L'oro potrebbe raggiungere un nuovo massimo: cosa dicono i grafici?

A causa delle tensioni geopolitiche internazionali l’oro si mantiene sui massimi relativi, nonostante dollaro forte e Treasury con rendimenti elevati.

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Il prezzo dell'oro ha registrato un notevole rialzo, salendo di quasi il 10% questo mese, nonostante l'aumento dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi e la forza del dollaro. Un fattore trainante di questo rialzo è stato l'attrattiva dell'oro come bene rifugio in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, in particolare in Medio Oriente. Storicamente, l'oro ha mostrato una relazione inversa con i rendimenti reali e la forza del dollaro, ma questa relazione si è recentemente attenuata.

Nel frattempo, nella sua penultima riunione, la Federal Reserve ha votato all'unanimità per mantenere l'obiettivo del suo tasso di interesse di riferimento all'interno dell'attuale intervallo tra il 5,25% e il 5,50%. Questa decisione era in linea con le aspettative degli osservatori del mercato, riflettendo il desiderio di adottare un approccio basato sui dati. L'obiettivo di questo approccio è quello di avere il tempo necessario per valutare attentamente l'impatto delle azioni precedenti sulla situazione economica generale. La politica monetaria agisce con ritardi variabili e spesso imprevedibili, quindi questo piano d'azione offre spazio per valutare le informazioni più recenti.

Subito dopo l'annuncio del FOMC, i prezzi dell'oro sono rimasti in territorio leggermente negativo, nonostante il calo dei rendimenti obbligazionari.

Il prezzo dell'oro ha recentemente superato i 2.000 dollari l'oncia, rimbalzando dai minimi di ottobre che si attestavano intorno ai 1.800 dollari. Questo rialzo è stato guidato dalla pressione di acquisto dei fondi che hanno convertito le loro posizioni corte in posizioni nette lunghe.

Tuttavia, le partecipazioni totali negli ETF legati ai metalli preziosi hanno continuato a diminuire, poiché i gestori patrimoniali rimangono focalizzati sulla forza dell'economia statunitense, sull'incremento dei rendimenti obbligazionari e sui mancati guadagni dovuti al detenere beni che non producono dividendi o cedole.

Con l'attenzione del mercato concentrata sugli sviluppi in Medio Oriente, l'attuale azione dei prezzi dell'oro, all'interno di un chiaro canale ascendente, suggerisce la forza del suo rally e la necessità di una fase di consolidamento.

In generale, sia gli investitori che i trader tendono a cercare asset a basso rischio durante periodi di instabilità. I metalli preziosi sono stati da lungo tempo considerati rifugi sicuri per la mitigazione del rischio. Tuttavia, l'impatto a lungo termine dei conflitti globali sui prezzi dei metalli preziosi rimane complesso. I conflitti possono aumentare la domanda di beni rifugio, ma possono anche causare perturbazioni economiche che riducono la domanda di metalli preziosi. Nel breve termine, gli investitori e i trader dovranno attendere per vedere quale direzione prenderanno questi mercati.

Graficamente, il mantenimento di area 1.950 USD ha dato forza al rally rialzista che si è fermato in area 2.000 USD. In questo momento il rialzo è mantenuto da area 1.950 USD e da area 1.975 USD. Il superamento dei massimi della scorsa settimana porterebbe il Futures verso area 2.070 USD da cui i compratori potrebbero tentare l’attacco ai 2.150 USD

La perdita di area 1.975 USD porterebbe il prezzo a testare area 1.950 USD con eventuale estensione a 1.940 USD.

I prezzi sono sopra la media esponenziale a 200 periodi.

Su timeframe giornaliero: 13 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 4 neutrali e 1 ribassisti.

Il Futures si trova in una fase di consolidamento

Il Futures sull’oro si trova in una fase di consolidamento del trend rialzista partito ad inizio ottobre. Importante, per la continuazione del trend, il mantenimento del supporto in area 1.975,20.

La rottura della resistenza a 2.001,80 USD porterebbe il Gold verso la resistenza a 2.025 USD con estensione a 2.041,10 USD.

La perdita di 1.990,80 USD porterebbe l’oro a testare il supporto a 1.975,20 USD che, se perso, porterebbe il Futures a testare 1.952,80 USD, importante supporto di lungo periodo.

Su timeframe orario: 15 indicatori tecnici su 18 sono rialzisti, 3 neutrali e nessuno ribassista.

I 3 oscillatori utilizzati dal nostro sistema indicano una fase rialzista.

Su TF orario il prezzo è sopra la EMA a 200 periodi.

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