Opec: “domanda di petrolio oltre i livelli pre-pandemia nel 2022”

Opec: “domanda di petrolio oltre i livelli pre-pandemia nel 2022”

La storica organizzazione dei produttori di greggio ha diffuso le sue previsioni circa i futuri sviluppi della domanda di petrolio, indicando che il ritorno ai livelli anteriori alla crisi da coronavirus avverrà nel 2022.

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Le stime dell'Opec sulla domanda e l'offerta di greggio

Dall'Opec prevedono che la domanda mondiale di greggio supererà i livelli pre-pandemia nel corso del prossimo anno, grazie anche all'aumento del tasso di vaccinazione e una maggiore fiducia sulla gestione del Covid 19 da parte dei governi.

La stima di crescita per il 2022 è stata rivista a 4,15 milioni di barili al giorno, in confronto ai 3,28 milioni di barili previsti nel rapporto di agosto e alle attese di 4,2 milioni di barili fornite da fonti Opec durante l'ultimo meeting del gruppo l'1 settembre.

Nell'ultimo trimestre di quest'anno, inoltre, le previsioni dell'Opec sulla domanda di petrolio parlano di 99,70 milioni di barili al giorno, ridotte di 110 mila barili rispetto alle precedenti attese corrispondente ad un aumento di 5,96 milioni di barili o al 6,6%.

I rischi sulla domanda

“Il maggior rischio di casi di Covid-19, alimentato principalmente dalla variante Delta, sta offuscando le prospettive per la domanda di greggio in vista dell'ultimo trimestre dell'anno”, scrivono i produttori del loro rapporto.

Pertanto, “la domanda di greggio per la seconda metà del 2021 è stata rivista leggermente al ribasso, rinviando parzialmente la ripresa della domanda di greggio alla prima metà del 2022”, aggiungono nel rapporto.

Secondo l'Opec, i governi, le aziende e gli operatori stanno monitorando attentamente la rapidità della ripresa della domanda di petrolio dopo il crollo arrivato nel 2020, ma il rimbalzo più rapido previsto dai produttori potrebbe sostenere i prezzi e sfatare la convinzione che l'impatto della pandemia possa frenare i consumi più a lungo o per sempre.

Per quanto riguarda l'offerta di petrolio, l'Opec prevede un output invariato per il prossimo anno, riducendo le sue attese di 200 mila barili al giorno.

La corsa del petrolio

Nel frattempo, il petrolio era arrivato a superare i 71 dollari al barile, quota che non toccava da inizio agosto.

Questa mattina il contratto future WTI è scambiato appena sotto questa soglia, mentre il Brent quotava vicino ai 74 dollari al barile.

L'aumento dei prezzi aveva spinto ieri le quotazioni di molti titoli azionari di Piazza Affari legati al petrolio come Saipem (+3,92%), Eni (+2,48%) e Saras (+4%), mentre oggi la crescita risulta meno sostenuta a circa un'ora dall'apertura.

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