Obbligazionario in forte rialzo. Btp sotto il 4%

I dati sull’inflazione Usa sostengono ancora il mercato obbligazionario con il rendimento decennale che si porta sotto la soglia del 4%. Bene soprattutto per il comparto utility. Fed attesa ora meno aggressiva.
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Borse asiatiche miste con Nikkei in calo ma Hong Kong in rialzo. A zavorrare la Borsa di Tokyo in calo dell’1% sono diversi fattori dall’apprezzamento dello yen che potrebbe impattare sulla bilancia commerciale all’atteso rialzo dei tassi nel paese del Sol Levante e infine la deludente trimestrale di Fast Retailling - 7%. La società, più nota con il marchio Uniqlo ha anche annunciato un aumento degli stipendi. Margini compressi e stipendi in ascesa. Il Giappone che si credeva immune all’inflazione dovrà ricredersi.
La borsa di Hong Kong sale dello 0,8% il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen guadagna l’1,4%.
Future europei sulla parità Euro Stoxx50 dopo un ottimo inizio d’anno. Euro Stoxx 50 +10,2%, Ftse Mib +9,9%, Dax +9,5%.
A sostenere il rally il forte calo del prezzo del gas e dell’energia indicati come la principale causa di una potenziale recessione nel Vecchio Continente.
Inflazione Usa
Il buon dato sull’andamento dell’inflazione Usa ha sostenuto il rialzo di ieri dei mercati. A scorporare il dato l’inflazione da servizi rimane forte anche se è impattata in modo significativo dai dati sugli affitti figurativi, molto in ritardo. Per un dato più preciso dobbiamo aspettare il Pce in uscita il 27 di gennaio.
Obbligazioni
All'indomani di un'altra seduta fortemente positiva per il comparto obbligazionario europeo, Btp in testa, dopo i dati sull’inflazione Usai riferimenti per l'avvio odierno saranno i 185 punti base per lo spread su Bund e il 3,99% per il tasso del decennale. Ieri il rendimento del 10 anni è sceso sotto 3,90% per la prima volta dal 15 dicembre quando la Bce, al termine del proprio meeting, ha provocato un brusco rialzo dei tassi ricorrendo a toni considerati particolarmente 'hawkish'. Analogamente, lo spread su Bund è sceso fino a 179 punti base, al livello più basso dall'8 dicembre.
Il Treasury Note a dieci anni si è portato ieri a 3,44%, sui minimi dell’ultimo mese. Alcuni esponenti della Fed tra cui Barkin, Harker e Bostic - hanno accennato a un prossimo rallentamento del ritmo di rialzo dei tassi escludendo però un allentamento della politica monetaria.
Queste le prime indicazioni arrivate dalla FED. Patrick Harker, il presidente delle Federal Reserve Bank di Philadelphia ha detto oggi che il tempo dei rialzi da 75 punti base è passato, restano ancora pochi aumenti di modesta portata per portare a termine la stretta monetaria: "Interventi da 25 punti base sono secondo me appropriati", si legge nel testo del suo intervento ad un evento. Il punto di arrivo potrebbe essere interno al 5%, circa mezzo punto percentuale dal livello attuale. Harker ipotizza che l'inflazione core possa arrivare al 3,5% nel corso del 2023, dall'attuale 5,7%
Ora le stime vedono un prossimo rialzo dei tassi del 25% a circa il 100% delle probabilità.
Europa
Dopo i dati Usa, oggi indicazioni interessanti sull'andamento dei prezzi nella zona euro arrivano da Parigi e Madrid: i dati finali relativi a dicembre dovrebbero confermare un rallentamento su anno a livello armonizzato rispettivamente a 6,7% e 5,8%.
Dati macro in Cina
In Cina l'export si è contratto nettamente in dicembre sulla scia del raffreddamento della domanda globale e anche l'import è calato ancora a causa dell'aumento di casi da Covid. L'export si è contratto del 9,9% a livello annuo, dopo il -8,7% di novembre, leggermente al di sotto delle attese per -10%. Si tratta del peggior calo dal febbraio 2020. L'import ha messo a segno una flessione del 7,5% rispetto al -10,6% di novembre, a fronte di attese per -9,8%. La bilancia commerciale a dicembre ha registrato un surplus di 78 miliardi di dollari contro attese pari a 76,2 miliardi.
Cambi
Dollaro debole dopo i dati Usa di ieri che hanno rinfocolato le attese del mercato per un rallentamento del ciclo restrittivo della Fed. Lo yen invece resta attorno al massimo di sette mesi sulle attese di modifiche alla politica ultra-accomodante della Banca del Giappone.
Il cambio euro/dollaro vale 1,0848 (in calo di 0,06%).
Il cambio euro/yen 139,65 (in calo di 0,46%) mentre il dollaro scambia a 128,75 su yen (in calo di 0,36%).
Il Bitcoin è arrivato ieri a toccare quota 19.000 dollari.
Commodity
Prezzi in lieve calo ma pronti ad archiviare, a livello settimanale, guadagni superiori al 6% grazie ai segnali che indicano una forte domanda da parte della Cina. Il futures sul Brent viaggia in calo di 30 cent a 83,73 dollari il barile e quello sul Nymex di 18 cent a 78,21 dollari.
Oro a 1.894 dollari, sui massimi di medio periodo grazie alla discesa dei rendimenti delle obbligazioni e del dollaro.
Titoli sotto i riflettori in Usa
Indicazioni sul 2023 in arrivo dalle società che danno il via alla stagione delle trimestrali. Prima dell’apertura comunicano i dati del trimestre JP Morgan, Citi, Bank of America e Wells Fargo sarà importante ascoltare le stime delle società sul 2023.
Titoli sotto la lente a Piazza Affari
Da tempo siamo positivi su Enel. Ottima notizia sul titolo, il gruppo si è aggiudicato 3,5 miliardi di fondi del Pnrr per il potenziamento delle reti e potrebbe fare ulteriori investimenti, fino ad altri 5 miliardi, con i fondi di RepowerEu. Lo ha detto Francesco Starace, AD di Enel, in una intervista a Il Sole 24 Ore, in cui assicura anche di non vedere rischi di esecuzione del piano di cessioni.
Mf scrive che la banca ha avviato il cantiere per integrare nella capogruppo Mps Capital Services e Mps Leasing & Factoring con l'obiettivo di fare la fusione entro giugno, ricordando che il progetto deve essere autorizzato da Bce. Mps dopo l’aumento di capitale è preda in uno scenario di risiko bancario. Crediamo che il titolo abbia qualche spazio di crescita in Borsa.
Iveco sotto i riflettori, il titolo ha messo a segno una buona performance nelle ultime due sedute. Le maggiori società di ricerca italiane, Equita, Mediobanca, Intesa vedono un forte upside sul titolo.
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