Ops su Ubi, ok di Bper all’acquisto di nuove filiali Intesa per superare lo scoglio Antitrust

Banca Popolare Emilia-Romagna ha approvato la revisione dell'accordo con Intesa. L'accordo modificato aumenterebbe di circa 50 il numero di filiali che Bper acquisterà dal gruppo combinato una volta completata l’operazione. Prima dell’apertura di Borsa, secondo quanto riferisce Il Sole 24Ore, Ca’ de Sass e Bper dovrebbero sottoporre all’Authority il nuovo accordo.
Indice dei contenuti
Oggi cda di Bper. Intesa pronta a vendere più filiali per accogliere le richieste dell’Antitrust
Via libera alla revisione dell’accordo tra Bper e Intesa SanPaolo. Il cda del gruppo romagnolo ha accettato la proposta di Ca’ de Sass di aumentare di altre 50 le filiali che Intesa-Ubi, una volta fuse, venderanno a Bper.
La prima banca italiana riesce così ad accogliere le richieste Antitrust in merito all’Offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Intesa su Ubi Banca il 17 febbraio.
Oggi è attesa la presentazione delle memorie e della documentazioni delle parti interessate (Intesa e Ubi) come richiesto la scorsa settimana da Antitrust al momento dell’invio delle risultanze istruttorie sull’operazione. Prima dell’apertura di Borsa, secondo quanto riferisce Il Sole 24Ore, Ca’ de Sass e Bper dovrebbero sottoporre insieme il nuovo accordo modificato all’Authority.
L’ipotesi di un aumento del 10% di filiali vendute a Bper
Ieri Reuters aveva diffuso la notizia della riunione domenicale del cda di Bper per concludere il nuovo accordo con Intesa. Al vaglio l’ipotesi di un aumento di almeno il 10% del numero di filiali vendute da Intesa a Bper.
Il precedente accordo concluso tra i due istituti prevedeva la vendita di 500 filiali e circa 20 miliardi di euro di attività del nuovo gruppo. Secondo le risultanze istruttorie pubblicate la scorsa settimana da Antitrust, l’accordo per la cessione di un ramo d’azienda a Bper non poteva essere «preso in considerazione, quale intervento volto a risolvere le criticità concorrenziali».
Nelle sue considerazioni il garante ha sostenuto che l’operazione Intesa/Ubi contribuirebbe a rafforzare la posizione dominante della prima banca del Paese «in numerosi mercati».
L’udienza collegiale resta fissata il 18 giugno
Oggi, dunque, inizieranno a sciogliersi i primi nodi, ma «la decisione definitiva in merito alla compatibilità della concentrazione sarà assunta dal Collegio solo all'esito del contraddittorio con le imprese interessate», scrive Antitrust.
L'udienza collegiale delle parti è stata fissata il 18 giugno, dopodiché il procedimento entrerà nella fase decisoria. Il verdetto sull’operazione è atteso ormai per fine luglio. Si allontana quindi lo schema ipotizzato da Intesa che aveva inizialmente previsto di lanciare la sua offerta prima del periodo delle vacanze estive.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
