Nvidia: le GPU Blackwell sono già tutte prenotate per un anno
Non accenna a rallentare la domanda di chip per applicazioni di intelligenza artificiale. Nvidia continua a dominare il mercato mentre la rivale principale, AMD, non convince gli analisti e cade in Borsa
Le azioni Nvidia di nuovo al massimo storico
Le GPU (processori grafici) di nuova generazione di Nvidia della serie Blackwell sono da poco arrivate sul mercato e sono già introvabili. Jensen Huang, il Ceo di Nvidia, ha detto ieri (giovedì 10 ottobre) che la produzione dei nuovi chip per applicazioni AI è già tutta prenotata per i prossimi 12 mesi. Quindi, se un cliente effettuasse oggi un ordine, non potrebbe ricevere il prodotto prima della fine del 2025.
Huang ha parlato in un incontro con gli investitori organizzato da Morgan Stanley e le sue parole hanno dato un’ulteriore spinta alle quotazioni di Nvidia che giovedì sono salite dell’1,6% a 134,81 dollari, a un soffio dal massimo storico di 135,5 dollari, segnato lo scorso 18 giugno.
Dall’inizio dell’anno Nvidia è salita del 180% raggiungendo una capitalizzazione di 3.300 miliardi di dollari. Un anno fa le sue azioni venivano scambiate a 39 dollari (prezzo che tiene conto dello split che nel frattempo è stato effettuato).
Nel terzo trimestre attesa una crescita del 15% sul trimestre precedente
Con le sue dichiarazioni il Ceo di Nvidia ha momentaneamente placato i timori di quegli investitori che temono un rallentamento degli investimenti nelle tecnologie legate all’intelligenza artificiale.
Gli analisti di UBS hanno scritto giovedì in un report che i dati sulle esportazioni pubblicati questa settimana dal ministero delle Finanze di Taiwan confermano la previsione che nel terzo trimestre i ricavi di Nvidia generati da chip per data center registreranno una crescita del 15% rispetto al trimestre precedente.
La raccomandazione di Ubs su Nvidia è Buy con un target price di 150 dollari. Su 62 analisti che coprono Nvidia, le raccomandazioni positive (Buy o Outperform) sono 58 e la media dei target price è 150 dollari (+11% rispetto alla quotazione attuale).
Manca ancora un mese alla diffusione dei dati del terzo trimestre di Nvidia, che saranno annunciati il 14 novembre. Il consensus degli analisti si aspetta una crescita dei ricavi dell’81% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso a 32,8 miliardi di dollari. L’utile è atteso a 17,2 miliardi (+86%).
“Queste stime indicano ancora una fantastica crescita degli utili, molto più rapida di quella dei concorrenti”, ha dichiarato Mark Malek, chief investment officer di Siebert.
AMD non convince il mercato con i nuovi chip per AI
Intanto la concorrenza continua a non essere un grave problema per Nvidia. Giovedì AMD (Advanced Micro Devices) ha subito il maggior calo azionario da oltre un mese dopo che l'azienda ha presentato nuovi chip per l'intelligenza artificiale, senza però fornire le indicazioni sui clienti e sulle prestazioni finanziarie che gli analisti speravano di avere. Le azioni di AMD sono scese del 4% a 164,18 dollari. Dall’inizio dell’anno sono salite del 18%.
AMD è considerata il principale concorrente di Nvidia nel ricco mercato dei processori per intelligenza artificiale. La Ceo Lisa Su ha affermato che gli ultimi chip di AMD sono superiori per alcune prestazioni alla serie Blackwell di Nvidia.
“Si tratta di un mercato in rapidissima crescita”, ha dichiarato Su durante un'intervista a Bloomberg Television. “La consideriamo un'opportunità pluriennale”. L'azienda con sede a Santa Clara, in California, sta cercando di scalfire il dominio di Nvidia nei cosiddetti acceleratori di intelligenza artificiale, chip che sono diventati essenziali per lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale.
Tuttavia, AMD ha ancora molta strada da fare per raggiungere Nvidia. Sotto la guida di Su, che ha appena festeggiato il suo decimo anniversario al vertice di AMD, l'azienda ha superato di slancio nella capitalizzazione di Borsa la sua storica rivale Intel: oggi la prima vale 265 miliardi di dollari contro i 99 miliardi della seconda.
Negli ultimi due anni entrambe sono state colte di sorpresa dalla violenza con cui si è sviluppata la domanda di chip per AI. Su ha dichiarato che il mercato complessivo di questi chip raggiungerà i 400 miliardi di dollari nel 2027 e potrebbe salire a 500 miliardi nel 2028.
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