Oggi le ultime sull’attività economica in Europa


Gli indici PMI di Germania e Eurozona dovrebbero confermare un quadro di debolezza, soprattutto nella manifattura. Oggi sono chiusi i mercati finanziari degli Stati Uniti e del Giappone, ieri a Wall Street è stata la seduta più fiacca, in termini di volumi scambiati, da fine agosto. Il recente declino della valuta degli Stati Uniti, nei confronti delle maggiori controparti, indica che siamo all’inizio dell’era della de dollarizzazione? Goldman Sachs non lo pensa affatto, la recente debolezza è solo il frutto di normali aggiustamenti delle riserve valutarie.


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Oggi Wall Street per la festa del Ringraziamento, ma gli americani hanno iniziato a lasciare il lavoro già ieri, tra questi, molti operatori di mercato. I volumi delle negoziazioni hanno registrato un drastico calo, arrivando a circa 8,4 miliardi di pezzi scambiati sulle principali piattaforme di azioni e derivati azionari: è stata, quella di ieri, a seduta più scarica dalla fine di agosto, la terza più debole da inizio anno. La media giornaliera del 2023, a ora, è 10,5 miliardi.

La nottata non ha portato più vivacità, perché in Asia sono chiuse le borse del Giappone e di Taiwan. L’Hang Seng di Hong Kong è in calo dello 0,4%, sulla parità il CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen. Prosegue il rimbalzo delle società immobiliari cinesi, dai livelli ultra depressi ai quai sono crollati nel corso degli ultimi mesi, dopo che Bloomberg ha dato altre evidenze all’impegno della politica sul tema della crisi della casa.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire piatte.

In mattinata, gli indici PMI relativi a Europa e Germania dovrebbero confermare un quadro economico di contrazione, più grave per quel che riguarda la manifattura e meno rilevante per i servizi. L’indice PMI Eurozone Composite di HCOB e S&P dovrebbe aver migliorato le posizioni a 46,8 da 46,5.

Wall Street ha chiuso in rialzo. Per il Nasdaq, +0,5%, è stata la sesta seduta, su sette, con il segno più davanti alla variazione percentuale. S&P500 +0,4%. Anche ieri, come sta avvenendo ormai da qualche settimana, c’è stata poca polarizzazione sulle mega capitalizzazioni e sui titoli guida del rally della prima parte dell’anno, il movimento di rialzo è stato ampio. Il Nasdaq Composite è salito leggermente di più del Nasdaq 100 e parecchio di più dell’indice Nyse FANG dei dieci colossi del tech.

LAVORO E OCCUPAZIONE

Alcuni dati macro in agenda di solito il giovedì, sono stati anticipati di un giorno, tra questi, le nuove richieste di sussidio di disoccupazione. Il calo registrato la scorsa settimana, -24.000, è il più forte da giugno. L’economista di Bloomberg Intelligence, Stuart Paul afferma nel suo commento che i disoccupati stanno avendo un po’ più di difficoltà nel trovare lavoro, in quanto le aziende stanno cercando di tenersi stretti i dipendenti. A suo avviso, si tratta di un lento raffreddamento della dinamica occupazionale. Goldman Sachs invece sembra pensarla in modo diverso. In un report di ieri si legge che il riequilibrio del mercato del lavoro è in fase avanzata, non ci sono segnali di inversione dell’attuale situazione di ampia disponibilità di occupazione. “I tassi di licenziamento rimangono bassi rispetto alla loro media storica e il gap tra posti di lavoro e lavoratori, pur essendo diminuito notevolmente, continua a segnalare che ci sono ancora 2-3 milioni di posti di lavoro aperti in più, rispetto ai lavoratori disoccupati”, scrive l’economista Jan Hatzius. Goldman Sachs si aspetta che i lavoratori continuino a beneficiare di un mercato del rigido, il tasso di disoccupazione scenderà ancora”, in modo da raggiungere il 3,7% a fine anno, dal 3,8% di ottobre.

BTP/BUND

I tassi di interesse della zona euro sono vicini al picco nell'attuale ciclo. Lo ha detto ieri sera il presidente della Bundesbank Joachim Nagel, aggiungendo che i dati determineranno se sarà necessario un ulteriore aumento. L'inflazione si sta avvicinando all'obiettivo della Banca centrale europea, ha detto Nagel in occasione di un evento a Milano, avvertendo però che ci sono ancora fattori di rischio che potrebbero innescare un'altra ondata di inflazione e parlando di "strada accidentata”. Il mese scorso la Bce ha interrotto una serie di 10 rialzi consecutivi dei tassi e gli investitori adesso si aspettano che la prossima mossa della banca sia un taglio, forse già ad aprile.

