Ok della Consob all’Opa di Credit Agricole su Creval

23/03/2021 13:15
Ok della Consob all’Opa di Credit Agricole su Creval

Con l’autorizzazione della Consob, Crédit Agricole Italia scalda i motori per l’Offerta pubblica di acquisto sul 100% del capitale di Creval. L'Opa partirà il prossimo 30 marzo per concludersi il 21 aprile, salvo proroghe e avrà successo una volta ottenuto il 66,7% (o il 50% più un’azione). Il titolo Creval a fine mattinata scambia a -0,12% a comunque a 11,99 euro (sempre in rialzo rispetto al valore dell’Opa).

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Il disco verde dell’Authority arriva dopo quello di Bce e Bankitalia

Ieri è arrivato anche l’ok della Consob per l’offerta pubblica di acquisto (Opa) sul 100% del capitale di Creval da parte di Crédit Agricole Italia, società controllata per il 75,6% da Crédit Agricole. L’offerta sul 100% del capitale dell’istituto italiano era stata lanciata a novembre con una valutazione di 10,50 euro per azione (1,5 euro in meno rispetto alla valutazione di chiusura di ieri) per un corrispettivo massimo di circa 737 milioni di euro in pagamento il 26 aprile.

Il disco verde da parte dell’autorità di vigilanza si somma a quello della Banca Centrale Europea e di Banca d’Italia della scorsa settimana al superamento della soglia del 10% nel capitale di Creval e all’acquisto di una partecipazione di controllo diretto.

Sempre qualche giorno fa, poi, anche Algebris si era impegnata a portare in adesione all'offerta tutte le azioni Creval detenute (pari al 5,380% del capitale sociale) e «qualora l'offerta non andasse a buon fine», a vendere «le medesime azioni Creval all'offerente».

Opa dal 30 marzo al 21 aprile (salvo proroghe)

L'Opa partirà il prossimo 30 marzo per concludersi il 21 aprile, salvo proroghe. Credit Agricole Italia, secondo quanto si legge nel prospetto dell'Opa, stima sinergie e benefici complessivi per circa 130 milioni di euro. Il braccio italiano della banca francese sottolinea inoltre che non sono previsti «piani di esuberi o tagli al personale ritenendo di ottenere «maggiori efficienze esclusivamente su base volontaria».

L’operazione avrà successo una volta ottenuto il 66,7% del capitale dell'istituto (ossia il quorum in assemblea per deliberare la fusione), ma l’Opa potrà essere perfezionata anche con una quota di almeno il 50% più un’azione.

Da novembre le azioni Creval sono state scambiate costantemente sopra il prezzo di Opa, a dimostrazione della scommessa del mercato su un miglioramento dell’offerta da parte di Credit Agricole. Questa mattina il titolo Creval scambia a -0,12% a comunque a 11,99 euro (sempre in rialzo rispetto al valore dell’Opa). Resta una quota consistente (18%) di azionisti contrari per cui il prezzo di Opa è giudicato “inadeguato” in quanto non terrebbe conto dei benefici derivanti dalla norma sulle Dta per agevolare le aggregazioni bancarie.

Dta, non siamo certi di poterle applicare

Credit Agricole Italia ha però comunicato di non essere «al momento» certa di «potere applicare la normativa sulle Dta introdotta per incentivare le aggregazioni». Se la fusione con Creval non dovesse avvenire entro un anno dalla data in cui Credit Agricole acquisterà il controllo dell'istituto valtellinese le norme sulle Dta previste dalla legge non potrebbero essere applicate.

La Banque Verte conta comunque di conseguire i benefici sul patrimonio legati all'Opa su Creval in un periodo più lungo.

Depositata la lista di minoranza per il rinnovo del cda

Intanto, Sgr e investitori istituzionali hanno depositato la lista di minoranza per il rinnovo del consiglio in vista dell'assemblea del prossimo 19 aprile. I gestori che hanno presentato la lista sono titolari di circa il 3,30% delle azioni ordinarie della società.

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