Il certificate che rende fino al 13% annuo, oggi ancora più interessante

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Il Cash collect di Vontobel con Isin DE000VM75125 su Bpm, Bper e Fineco rende fino al 13% l’anno, ma grazie alle performance dei sottostanti oggi è molto più interessante. Due sottostanti sono volati, Bpm +23,9% sul livello iniziale, Bper +34,9%, Fineco sul livello iniziale ma il prezzo è rimasto sulla parità. Non capita spesso di trovare una configurazione così.


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Goldman Sachs e JP Morgan positive sulle banche italiane

Mercoledì 17 aprile, Goldman Sachs ha detto che la Borsa italiana offre un potenziale di rivalutazione superiore al +8% previsto per l’indice europeo Stoxx 600 e ha raccomandato in particolare le azioni delle banche (giudizio Overweight). Due giorni prima JP Morgan aveva ammesso pubblicamente di avere sbagliato quando, alcuni mesi fa, aveva deciso di non comprare più azioni delle banche italiane, che invece continuano a essere fra le più brillanti nel panorama europeo.

Insomma, anche dopo un ottimo 2023, le banche si confermano il cuore di Piazza Affari, per il grande peso che hanno sul nostro listino e per la crescente attenzione degli investitori internazionali. Tutto questo avviene nonostante tre fattori avversi:

  • è finito il ciclo del rialzo dei tassi che ha permesso alle banche di aumentare utili e redditività al di là di ogni previsione;
  • ormai si contano i giorni che mancano alla prima riduzione dei tassi in Europa;
  • le azioni delle banche italiane (indice Ftse Banche) hanno registrato negli ultimi 12 mesi un rialzo medio del 51% contro il +20% dell’indice FtseMib.

Banche italiane ancora a sconto

Ha senso continuare a investire sul settore del credito? La risposta è sì, non solo perché lo consigliano i grandi broker americani, ma perché molte banche italiane, nonostante la rivalutazione avvenuta, sono ancora a sconto rispetto ai big europei e americani del settore.

Prendiamo le due banche principali, Intesa Sanpaolo e Unicredit: oggi sono scambiate rispettivamente a 7,1 volte e a 6,5 volte gli utili previsti per il 2024, più o meno in linea con le due principali banche spagnole, Bbva (7,2 volte) e Santander (6,3 volte), con la tedesca Deutsche Bank (7 volte) e con la francese Bnp Paribas (7,2 volte). Ma se andiamo a fare il confronto con l’altra sponda dell’Atlantico, salta all’occhio la differenza dei multipli con istituti come Bank of America, Citigroup e JP Morgan, tutte scambiate a un P/E 2024 superiore alle 10 volte.

Il discorso si fa ancora più interessante se passiamo a esaminare le nostre banche di medie dimensioni e in particolare Banco BPM e Bper (Banca popolare dell’Emilia Romagna). La prima è scambiata a 5,7 volte gli utili attesi nel 2024, la seconda a soltanto 4,4 volte. Sono banche leader nelle rispettive regioni che sono le più ricche e le più dinamiche d’Italia. Dal 2021 al 2023 entrambe hanno visto gli utili triplicare grazie al buon andamento dell’economia e all’espansione del margine di interesse.

Rendimento fino al 13% con il certificate DE000VM75125

Il freno a investire su queste due banche può venire dalle forti performance già realizzate, con Bper che negli ultimi 12 mesi è salita del 68% e Banco BPM del 56%. È evidente che nel caso di un’improvvisa correzione del mercato, dovuta magari all’acuirsi delle tensioni internazionali, i titoli più esposti al ribasso facilmente saranno quelli che hanno corso di più, dove gli investitori hanno più profitti da realizzare.

È in situazioni come questa, quando l’investimento su singoli titoli azionari diventa troppo rischioso, che vengono d'aiuto i certificate che permettono di continuare a scommettere su un settore offrendo rendimenti interessanti e una forte riduzione del rischio. Il Multi Cash Collect di Vontobel con codice Isin DE000VM75125 ha per sottostanti Banco BPM, Bper e Finecobank, offre un rendimento potenziale del 13% grazie al pagamento di premi trimestrali con memoria del 3,25%.

