OPA Saras, prezzo di vendita inferiore alle attese secondo analisti


Dopo l’annuncio di vendita arrivato ieri sera da parte della famiglia Moratti, gli analisti analizzano le condizioni dell’offerta e adeguano i loro target price al prezzo proposto da Vitol.


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Prezzo Saras verso l’offerta

Anche Saras si avvicina al prezzo di vendita offerto dai futuri acquirenti, Vitol, così come accaduto questa mattina per Tod’s, e apre in negativo nella seduta di Piazza Affari post-annuncio.

Venerdì le azioni della società della famiglia Moratti avevano chiuso a 1,795 euro e questa mattina scendono in picchiata toccando un minimo di 1,664, per poi ‘galleggiare’ intorno quota 1,70 euro rispetto ai 1,75 euro offerti.

L’OPA

La famiglia Moratti si è impegnata a cedere a Vitol circa il 35% del capitale azionario insieme a Angel Capital Management (“ACM”) e Stella Holding (collettivamente la “Famiglia Moratti”) e ACM si è impegnata a vendere a Vitol le eventuali azioni di Saras che ACM potrebbe ricevere sulla base dell’esistente contratto derivato di funded collar, avente ad oggetto circa il 5% del capitale azionario di Saras. Nel caso in cui venga deliberato e distribuito un dividendo da parte di Saras prima della data di completamento dell'operazione, il prezzo per azione sarà ridotto di conseguenza. Al completamento dell’operazione, subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie (i.e. antitrust e golden power), l’intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol.

La view degli analisti

L’obiettivo dell'OPA è quello di “ottenere la revoca delle azioni ordinarie di Saras dalla quotazione e dalle negoziazioni su Euronext Milan, che potrà essere conseguita anche attraverso una fusione in presenza delle relative condizioni”, spiegano da WebSim Intermonte, i quali hanno portato il loro target price sul titolo a 1,75, con giudizio ‘neutrale’, adeguandolo al prezzo di offerta.

Il prezzo di 1,75 euro per azione, evidenziano da Equita Sim, “rappresenta un premio del 10% circa rispetto al prezzo del 6 febbraio”, data precedente alle ipotesi di stampa su una potenziale vendita da parte della famiglia Moratti) e “calcolando a ritroso dalla data del 6 febbraio, il prezzo rappresenta un premio medio ponderato per i volumi del 7% circa rispetto al mese precedente, del 12% circa rispetto ai 3 mesi precedenti, del 21% circa rispetto ai 6 mesi precedenti, del 30% circa rispetto ai 12 mesi precedenti”. “Sulle nostre stime 2024, calcoliamo un multiplo dell’operazione pari a Ev/Ebitda a 5,4 volte, nella parte bassa del range delle operazioni nel settore. Sull’Ebitda 2024 di consensus il multiplo sarebbe 4 volte”, aggiungono.

Dopo le notizie degli ultimi giorni, da Equita ritengono “che il prezzo di cessione della quota della famiglia Moratti sia inferiore alle attese. Riteniamo che l’adesione all’OPA possa essere abbastanza elevata, data la condizione di controllo della società e la volontà fonderla per il delisting. Adeguiamo il target price a 1,75 euro (Rating hold) in funzione dell’operazione annunciata”, concludono dalla sim.

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