Nuvole sul rally delle borse

Le attività nel cloud di Amazon stanno rallentando, il titolo, in rialzo del 10% dopo la pubblicazione dei conti del trimestre, ha girato al ribasso. In arrivo i dati sull’inflazione da Spagna, Germania e Francia. Nessuna sorpresa dalla Banca centrale del Giappone (BoJ), che mantiene invariata l’attuale politica monetaria ultra-espansiva
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Dopo i festeggiamenti per i risultati del trimestre di Microsoft e di Meta Platforms, ai quali si possono aggiungere i settanta miliardi di dollari di buyback annunciati da Alphabet, i mercati sono stati presi in contropiede dalle controverse comunicazioni di stanotte di Amazon. Il titolo del colosso del Nasdaq era arrivato a guadagnare il 10% subito dopo la pubblicazione dei dati, ma le indicazioni sull’andamento del cloud hanno provocato un dietro front.
Stamattina i future di Wall Street sono intorno alla parità, Ieri l’S&P500 ha messo a segno la miglior seduta dalla fine di marzo, +2%. Tutti e undici i settori sono saliti. Il Nasdaq è salito del 2,4%.
L’analista di mercato di Oanda, Edward Moya, ha detto a Barron’s che ieri c’è stato un mix perfetto per il rally delle azioni: le indicazioni sugli utili delle aziende favorevoli ed il rallentamento del Pil. La frenata dell’economia degli Stati Uniti nel primo trimestre è stata importante, ma non disastrosa, soprattutto perché è stata accentuata dalla discesa delle scorte, quel che più conta secondo Moya, è il fatto che ogni segnale di indebolimento del ciclo economico, avvicina il momento della fine della stretta monetaria.
AMAZON
La società chiude i primi tre mesi dell'anno con ricavi in crescita del 9% a 127,4 miliardi di dollari e un utile pari a 3,2 miliardi, il 50% in piu' rispetto alle previsioni del mercato. Negli ultimi mesi Amazon si e' concentrata nel ridurre i costi e migliorare la redditivita’, tagliando posti di lavoro nelle divisioni piu' deboli. In marzo ha poi annunciato una pausa nella costruzione della sua seconda sede vicino Washington. Le vendite di Amazon in nord America sono salite dell'11% a 76,9 miliardi, mentre quelle internazionali hanno segnato un +1% a 29,1 miliardi. L'utile operativo e' salito a 4,8 miliardi rispetto ai 2,7 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso.
AWS, il vero motore della crescita della redditività e della capitalizzazione di borsa, ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un incremento dei ricavi del 16%, il risultato basso anno su anno, da quando la divisione cloud viene documentata nelle comunicazioni del trimestre, ovvero, dal 2015. Nel corso della conference call, è emerso che in aprile AWS ha sofferto, registrando u calo di oltre il 10%. Il titolo, inizialmente in rialzo del 10%, è poi arrivato a perdere il 2%.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo. Il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,5%.
INFLAZIONE
Alle 8.45 ed alle 9.00 escono i primi dati sull’inflazione nella zona euro. Si inizia a mercati chiusi con la Francia: il consensus si aspetta per aprile un incremento dei prezzi al consumo armonizzati UE del 6,7% anno su anno, in linea con il dato di marzo. In Spagna, l’inflazione armonizzata UE è attesa al 4,1%, dal +3,1% del mese passato, mentre su base sequenziale, la corsa dei prezzi dovrebbe segnare un rallentamento. Alle 14 esce l’inflazione tedesca, attesa al 7,7%. Nel corso della mattinata escono anche i dati sul Pil di Francia, Italia e Germania.
ASIA
L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,8%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,7%,. Kospi di Seul e BSE Sensex di Mumbai intorno alla parità.
Nikkei di Tokyo +1%. Nessuna sorpresa dalla Banca centrale del Giappone (BoJ), che mantiene invariata l’attuale politica monetaria ultra-espansiva. Al termine della riunione di 2 giorni, la prima del nuovo governatore Kazuo Ueda, il comitato ha scelto lasciare i tassi a breve in territorio negativo al -0,1%, mentre non subisce variazioni neanche la curva di controllo dei rendimenti (YCC) in vigore dal settembre 2016, quando la BoJ ha fissato un obiettivo dello 0% per i titoli governativi a 10 anni. L'istituto ha anche comunicato le nuove proiezioni per l'anno fiscale 2025 sull'inflazione, attesa all'1,6%, sotto l'obiettivo considerato 'salutare' del 2%.
TASSI, VALUTE E MATERIE PRIME
l petrolio Brent, stamattina in rialzo dello 0,7% a 79 dollari il barile, si avvia a chiudere una settimana molto negativo, ad oggi il ribasso sui cinque giorni è dell’otto per cento. Siamo tornati ai livelli precedenti il taglio dell’Opec+.
Il governativo a due anni degli Stati Uniti, il Treasury Note, si è indebolito nelle ultime ore, il rendimento è schizzato a 4,08% da 3,92% di ieri mattina. I trader mettono in relazione la discesa dei prezzi, che si muovono per i bond al contrario del rendimento, all’andamento di uno degli elementi che compongono il Pil: i consumi reali hanno registrato nei primi tre mesi dell’anno una robusta crescita, +3,4%. L’incremento non molto coerente alle aspettative di un prossimo taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
TITOLI
Eni. La controllata Versalis ha annunciato stamattina che salirà dall’attuale 36% al 100% di Novamont.
Webuild chiude il primo trimestre con 11,4 miliardi di euro di nuovi ordini, inclusi 6,3 miliardi di progetti per cui il gruppo risulta migliore offerente, superando la guidance di 10-10,5 miliardi per l'intero 2023. Confermata la guidance 2023-25. A un consorzio di cui Webuild è capofila sono stati assegnati lavori da 1,2 miliardi di euro da parte di Rete ferroviaria italiana per l'ammodernamento della tratta Palermo-Catania.
Stellantis non ha intenzione di iniziare una guerra dei prezzi con Tesla, lo ha detto l'amministratore delegato Carlos Tavares.
Iren. Standard & Poor's ha promosso il rating della utility, portandolo da 'BBB-' a 'BBB' con outlook stabile
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