Nvidia torna vendere i suoi chip in Cina

In un clima di distensione tra Stati Uniti e il gigante cinese, la società ha annunciato di aver ricevuto rassicurazioni dal Governo di Trump per tornare a distribuire i suoi prodotti destinati all’intelligenza artificiale.
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Nvidia venderà in Cina
Tornano ad aprirsi le porte in Cina per Nvidia, la società produttrice di chip per l’intelligenza artificiale, dopo che la Casa Bianca aveva limitato le vendite di alcuni suoi prodotti nel Paese.
Il colosso tecnologico ha annunciato in queste ore la ripresa delle vendite della sua Gpu Nvidia H20, affermando che il governo statunitense ha rassicurato l’azienda sulla concessione delle licenze e Nvidia “spera di iniziare presto le consegne”.
L’annuncio è arrivato tramite un post sul blog della società mentre il Ceo Jensen Huang è atteso domani a Pechino per la cerimonia di apertura della terza edizione della China International Supply Chain Expo, dopo aver incontrato i rappresentanti dei governi di USA e Cina.
“La ripresa delle vendite dell’H20 in Cina da parte di Nvidia è ovviamente positiva”, secondo Vey-Sern Ling, direttore generale di Union Bancaire Privée. “Non solo per la società, ma anche per la catena di approvvigionamento dei semiconduttori IA e per le piattaforme tecnologiche cinesi che stanno costruendo capacità di intelligenza artificiale. È anche uno sviluppo favorevole per le relazioni USA-Cina”, ha aggiunto l’esperto.
Il blocco del chip
Questa versione del chip l’H20, è stata ideata apposta per la Cina con l’obiettivo di rispettare le precedenti restrizioni commerciali, ma da aprile era comunque bloccata alla vendita nel Paese senza un permesso degli Stati Uniti.
La Casa Bianca aveva annunciato ad aprile che avrebbe limitato le vendite dei chip H20 di Nvidia e dei chip MI308 di Amd alla Cina. Nvidia aveva affermato che le restrizioni sulle esportazioni sarebbero costati all'azienda 5,5 miliardi di dollari in più. Huang, assieme ad altri big del settore tecnologico, ha poi chiesto a Trump di revocare le restrizioni.
Il manager ha annunciato che Nvidia presenterà anche un nuovo prodotto dedicato alla Cina, la RTX PRO, da lui definito “completamente conforme”, cioè con caratteristiche inferiori alle soglie tecniche che richiederebbero l’approvazione statunitense.
Rapporto più distesi
La decisione del governo statunitense arriva dopo settimane di rapporti più distesi tra Washington e Pechino, guidati da una tregua che mira a permettere a entrambe le parti di approvare l’export di tecnologie cruciali.
Gli Stati Uniti desiderano che la Cina consenta maggiori esportazioni di minerali rari essenziali e, in cambio, stanno allentando una serie di restrizioni alle esportazioni imposte prima dei colloqui commerciali dello scorso mese a Londra. Durante tali colloqui, il team del presidente Donald Trump aveva insistito sul fatto che le restrizioni sui chip H20 di Nvidia non fossero oggetto di discussione.
Questa è una grande vittoria per Huang, che aveva definito le restrizioni statunitensi sui chip un “fallimento” che ha favorito l’ascesa di Huawei. Si tratta anche di un’opportunità per aziende cinesi come DeepSeek e Alibaba, che hanno bisogno dei chip di Nvidia per addestrare, espandere e ospitare i servizi di intelligenza artificiale per competere con realtà come OpenAI.
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