Oggi Moody’s su Italia e Francia. Ma le attese sono positive

Mercati sereni per l’appuntamento di oggi grazie al Recovery Plan, che insieme alle misure aggiuntive, mobiliterà 230 miliardi, la guida di Mario Draghi e i tassi sotto controllo anche se il debito pubblico italiano esplode verso il 160% del Pil
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Test Moody's in arrivo
Un test che in passato avrebbe fatto tremare il mercato, soprattutto quello italiano, oggi è atteso con serenità. Questa sera Moody's si esprimerà sul rating sovrano italiano, attualmente a 'Baa3' con outlook (scenario) stabile, con alcuni operatori che non si stupirebbero di un miglioramento dell'outlook.
In un report di Moody’s di aprile, l’agenzia scriveva che, complici le nuove misure di stimolo economico e fiscale previste dal Recovery plan, l'Italia chiuderà il bilancio 2021 con un disavanzo superiore al 12% rispetto al Pil e con un debito al 160%, sempre in percentuale rispetto al prodotto interno lordo.
I fondi in arrivo da Bruxelles, ricorda Moody's, andranno accompagnati da un percorso di riforme strutturali che migliorino il potenziale di crescita.
In un report di fine febbraio, l'agenzia di rating aveva salutato favorevolmente la formazione del governo Draghi, affermando che con l'ex presidente Bce esistevano più possibilità che i fondi Ue fossero usati in modo efficace.
S&P conferma tripla B
Ad aprire e danze sulla revisione dei rating era stata il 23 aprile S&P, confermando la tripla B con outlook stabile. "Sebbene il debito pubblico sia in crescita, come in quasi tutti i paesi dell'Unione Europea, a convincere la società sono stati il costo di rifinanziamento tenuto sotto controllo dai bassi tassi e dalla politica economica espansiva della Bce, che con il Qe e il Pepp ha acquistato il 25% del debito pubblico circolante, e il pacchetto di riforme previsto nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza", analizzano gli esperti
Dopo Moody’s di oggi, il 4 giugno sarà la volta di Fitch. Oggi Moody’s si esprimerà anche sulla Francia.
I commenti degli esperti
"Fra aprile e giugno, le società di rating metteranno sotto esame l'Italia per poter poi dare un loro giudizio finale sul Paese in una fase importante e difficile nella quale da un lato si combatte con la pandemia e dall'altro si definisce come organizzare l’utilizzo del Recovery Fund, di cui l'Italia è il maggior beneficiario dell'Unione Europea", evidenziano gli analisti di Fundstore. "Il clima finanziario del paese è buono, come dimostrano le recenti aste dei Btp benchmark a 50 anni. Inoltre, con l’insediamento di Draghi, lo spread resta al minimo e la Borsa è stata tra le migliori in Europa nel primo trimestre dell'anno", sottolineano.
" Chi ora è al governo, penso al Presidente Draghi in primis, deve lasciare il segno, marcando fortemente il tema Recovery Fund che sarà, mi auguro, l'inizio di un'inversione del trend e successiva crescita del paese. È l'opportunità più grande che stia capitando per rimetterci al passo con i paesi che consideriamo economicamente avanzati rispetto al nostro. Sarà fondamentale presentare un piano credibile, sostenibile e con un'ottica di medio-lungo periodo che finora è mancato in più di un’occasione. Sono fiducioso che questa volta le cose cambieranno", commenta, invece, Gianni Bizzarri, amministratore delegato di Banca Ifigest e fondatore di Fundstore, secondo cui il clima finanziario è "buono" e "vi sono speranze di ottenere un rating quantomeno non inferiore a quello attualmente attribuito", ovvero BBB per S&P, Baa3 per Moody’s e BBB- per Fitch.
A fine gennaio, il debito pubblico ha superato di poco i 2600 miliardi di euro e a giugno potrebbe arrivare a 2.700 miliardi, ma "resta un ammontare sostenibile e, comunque, un fattore che non dovrebbe incidere negativamente sul Rating che verrà assegnato all'Italia da Moody's e Fitch, rispettivamente il 7 maggio e il 4 giugno", precisano da Fundstore.
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