Nuovo tonfo di Evergrande, ancora paura per il settore immobiliare

Lo sviluppatore cinese ha annunciato che la sua controllata Hedge Real Estate Group non è in grado emettere un’obbligazione, fondamentale per portare avanti il piano di ristrutturazione del debito da complessivi 300 miliardi di dollari di passività che attualmente pesano sul bilancio di Evergrande.
Crollo Evergrande
Nuovo inizio settimana in forte calo per Evergrande, con lo spettro dell’impossibilità di pagare i debiti che si affaccia sul futuro del più grande sviluppatore immobiliare cinese.
Questa mattina le azioni Evergrande erano arrivate a perdere il 25%, scendendo ad un minimo di 0,41 HKD, confermandosi ancora come ‘penny stock’, condizione arrivata a fine agosto quando tornò ad essere riammessa alle quotazioni dopo una lunga pausa.
Particolarmente negativa la performance degli ultimi 8 giorni, con un calo superiore al 30%, mentre dal ritorno in borsa il bilancio resta positivo (+20%).
Oltre alla capogruppo, cedono terreno le controllate Evergrande Nev (-20%) e Evergrande Serces (-11%) e l'intero settore degli sviluppatori di real estate, tra cui Sunac (-4,85%) e Country Garden (-5%), sempre a un passo dal default.
In rosso anche le principali borse asiatiche, con l’Hang Seng che cede quasi il 2%, trascinando con sé anche il CSI300 e Shanghai.
Saltato incontro con creditori
Le vendite sul titolo Evergrande si sono scatenate dopo che la società ha deciso di annullare una riunione in programma con i creditori a seguito delle difficoltà della controllata Hengda all’interno del suo piano di ristrutturazione del debito.
L’unità di Evergrande era stata indagata dalle autorità cinesi di regolamentazione dei titoli per sospetta violazione della divulgazione di informazioni.
“In considerazione del fatto che Hengda Real Estate Group, una delle principali filiali della società, è oggetto di indagine, il gruppo non è in grado di soddisfare i requisiti per l'emissione di nuove obbligazioni nelle circostanze attuali”, spiegava Evergrande in una dichiarazione di Borsa.Hengda aveva contratto debiti non pagati a fine luglio di circa 277,5 miliardi di yuan, accumulando 1.931 cause legali.
Il debito
Questo nuovo ‘capitolo’ della travagliata situazione di Evergrande alimenta ulteriori i timori sulle difficoltà del settore immobiliare, con le autorità governative locali che sembrano intenzionate a stringere i loro controlli su un settore schiacciato sotto una montagna di debiti.
Evergrande ha accumulato oltre 300 miliardi di dollari di passività totali, diventando il centro della crisi del debito immobiliare, settore in cui diversi gruppi cinesi sono andati in default nell’ultimo anno, dando il via a diverse trattative per la ristrutturazione del debito.
Da parte sua, Evergrande aveva annunciato a marzo un piano per ristrutturare 22,7 miliardi di debiti offshore, ma ha bisogno dell’approvazione di oltre il 75% dei detentori di ciascuna classe di debito per approvare il piano.
La società aveva offerto ai creditori un gruppo di nuove obbligazioni e strumenti legati alle azioni garantiti dai suoi stessi titoli azionari e da quelli delle sue controllate a Hong Kong.
“Il piano di ristrutturazione del debito è ora bloccato e non può andare oltre”, spiega all’agenzia Reuters Steven Leung, direttore delle vendite di UOB Kay Hian a Hong Kong, così come “anche altre opzioni, come la conversione del debito in azioni di altre società controllate quotate, non sono ritenute praticabili al momento”. “La preoccupazione per la salute finanziaria dei gruppi immobiliari annebbia ancora il settore, soprattutto le società più piccole con un elevato livello di indebitamento, ma pochissimi progetti immobiliari a portata di mano”, aggiungeva Leung.
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