Oro torna a salire per la paura del coronavirus. Milano resiste alle vendite


L’aumentare delle preoccupazioni per la diffusione del coronavirus segna il ritorno degli investitori al bene rifugio per eccellenza mentre le forti vendite colpiscono i mercati


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La paura del virus in Cina colpisce i mercati

Inizio di mattinata difficile sui mercati a causa delle paure generate dal coronavirus in Cina dove il conto dei decessi è arrivato a 80, mentre sono 2 mila gli infettati. Preoccupazioni che spingono i traders a rivolgersi all’oro, con la materia prima gialla scambiata sopra quota 1.580 dollari l’oncia, ai massimi dai primi di gennaio quando scattò il rally a causa delle tensioni tra Stati Uniti e Iran.

In crescita anche il franco svizzero, valuta considerata rifugio, che resta sopra 0,934 nei confronti dell’euro, mentre torna al centro dell’interesse degli investitori il Bitcoin, spesso utilizzato dagli investitori nei momenti difficili.

Sui mercati azionari si assisteva alla chiusura negativa delle borse asiatiche, con le vendite che hanno colpito il Nikkei, crollato del 2,03%, calo percentuale peggiore dal 26 agosto. Vendite maggiori si sono registrate sull’indice cinese Shanghai Composite che ha segnato un -2,75%.

In Europa hanno iniziato la settimana in calo anche i principali indici, con le vendite che hanno colpito particolarmente il Cac 40, il Dax e il Ftse 100.

Le elezioni regionali attenuano le vendite a Milano

A Milano il Ftse Mib inizia la seduta intorno alla parità, per poi peggiorare nel corso della mattinata ma con vendite comunque inferiori al resto degli indici europei.

A sostenere Piazza Affari ci sono i titoli bancari che resistono grazie al calo dello spread, discesa a 140 punti, e agli acquisti sui titoli di stato. In particolare, si assiste a un nuovo rally di Monte dei Paschi di Siena, arrivata a toccare un +4% e restando positiva nel corso della mattinata.

I risultati elettorali in Emilia Romagna, infatti, sono stati accolti in maniera positiva dai mercati, con le prospettive di elezioni politiche che si allontanano.

“Riteniamo che la vittoria in Emilia Romagna possa rafforzare il Governo Conte riducendo le possibilità di una crisi politica dell’esecutivo”, spiega Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia.

“Osservando l’andamento degli indici europei nella notte durante la pubblicazione delle proiezioni”, aggiunge l’esperto, “possiamo notare una migliore performance dell’indice italiano. In avvio delle contrattazioni la riduzione dell’incertezza politica italiana porta a un calo dello spread btp-bund a 142 punti base”.

Aumentano, invece, le vendite sui titoli più legati alla situazione in Cina, con il settore tecnologico e quello del lusso nel mirino delle vendite. Tra le blue chips, infatti, STMicro cede oltre il 4%, mentre calano del 3% Moncler e Ferragamo.

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