PATTO DI STABILITA’

Nel suo intervento a Milano, Nagel ha detto altro. A suo avviso, è importante per l'intera zona euro che i paesi altamente indebitati riducano l'onere del debito. "Per tutti noi è importante che venga ridotto il debito di alcuni paesi”. Il banchiere centrale si è detto fiducioso sulla possibilità di un'intesa riguardo alla nuova versione del patto di stabilità che detta le regole Ue sui conti pubblici. Le nuove regole del Patto di stabilità Ue, sulle quali si sta conducendo una trattativa "non facile", devono essere disegnate in modo da poter essere rispettate, secondo la premier Giorgia Meloni.

"Si fanno dei passi avanti giorno dopo giorno, in una trattativa che facile non è. Partiamo da necessità diverse", ha detto Meloni nel corso di una conferenza stampa a Berlino dopo un bilaterale con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. L'Italia non chiede una politica di bilancio "allegra", ha spiegato Meloni, ma che le nuove regole tengano conto degli sforzi dei singoli paesi per sostenere gli investimenti nelle transizioni al digitale e al green, come richiesto dall’Unione.

DOLLARO

L’indice del dollaro perde da inizio mese il 3,3%, un ribasso di una certa entità per questa grandezza. In risposta a chi ha vaticinato l’arrivo dei primi segnali della fine dell’era del dollaro forte, Goldman Sachs risponde con un report dove si minimizza in modo sarcastico sulla portata dell’evento: “le notizie sulla scomparsa del dollaro sono state molto esagerate”, scrivono gli analisti Michael Cahill e Lexi Kanter. E’ vero che dal picco del 2021, le disponibilità estere di titoli di Stato statunitensi sono diminuite di oltre 200 miliardi di dollari, “ma si tratta per lo più di normali aggiustamenti di mercato e di gestione delle riserve, non di non di un’azione coordinata nell’eliminazione degli investimenti in dollari”, si legge nella nota.

Tutto nasce dal fatto che le riserve valutarie le disponibilità del Tesoro sono riportate in dollari e all’ultimo prezzo. La variazione dei tassi di cambio, il valore dell'attività sottostante e l’attività di compravendita hanno quindi un impatto rilevante sulle comunicazioni relative alle riserve di banche centrali e altri grandi soggetti detentori di Treasury. Non è quindi sorprendente, secondo Goldman Sachs, vedere il valore delle attività in dollari detenute dagli stranieri diminuire di fronte alla combinazione di una valutazione più bassa degli asset e delle pressioni a vendere dollari per contribuire ad attenuare le oscillazioni del tasso di cambio.” Ma non si tratta di de-dollarizzazione”.

TITOLI

ENI. Moody's ha alzato l'outlook a 'stabile' dopo aver migliorato l'outlook sovrano sull'Italia, scrive l'agenzia di rating.

Moncler ha siglato con EssilorLuxottica un accordo di licenza esclusiva per il design, la produzione e la distribuzione globale di occhiali da sole e montature da vista Moncler, dice una nota congiunta. "L'accordo sarà in vigore da gennaio 2024 fino a dicembre 2028, con un'opzione di rinnovo automatico per ulteriori cinque anni", si legge nel comunicato.

Banco BPM ha concluso con successo l'emissione di un bond social senior preferred per 500 milioni di euro destinato a investitori istituzionali. Il titolo è stato emesso ad un prezzo pari a 99,818% e paga una cedola fissa del 4,625%.

Fincantieri, Leonardo. Firmato un accordo della durata di 10 anni con l'Egitto per la manutenzione di due fregate Frimm del valore di circa 260 milioni di euro, comprendente la quota destinata a OSN, la joint venture tra Fincantieri e Leonardo, in qualità di sub-fornitore.

Stellantis ha annunciato il riacquisto di azioni dalla cinese Dongfeng per 934 milioni di euro nell'ambito dell'accordo quadro per il riacquisto di azioni concordato l'anno scorso. Stellantis ha detto che intende cancellare tali azioni. L'azienda ha anche annunciato il richiamo di oltre 32mila Jeep Wrangler 4xe ibride negli Stati Uniti per un potenziale rischio di incendio. Il provvedimento riguarda anche circa 3.850 veicoli in Canada e circa 9.250 fuori dal Nord America.

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