Oro sempre più protagonista: terzo record in tre giorni

Oro sempre più protagonista: terzo record in tre giorni

Le attese di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve stanno sostenendo i prezzi del bene rifugio per eccellenza mentre oggi si attende l’intervento del presidente Jerome Powell.

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I nuovi record dell’oro

Tre record in tre giorni. L’età dell’oro sembra non essere terminata e le quotazioni del bene rifugio per eccellenza continuano a segnare nuovi massimi storici sulla scia delle previsioni di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Questa mattina il prezzo spot dell’oro tocca i 3.775 dollari, segnando il terzo giorno di consecutivo di contrattazioni in cui ha raggiunto il massimo storico, mentre quello del future con scadenza a dicembre arriva a 3.809 dollari l’oncia, anche quest’ultimo a picchi mai raggiunti prima.

I prezzi sono cresciuti senza sosta nelle ultime cinque settimane e da inizio anno segna un rialzo ormai superiore al 40%, performance essa stessa da primato (a maggior ragione perché il valore in dollari del metallo era già più che raddoppiato negli ultimi tre anni).

Le cause

A sostenere le quotazioni della materia prima gialla sono le aspettative di ulteriori tagli dei tassi negli USA e un dollaro ancora debole, visto oggi la coppia EUR/USD supera quota 1,18.

Venerdì gli investitori si sono riversati sugli ETF – con le partecipazioni in crescita al ritmo più rapido in oltre tre anni venerdì – dopo un breve calo dei prezzi la scorsa settimana, mentre Powell frenava le aspettative di un rapido allentamento monetario. I tassi più bassi in genere favoriscono i metalli preziosi non fruttiferi.

"Dopo il ritiro del giorno dopo il taglio dei tassi di 25 punti base della Fed – probabilmente a causa di una certa cautela percepita nei commenti del FOMC di Powell – un nuovo slancio rialzista ha preso piede, con gli afflussi di ETF che continuano a essere la forza trainante", spiegavano ieri in una nota gli analisti di BMO Capital Markets, tra cui Helen Amos e George Heppel. "Con un ciclo di tagli dei tassi saldamente in agenda, riteniamo che il rapporto rischio-rendimento rimanga positivo per i prezzi" nel quarto trimestre, prevedono.

L’attesa prevalente è di altri due tagli da 25 punti base entro fine anno, uno a ottobre e un altro a dicembre, con una probabilità che CME FedWatch indica rispettivamente al 93% e all’81%.

Powell e dati macro

Oggi (ore 18:35 italiane), intanto, è previsto un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, chiamato ad una nuova analisi del percorso di politica monetaria della banca centrale statunitense. Le sue parole arriveranno dopo che le previsioni trimestrali sui tassi che hanno accompagnato la decisione sui tassi della scorsa settimana (dot plot) hanno mostrato un'ampia dispersione di opinioni e ieri diversi funzionari della Fed hanno ribadito la necessità di adottare un approccio cauto alle decisioni sui tassi in futuro, tra cui il presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, che ha affermato di vedere un margine limitato per ulteriori tagli a fronte delle elevate pressioni sui prezzi.

Dal fronte macro, gli operatori analizzeranno i dati in arrivo questa settimana, tra cui l'indice dei prezzi della spesa per consumi personali negli Stati Uniti in agenda venerdì (ore 14:30 italiane). L'indicatore preferito dalla Fed per l'inflazione di fondo è probabilmente cresciuto a un ritmo più lento il mese scorso, il che rafforzerebbe la motivazione a favore dei tagli dei tassi.

Oro ancora in crescita nel futuro?

Secondo gli analisti di Anz Research, a influenzare l'andamento dell'oro sono anche le mosse della Fed: "i trader stanno ancora valutando altri due tagli entro la fine dell'anno", hanno dichiarato gli esperti, aggiungendo che si aspettano una sovraperformance del metallo prezioso durante questo ciclo di allentamento.

“Osserviamo un rallentamento della crescita economica, un'inflazione più elevata, un contesto geopolitico in cambiamento e un dollaro USA più debole che mantengono forte la domanda d'investimento per l'oro”, hanno commentato gli analisti.

“I segnali tecnici sono solidi e stanno aumentando le aspettative di tagli più incisivi ai tassi", secondo Soni Kumari, esperto di ANZ Group Holdings. L’argento, prosegue Kumari, ha superato “la resistenza a 43 dollari l’oncia, mentre l’oro ha sfondato i 3.708 dollari, il che suggerisce che i prezzi continueranno a salire".

"Prevedo che l'oro possa stabilire nuovi record questa settimana poiché i funzionari della Fed potrebbero annunciare ulteriori tagli ai tassi, pur rimanendo attenti ai dati economici", scrive Giovanni Staunovo, analista di UBS. “Prevediamo ulteriori rialzi, con l'oro che potrebbe arrivare a 3.900 dollari entro metà 2026", ha aggiunto, affermando che la domanda è sostenuta sia dagli acquisti delle banche centrali, sia da quelli degli investitori privati, che stanno aumentando la loro esposizione in oro attraverso gli ETF.

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