Barriera al 60% per premi e capitale

I premi sono condizionati da una barriera al 60%, la stessa barriera che alla scadenza protegge il capitale fino a un ribasso massimo del peggiore dei sottostanti del 40% dal Valore iniziale (strike).
L’effetto memoria fa sì che, se a una delle tante date di osservazione, non ci saranno le condizioni per pagare il premio, la cedola non andrà persa, ma resterà nella memoria del certificate per essere corrisposta alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti quoteranno di nuovo sopra la barriera.

Maggiore protezione del capitale

Emesso il 10 gennaio scorso a un valore nominale di 1.000 euro, questo certificate ha appena pagato ad aprile la prima cedola di 32,50 euro. La prossima data di osservazione sarà l’8 luglio, ma c’è la possibilità che sia anche l’ultima perché al momento tutti e tre i sottostanti quotano sopra il livello iniziale, che è anche il livello trigger che farà scattare il rimborso anticipato a partire, appunto, dall’8 luglio.

Non andrebbe male, il 3,25% in meno di tre mesi significa comunque un rendimento annualizzato superiore al 13%. Ma proprio perché il piatto è ricco che si spera che il flusso cedolare possa durare a lungo.

Ad oggi, poi, il certificate si compra sul mercato secondario a 1002 euro, di fatto sul prezzo di emissione, nonostante dal 10 gennaio a oggi Bper sia salita del 34,9%, Banco BPM del 23,9% e Fineco dello 0,8%. Quindi, mentre la distanza dalla barriera di Fineco resta il 40%, quella di Bper è aumentata al 55,5% e quella di Banco BPM al 51,6%, ma il prezzo non è salito. Aumenta la protezione ma il rendimento non diminuisce davvero una ghiotta occasione perché comprando oggi questo certificate si ha gratis un livello molto più alto di protezione del capitale.

La tabella sotto mostra i livelli di riferimento del certificate.

L’ipotesi rimborso anticipato

Parlavamo di possibile rimborso a luglio. Attenzione, però, di non cadere nella classica trappola dei certificate: non è assolutamente detto che l’8 luglio scatterà il ritiro anticipato. L’azione Fineco, che oggi è scambiata a 14,03 euro contro uno strike di 13,735 euro, il 20 maggio staccherà un dividendo di 0,69 euro, pari al 5% dell’attuale quotazione. Normalmente, una volta pagato il dividendo le azioni perdono più o meno il valore della cedola.

Ci sono quindi forti probabilità che il certificate DE000VM75125 continui la sua corsa almeno fino alla prossima data di osservazione dell’8 ottobre, quando ci sarà la possibilità di incassare un secondo premio da 32,5 euro, arrivando così a un rendimento del 6,5% in meno di sei mesi.

L’8 ottobre sarà la seconda data di possibile ritiro anticipato sulla base di un livello trigger pari al 100% dello strike iniziale. Poi la soglia richiesta per il rimborso calerà di 5 punti percentuali ogni sei mesi, fino ad arrivare al livello più basso, pari all’80%, alla data di osservazione dell’8 ottobre 2026, rendendo probabile il rimborso.

Le due ipotesi alla scadenza finale

Se il certificate non verrà ritirato anticipatamente, alla scadenza finale dell’8 gennaio 2027 per l’investitore ci saranno due possibilità:

Se tutti e tre i sottostanti a quella data quoteranno al di sopra della barriera il certificate verrà rimborsato al 100% del valore nominale (1.000 euro), verrà pagata l’ultima cedola più le cedole eventualmente non pagate e rimaste nella memoria del prodotto.

Se invece anche solo uno dei sottostanti accuserà un ribasso dal livello iniziale superiore al 40%, il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti. Facciamo un esempio: ipotizzando che il peggiore abbia un ribasso del 50%, il rimborso avverrà al 50% del valore iniziale, pari a 500 euro. Non verranno pagate l’ultima cedola e nemmeno quelle eventualmente non pagate in precedenza e custodite nella memoria.

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Idea di investimento
Possibile premio del 13% annuo con il certificate su BPER, Banco BPM e FinecoBank
Sottostanti:
BPER Banca SpAFinecoBank Banca Fineco S.p.ABanco BPM
Rendimento p.a.
13%
Cedole
3,25% - €32,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VM75125
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
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