Officina Stellare, nuovo scatto a Piazza Affari dopo la nuova commessa


La società veneta fornirà telescopi spaziali per un valore di 8,5 milioni di euro e la consegna si concluderà nell’arco di due anni.


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Rally ‘spaziale’

Officina Stellare resiste alle vendite generalizzate di questa mattina in corso sui mercati europei e scatta in avvio di contrattazioni sulla scia del nuovo contratto ottenuto.

Le azioni della società quotata all’Aim e con sede a Sarcedo, in provincia di Vicenza, arrivano a guadagnare oltre il 7% dopo pochi minuti dall’apertura di Piazza Affari, con un massimo toccato a 16,30 euro, per poi ridurre i guadagni ma mantenendo una crescita del 3%.

Il rally odierno conferma il buon andamento del titolo Officina Stellare che ha visto le azioni guadagnare oltre l’80% negli ultimi 12 mesi, con un massimo di 17,20 euro toccato nel mese di giugno.

Contratto da 8,5 milioni di euro

La società di ingegneria internazionale operante nella progettazione e produzione di complesse strumentazioni opto-meccaniche e aerospaziali per applicazioni terrestri e spaziali ha annunciato la fornitura di una serie di telescopi spaziali destinati alla ripresa ad alta risoluzione della superficie terrestre dall'orbita bassa.

Il contratto ha un valore di circa 8,5 milioni di euro e comprende anche lo sviluppo in parallelo di un nuovo modello di telescopio con prestazioni evolute.

L’operazione rientra nel programma pluriennale della società mirato alla realizzazione di una innovativa piattaforma per la fornitura di servizi connessi all'Osservazione della Terra e basata su una infrastruttura di satelliti posizionati nell'orbita bassa.

Il programma di consegne decorrerà dal secondo trimestre 2022, per completarsi nell'arco dei prossimi due anni, prevedono da Officina Stellare.

Una collaborazione consolidata

L’ottenimento della commessa arriva grazie ad una consolidata collaborazione tecnica e commerciale con un primario player internazionale attivo nel settore delle analisi geo-spaziali, sottolineava la nota della società.

La commessa è stata accolta con soddisfazione da parte del direttore sviluppo business e cofondatore di Officina Stellare, Gino Bucciol, il quale ha sottolineato la “stretta collaborazione avviata da diversi anni con il cliente nel segno della reciproca crescita”.

“Ci fa piacere notare come siano state riconosciute le qualità differenzianti che Officina Stellare sa mettere in campo, non solo a livello di progettazione ma anche di gestione dell'intero ciclo produttivo, riuscendo a garantire standard di qualità elevatissimi, efficienza, contenimento dei rischi, velocità di sviluppo e competitività economica”, aggiungeva Bucciol.

I primi sei mesi 2021

Nella prima parte dello scorso anno, Officina Stellare ha chiuso con un valore della produzione pari a 4,68 milioni di euro, con una crescita del 26% rispetto ai 3,71 milioni ottenuti nella prima metà dello scorso anno.

L’utile netto era passato a oltre 948 mila euro rispetto ai precedenti 181 mila (+237,4%), mentre la crescita dell’Ebitda era stata del 95,1%, arrivando a 1.754 milioni rispetto agli 899 milioni precedenti.

L’indebitamento netto era salito a 4,5 milioni di euro, quando a inizio anno era di 4,1 milioni, principalmente a causa di investimenti in immobilizzazioni effettuati nel corso del periodo.

Infine, il portafoglio ordini di fine giugno era pari a circa 12 milioni di euro, quasi totalmente composto da clienti esteri.

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