Ottimismo a Wall Street dopo i dati sul lavoro

L’attenzione oggi era tutta per i dati macro sul lavoro negli Stati Uniti e se il report diffuso oggi ha mostrato un numero maggiore di assunzioni rispetto alle attese, l’aumento della disoccupazione indica un lieve indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro che consentirebbe alla Federal Reserve di orientarsi verso aumenti più contenuti dei tassi di interesse a partire dalla prossima riunione prevista per il 14 dicembre.

In particolare, le buste paghe del settore agricolo di ottobre sono cresciute di 261 mila unità, dato in calo rispetto alle 315 mila (riviste da 288 mila) del mese precedente, oltre le previsioni degli analisti, ferme a 200 mila.

In crescita il tasso di disoccupazione, arrivato al 3,7% dal 3,5% e oltre le attese degli esperti (3,6%).

Prima della diffusione del report sul lavoro, i future di Wall Street guadagnavano mezzo punto percentuale, ma dopo una breve virata verso la parità, iniziavano ad accelerare al rialzo.

A poco meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, i contratti sul Nasdaq e sullo S&P500 guadagnano l’1%, mentre quello sul Dow Jones aggiunge lo 0,60%.

“Gli investitori stanno ancora digerendo le decisioni della Fed” dopo il quarto rialzo dei tassi da 75 punti base, “mentre oggi questa mattina c’era un po' più di ottimismo, con i mercati che cercavano di focalizzare l’attenzione anche sui commenti dovish, l’incertezza è ancora dominante”, ha dichiarato Carlo Alberto De Casa, analista esterno di Kinesis Money.

Secondo Mark Hargraves, Global Head di Axa IM Equity - Axa Investment Managers, il fondo in alcuni mercati potrebbe essere già stato toccato.

“La maggior parte dei principali mercati azionari delle economie avanzate ha perso circa il 20% quest’anno e ad oggi abbiamo assistito a un de-rating significativo nei maggiori mercati azionari”, mentre “non abbiamo visto un cambiamento significativo negli utili”, spiega l’esperto.

“Se guardiamo alle azioni europee, UK e asiatiche, oggi vengono tutte scambiate a circa 10 volte gli utili, quindi stanno tutte scontando molte brutte notizie”, continua.

“Diversa è invece la situazione delle azioni americane, dal momento che l’economia degli Stati Uniti sta facendo molto meglio e non ha subito l’impatto della crisi dei prezzi dell’energia come il resto del mondo. Al contrario di Europa e Asia, dove i prezzi delle azioni scontano molte brutte notizie e le valutazioni hanno cominciato ad essere attraenti”, conclude Hargraves.

PayPal (-6%) fatturato di 6,85 miliardi nel secondo trimestre, con una crescita dell’11% su base annua e oltre le attese di Wall Street (6,82 miliardi), ma ha tagliato le previsioni di fatturato annuale, mettendo in guardia da un prossimo trimestre “difficile” a causa della riduzione delle spese da parte dei consumatori.

Starbucks (+5%): ha superato le stime di Wall Street per quanto riguarda le vendite e i profitti trimestrali e si è mostrata ottimista affermando che riuscirà a resistere a qualsiasi recessione in arrivo.

Twilio (-25%): Previste entrate per il 4° trimestre tra 995 milioni di dollari e 1,005 miliardi di dollari, rispetto a una stima di 1,05 miliardi di dollari degli analisti interpellati da Refinitiv.

Kimbell Royalty Partners (-7%): ha venduto ieri 6 milioni di azioni a 17,75 dollari, raccogliendo 106,5 milioni di dollari per finanziare l'acquisizione di interessi minerari e royalty nel settore del petrolio e del gas naturale detenuti dalla società Hatch Royalty LLC.

Vici Properties (-3%): ha annunciato ieri 16,5 milioni di nuove azioni per un aumento lordo di circa 509,9 milioni di dollari, da utilizzare per finanziare acquisizioni, sviluppo e miglioramento della società.