Orcel gela Mps e Banco BPM: “nessuna fusione con Unicredit”


Nuova 'mossa' nella 'partita a scacchi' delle fusioni bancarie in Italia. Da Unicredit, infatti, è arrivata una smentita a qualunque interesse da parte della banca milanese circa una possibile fusione con Mps o Banco BPM, in quanto la “priorità è l'Italia”, secondo le parole dell'amministratore delegato Andrea Orcel.


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La frenata di Orcel

Nel corso di un'intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, l'AD di Piazza Gae Aulenti ha ribadito la volontà di Unicredit di concentrarsi su altri tipi di strategia. “Ci dobbiamo focalizzare per rimettere a posto la macchina organizzativa e commerciale”, spiegava Orcel, questa settimana a Cascais, “da dove presiede la videocall con i 14 manager del Group Executive Committee per rifondare la struttura del gruppo”, secondo quanto scrive il quotidiano romano.

Orcel si è poi soffermato sulle ragioni per le quale l'operazione con Banco BPM non sarebbe più conveniente, in quanto “il titolo è salito di circa il 25%, a cui andrebbe comunque aggiunto un premio per ingolosire gli azionisti”. Netta, inoltre, anche la posizione di chiusura verso Mps, in quanto non ci sarà “nessuna fusione” per Unicredit, aggiunge Il Messaggero.

Gli obiettivi di Unicredit

Lasciatasi alle spalle qualsiasi ipotesi di fusione con altri istituti (almeno secondo le parole di Orcel), Unicredit punterebbe al rilancio. “Non essendoci opportunità esterne - il banchiere romano punta a rilanciare Gae Aulenti. Primo obiettivo è la creazione di UniCredit Italy che vorrebbe definire entro fine mese”, scrive Il Messaggero nello stesso articolo. In particolare, “verrà ritagliato il perimetro di una divisione autonoma, con 2.229 filiali, 37.000 dipendenti, con tutte le leve del business, guidata da Niccolò Ubertalli al quale riporteranno rischi, finanza, crediti, organizzazione, compliance, personale. La rete resterà suddivisa in sette macro-regioni”.

Per quanto riguarda il nuovo piano, conclude il giornale, “dovrebbe essere pronto entro novembre e punterebbe sul digitale”.

Moody's lascia invariati i rating su Unicredit

Nel frattempo, Unicredit ha comunicato l'aggiornamento della metodologia di Moody's relativa alle banche. Pertanto, i rating dei depositi a lungo termine e del debito senior, e degli strumenti Tier 2 di UniCredit sono rimasti invariati, rispettivamente a 'Baa1' e 'Baa3'.

Inoltre, i rating Senior Non-Preferred sono stati modificati a 'Baa2' da 'Baa3', mentre l'outlook è stato confermato stabile.

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