Occhio alla sostenibilità: Green, Social and Sustainability Bond


Le crescenti preoccupazioni per il cambiamento climatico hanno alimentato un boom delle obbligazioni sostenibili tra gli investitori attenti all’ambiente. Ma cosa cambia tra green bond, social bond e sustainability bond?


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Un mercato da 1.700 miliardi di dollari

La sostenibilità sta acquisendo un ruolo rilevante all'interno dei mercati obbligazionari globali e gli investitori mirano ad allineare i portafogli ai propri obiettivi finanziari ma anche agli obiettivi di sostenibilità internazionali. È in questo quadro che si posiziona il mercato dei Green, Social e Sustainable bond. Il controvalore delle emissioni verdi (Gss, ovvero Green, Sustainability e Social bond), secondo i dati di Climate Bond Initiative, si attesta già a quota 1.700 miliardi di dollari, e quanto prima dovrebbe superare i 2.000 miliardi (nel 2014 le emissioni green avevano un volume di soli 50 miliardi).

Ricordiamo che, come qualsiasi altro strumento obbligazionario, le obbligazioni sostenibili comportano il rischio di credito o di default, ossia il rischio che l'emittente non rimborsi il prestito risultando insolvente.

Ma in cosa differiscono i green bond (obbligazioni verdi), i social bond (obbligazioni sociali), i sustainability bond (obbligazioni sostenibili) e i sustainability-linked bond (obbligazioni legate alla sostenibilità)?

Green bond

I green bond vengono emessi per finanziare progetti green, sostenibili ed ecologici in svariati settori. Tra le tematiche di progetti idonei all'emissione di green bond figurano l’efficienza energetica, l’energia rinnovabile, la prevenzione e controllo dell’inquinamento, l’uso sostenibile dei terreni, la conservazione della biodiversità, il trasporto pulito, la gestione sostenibile delle acque e delle acque reflue, edilizia ecologica e l’adattamento al cambiamento climatico.

Tuttavia, ad oggi non esiste uno standard globale che certifichi il fatto che un green bond sia davvero “verde”, ma ci sono le green bond principles, linee guida elaborate dall’International Capital Market Association (ICMA). Principi di autoregolamentazione, che però i mercati tengono in ampia considerazione.

I princìpi ICMA sono quattro. Chi emette un titolo:

  1. deve identificare con chiarezza la destinazione dei proventi e portare ad avere evidenti benefici a livello ambientale
  2. deve seguire alcuni procedimenti particolari nella valutazione e selezione dei progetti, che devono rientrare in un elenco di categorie
  3. deve garantire la massima trasparenza nel comunicare la gestione dei proventi
  4. deve rendere disponibili dei report per mantenere aggiornati gli investitori sull’avanzamento dei progetti finanziati.

L'ICMA fornisce orientamenti e svolge un ruolo importante non solo per i green bond, ma anche per le altre tipologie di obbligazioni.

Le prime obbligazioni verdi risalgono al 2007 e sono state emesse dalla Bei, Banca Europea degli investimenti. Poi sono arrivate le emissioni corporate in tutto il mondo. In Italia, la prima ad emetterla è stata Hera e a seguire Enel, Intesa Sanpaolo, Ferrovie dello Stato e Cdp. Il primo Green Bond di Stato è stato emesso invece dalla Polonia, che nel 2016 ha lanciato un’0bbligazione verde da 750 milioni di euro. A seguire c’è stata poi la Francia, entrata con forza nel mercato con un OAT (il titolo di Stato transalpino) che inizialmente ammontava a 7 miliardi di euro ma, vista la richiesta degli investitori istituzionali, fu presto esteso fino a quota 22 miliardi di euro.

Social bond

I social bond impiegano i proventi esclusivamente per finanziare o rifinanziare nuovi e/o preesistenti progetti sociali che conseguono risultati sociali positivi e/o affrontano una problematica sociale. Alcuni esempi di categorie di progetti: l’accesso ai servizi essenziali (ad es. servizio sanitario e istruzione) e alle infrastrutture di base (ad es. strutture per la fornitura di acqua potabile, fognature), le abitazioni economiche accessibili, la creazione di posti di lavoro anche tramite finanziamenti e micro finanziamenti alle PMI, la sicurezza e l'igiene alimentare, il progresso e rafforzamento socio-economico.

Con lo scoppio della pandemia, tra i social bond sono arrivate anche le obbligazioni legate al Covid-19, i cui proventi sono destinati all'attenuazione delle problematiche sociali causate dal Covid-19, specialmente sulle popolazioni più colpite.

Come per i green bond, l'emissione di social bond segue un insieme di linee guida volontarie - i Social Bond Principles (SBP) dell'ICMA - che puntano ad accrescere la comunicazione e la trasparenza nel mercato dei social bond. Gli SBP definiscono le migliori prassi per l'emissione di social bond e forniscono agli investitori le informazioni necessarie a valutare l'impatto sociale dei loro investimenti.

Sustainability bond

A differenza di green, social e sustainability bond, le obbligazioni legate alla sostenibilità, come indica il loro nome, non prevedono una destinazione specifica dei proventi bensì promuovono il funzionamento generale di un emittente i cui obiettivi espliciti di sostenibilità sono legati alle condizioni di finanziamento dell'obbligazione.

I bond sostenibili sono emissioni i cui proventi vengono utilizzati per finanziare o rifinanziare vari progetti o attività ecologiche e sociali. Analogamente a quanto avviene per gli altri bond, l'emissione di sustainability bond segue un insieme di orientamenti volontari – le Sustainability Bond Principles (SBP) dell'ICMA. Possono essere prive di collaterale, garantite dal merito di credito dell'emittente societario o governativo o garantite da collaterale riferito a un attivo specifico.

Sustainability-linked bond

Le obbligazioni legate alla sostenibilità svincolano gli emittenti da presentare e finanziare progetti ad hoc. Questi strumenti infatti consentono di raccogliere capitali per raggiungere obiettivi di sostenibilità/ESG (ad esempio il taglio di emissioni CO2) entro un determinato periodo. I proventi di questi bond, a differenza dei bond visti in precedenza, possono quindi essere utilizzati per scopi generali.

Gli obiettivi sono misurati attraverso i Key, ovvero gli indicatori di performance, e valutati rispetto a target predefiniti di sostenibilità. Inoltre, come per gli altri bond “certificati” Icma, è necessaria la reportistica (documenti e trasparenza sugli obiettivi da raggiungere) e la verifica da parte di un terzo indipendente.

I sustainability-linked bond possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere l'assunzione di impegni di sostenibilità a livello societario.

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