Nvidia non basta, Wall Street chiude in ribasso


Dow Jones -1,5%: peggior seduta da quindici mesi. Colpa delle buone notizia sullo stato dell’economia uscite ieri pomeriggio.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future dell’indice Dax di Francoforte -0,3%.

L'attività del settore privato tedesco è cresciuta a maggio per il secondo mese consecutivo, trainata da una forte attività nei servizi.

Indice Nikkei di Tokyo in ribasso dell’1%. Il governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, ha detto che l'economia è sulla buona strada per una moderata ripresa.


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Dopo un paio di sedute di quiete e noia, la trimestrale da urlo di Nvidia ha mosse le acque, il titolo ha chiuso in rialzo del 9,3% a 1038 punti, nuovi massimi storici. Si sono mossi anche gli indici della borsa degli Stati Uniti, ma non per le considerazioni sul boom dell’intelligenza artificiale. Il Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,4%, l’S&P500 dello 0,7%: solo 45 titoli dell’indice hanno chiuso in rialzo. E’ andata peggio al Dow Jones, in calo dell’1,5%: per l’indice delle blue chip è la peggior seduta da quindici mesi, a dimostrazione del bassissimo livello di volatilità dell’ultimo anno e mezzo.

BUONE NOTIZIE/CATTIVE NOTIZIE

I mercati finanziari, ma anche l’oro, sono scesi per effetto delle considerazioni sulle ricadute che il prolungarsi del buon momento dell’economia avrà sul costo del denaro. Le richieste di disoccupazione dell'ultima settimana, pubblicate ieri, sono state inferiori alle attese, l'indice composito dei responsabili degli acquisti di S&P Global, che combina gli indicatori dell'attività nei settori manifatturiero e dei servizi, ha raggiunto il livello più alto in più di due anni.

Un’economia florida è un toccasana per le società ma gli utili sono da tempo solo un elemento di contorno per i mercati finanziari, concentrati sull’andamento della liquidità e dei tassi. I dati di ieri hanno spinto ancora più in là, a dicembre, la data del primo taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, fino a una settimana fa la partenza era indicata dagli swap a novembre.

CENTO GIORNI

Ieri l’aumento dei tassi di mercato ha penalizzato Wall Street ma va detto che l'S&P 500 è salito del 27% nell'ultimo anno, con un guadagno di oltre il 10% dall'inizio del 2024. Secondo i dati di Dow Jones Market Data, si tratta dei migliori primi 100 giorni di negoziazione di un anno dal 2021 e dei migliori di sempre in un anno elettorale. Quando l'S&P 500 è salito del 10% o più nei primi 100 giorni di negoziazione, nel resto dell'anno ha guadagnato in media l'8,6% e ha chiuso in rialzo l'85% delle volte.


Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso, future dell’indice Dax di Francoforte -0,3%.

L'attività del settore privato tedesco è cresciuta a maggio per il secondo mese consecutivo, trainata da una forte attività nei servizi. L'indice flash Hcob Purchasing Managers' Index (Pmi) composito per la Germania, compilato da S&P Global, è salito a 52,2 a maggio da 50,6 ad aprile. Il dato è risultato superiore alle stime di un sondaggio Reuters, che prevedeva una lettura di 51,0. L'indice Pmi composito tiene traccia dei settori dei servizi e dell'industria manifatturiera, che insieme rappresentano più di due terzi della prima economia della zona euro. Una lettura superiore a 50 indica una crescita dell'attività.

ASIA

Indice Nikkei di Tokyo in ribasso dell’1%, in scia a Wall Street. In Giappone l’inflazione si è raffreddata in aprile. Il governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, ha detto che i deboli dati sul prodotto interno lordo (Pil) del primo trimestre non hanno alterato l'opinione della banca centrale secondo cui l'economia è sulla buona strada per una moderata ripresa. Per quanto riguarda i rischi esterni, l'attenzione maggiore è rivolta alla possibilità che l'economia statunitense riesca a raggiungere un atterraggio morbido, ha detto Ueda ai giornalisti in vista di una riunione dei leader finanziari del G7.
Borsa di Hong Kong -1,2%: l’indice Hang Seng si avvia a chiudere la settimana con un ribasso del 4,7%. Alibaba è in lieve calo dopo il collocamento di maxi bond convertibile. Shanghai Composite -0,3%.

TREASURY

Il decennale degli Stati Uniti si riavvicina al 4,50%, stamattina a 4,47%.
Goldman Sachs ha guardato ai conti pubblici degli Stati Uniti ed ha notato che il disavanzo primario, ossia il disavanzo al netto dei costi di interesse sul debito, è di circa il 5% più ampio rispetto al passato in questo contesto di piena occupazione. Gli economisti Manuel Abecasis e David Mericle segnalano che il rapporto debito/PIL è salito di 19 punti percentuali al 98% e probabilmente presto supererà i massimi del secondo dopoguerra. Intanto i tassi d'interesse sul nuovo debito del Tesoro si sono all'incirca raddoppiati. “L'aumento dei tassi di interesse futuri previsti ha peggiorato in modo sostanziale le traiettorie del rapporto debito/PIL e della spesa per interessi reali in percentuale al PIL”, si legge nella nota. Goldman Sachs prevede che l'attuale percorso porta il rapporto debito/PIL al 130% entro il 2034 (contro il 97% delle nostre proiezioni del 2019) e la spesa per interessi reali al 2,3% del PIL, dal precedente 1,5%). Questa traiettoria potrebbe rendere il debito degli Stati Uniti difficile da sostenere? Prima di rispondere alla domanda, Miracle e Abecasis spiegano che bisogna prima stabilire il rapporto tra tasso di interesse e crescita del PIL, detto r-g, quest’ultimo è un indicatore della sostenibilità dei conti pubblici di un paese. Goldman Sachs dice di tenere come riferimento un r-g di -0,5%, un valore che indica una condizione di accettabile sostenibilità. “La nostra analisi implica che se il r-g aumenta con un debito crescente, l'attuale traiettoria fiscale potrebbe spingere il rapporto debito/PIL a un punto in cui la sua stabilizzazione richiederebbe un avanzo fiscale di dimensioni che raramente sono state sopportate nella storia”. Le condizioni per procedere con un consolidamento dei conti pubblici ci sono, “ma lo slancio politico per la riduzione del deficit è scarso”.

BITCOIN

La Sec ha approvato il primo Etf in Ether, la seconda maggiore criptovaluta dopo il Bitcoin. Il via libera è arrivato a sorpresa per la comunità delle valute digitali che si attendeva una bocciatura. La consob americana invece ha compiuto un passo in avanti e dopo gli extended traded fund in Bitcoin ha approvato anche ether, ampliando di fatto l'accesso del grande pubblico alle valute digitali.

Titoli

Intesa Sanpaolo. Al 15 maggio Goldman Sachs deteneva una quota complessiva indiretta del 6,84%, di cui l'1,69% con diritti di voto e il resto in posizioni lunghe, secondo gli aggiornamenti Consob delle partecipazioni rilevanti.

Enel prevede di aumentare la produzione di pannelli solari nello stabilimento in Sicilia per raggiungere una capacità di 3 gigawatt (GW) entro la fine del 2025, più tardi di quanto inizialmente atteso.

Maire. Un consorzio composto dalla controllata Tecnimont (Integrated E&C Solutions) e da Baker Hughes si è aggiudicato da Sonatrach un contratto di ingegneria, procurement e costruzione(Epc) per la realizzazione di tre stazioni di compressione, nonché per il potenziamento del sistema di raccolta del gas, nel giacimento di gas di Hassi R'mel, 550 chilometri a sud di Algeri.

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