Nuovo crollo Campari dopo l’inaspettato cambio al vertice
La società ha annunciato questa mattina le dimissioni del Ceo dopo che i forti cali dei giorni scorsi del titolo iniziati a seguito delle sue dichiarazioni circa lo stato di salute del settore.
Crollo Campari
Inizio di seduta shock per il titolo Campari a seguito del cambio al vertice annunciato prima dell’apertura delle contrattazioni di Piazza Affari di questa mattina. Dopo essere state ammesse agli scambi in ritardo con un teorico -8%, le azioni della società degli aperitivi aprivano in calo del 5%, scendendo fino ad un minimo di 7,054 euro, nuovo minimo da maggio 2020.
Il titolo proveniva da due giorni di forte calo nel corso dei quali aveva ceduto il 9% e attualmente la sua performance da inizio 2024 si attesta a -29%.
Il cambio al vertice
Questa mattina la società ha annunciato in una nota le dimissioni del Ceo e membro del cda, Matteo Fantacchiotti, parlando di “motivi personali”, a soli cinque mesi dal suo insediamento alla guida dell'azienda. Il board ha deciso la nomina al suo posto di Paolo Marchesini (chief financial and operating officer) e Fabio Di Fede (general counsel and business development officer) come interim co-CEO e membri esecutivi di un Comitato per la Transizione della Leadership, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz (amministratore non esecutivo). Comitato che sarà anche responsabile per l'identificazione del nuovo Ceo, da proporre al consiglio di amministrazione, insieme al Comitato Remunerazione e Nomine, dopo una valutazione di profili sia interni che esterni, in linea con le best practice della governance.Contestualmente, aggiunge la nota, Jean-Marie Laborde, attualmente membro del CdA e membro del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, viene nominato vice presidente.
Il crollo del titolo
Il cambio arriva dopo che venerdì scorso le azioni Campari avevano chiuso la seduta di venerdì 13 in forte calo (-5,6%), calo poi proseguito nella seduta di ieri (-2,6%), con le vendite attirate dalle dichiarazioni dello stesso Fantacchiotti relative alla debolezza del settore nel trimestre in corso.
Dichiarazioni che avevano spinto la società ad intervenire con una nota specificando che il management aveva commentato sull’andamento generale del comparto facendo riferimento a dati di sell-out di fonti esterne pubblicamente disponibili, e in particolare a come l’attenuazione riscontrata nel 1° semestre di quest’anno stia persistendo nel settore leggermente più a lungo delle attese nel 3° trimestre. Al contrario, sottolineavano dalla società, non aveva fatto riferimenti specifici sulla performance della società.
Il giudizio degli analisti
C’è “confusione in azienda sulla governance”, spiega un trader all’agenzia Reuters. La notizia delle dimissioni è “totalmente inattesa”, secondo WebSim Intermonte, che su Campari mantiene il giudizio ‘interessante’, con target price di 10,2 euro. “Il team manageriale di business è molto strutturato, ma non si può escludere dell’incertezza nel medio periodo nella catena decisionale”, proseguono dalla sim, che vedono “positivamente che la commissione per la transizione sia presieduta dall’ex-CEO Bob Kunze Concewitz e dagli attuali co-CEO, tre fra le figure più longeve all’interno dell’azienda”.
Dopo le parole di Fantacchiotti di venerdì, Banca Akros confermava rating accumulate su Campari, con prezzo obiettivo di 10,2 euro per azione, e crede che dopo il forte calo dei prezzi delle azioni di venerdì, ai valori attuali, il titolo sconta la persistente debolezza dei consumi statunitensi nel settore degli Spirits.
Target price a 10 euro per Mediobanca Research (neutral), segnalando che la stima della società sulle vendite 2024 per Campari punta a 3,199 miliardi di euro, tenendo conto di una crescita organica del 6%, in accelerazione nel secondo semestre grazie a una base di confronto più facile.
Infine, Equita Sim assegnava un buy al titolo Campari, con prezzo obiettivo di 10 euro ritenendo che il titolo tratta con un prezzo/utili a 21x sul 2025 rispetto alla media storica decennale di 28,8x e a premio del 26% rispetto a Pernod/Diageo.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!