
Le azioni sono state offerte al prezzo di circa 19 euro ognuna, non lontano dalle attuali quotazioni, e l’offerta è stata curata da BNP Paribas.
Dongfeng, con sede a Wuhan, è uno dei tre grandi produttori di automobili in Cina, e già a settembre aveva ceduto l’1,15% della sua partecipazione in Stellantis ad un prezzo di 16,65 euro per azione e un valore di 600 milioni di euro complessivi.
A tutta velocità verso l’elettrico
Ieri Stellantis aveva comunicato il completamento del processo di investimento in Factorial Energy (Factorial), da utilizzare per accelerare la produzione commerciale e la diffusione della tecnologia delle batterie allo stato solido prodotte dalla stessa Factorial da destinare alle auto elettriche.
“Stellantis sta procedendo a tutta velocità nel suo processo di elettrificazione, con 33 modelli elettrici attualmente disponibili e otto veicoli a batteria in arrivo nei prossimi 18 mesi”, dichiarava al Corriere della Sera il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, aggiungendo che “con i nostri partner, tra cui Factorial, elettrificheremo rapidamente il nostro portfolio di brand con soluzioni sicure, sostenibili e convenienti”.
Il dibattito sull’elettrico
Nella stessa intervista, Tavares dichiarava il suo scetticismo sull’elettrico, ritenendola “una tecnologia scelta dai politici, non dall’industria”.
Inoltre, Tavares ha sottolineato i costi per i costruttori legati all'elettrificazione delle auto, affermando che comporteranno in cinque anni aumenti di produttività medi del 10% all'anno, contro il 2%-3% raggiunto dall'industria automobilistica in Europa.
La view degli analisti
Gli analisti di Banka Akros ritengono che le politiche di decarbonizzazione renderanno le auto europee più care e che la ripresa nei volumi avrà bisogno di più tempo del previsto.
Ontanto, su Stellantis confermano la view bullish con una raccomandazione ‘buy’ e un prezzo obiettivo a 22 euro.
Anche da Mediobanca Securities non vedono ricadute particolari sul titolo Stellantis dalle dichiarazioni del CEO del gruppo.
Per gli analisti della banca il prossimo catalizzatore sarà il capital markets day in agenda il primo marzo e, in attesa di tale evento, Mediobanca conferma il rating ‘outperform’, con un target price a 26,1 euro, valore che implica un potenziale di upside di quasi il 39% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.
Da Stellantis, inoltre, hanno annunciato oggi il calendario degli eventi societari per il 2022 e il 23 febbraio è prevista la comunicazione dei risultati relativi all’intero anno 2021, mentre il 5 maggio sarà il turno dei risultati del primo trimestre 2022.
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