Ottimismo a Wall Street dopo il rally di inizio 2023

Future di New York visti aprire in verde in questa prima seduta di settimana tra le speranze per le aperture in Cina, mentre si attendono i dati sull’inflazione di giovedì e i risultati societarie delle banche, in calendario venerdì prossimo.
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Prosegue il rally a Wall Street?
Sembra voler proseguire anche oggi il rally di Wall Street dopo i buoni risultati arrivati nel 2023.
Quando manca circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, i future sul Nasdaq guadagnano lo 0,30%, seguiti da quelli sul Dow Jones e dallo S&P500, entrambi in positivo dello 0,20%.
Il Dow Jones e lo S&P500 hanno concluso con la migliore settimana da novembre, mentre per il Nasdaq Composite è stata la migliore da dicembre, tra l’altro dopo quattro ottave consecutive in rosso.
Venerdì scorso si assisteva ad una crescita superiore al 2% per i tre principali indici di New York, sostenuti anche dal rapporto sul lavoro.
In leggero recupero i rendimenti dei titoli di Stato USA, dopo il crollo dell’ultima seduta, quando il decennale è sceso a 3,56% e il biennale capitolava al 4,264%.
Gli appuntamenti della settimana
L’evento principale è atteso per giovedì 12 gennaio quando ci sarà il cosiddetto ‘Inflation Day’, giorno in cui verrà diffuso il dato sull’indice dei prezzi al consumo USA dell’ultimo mese del 2022, particolarmente tenuto sotto osservazione da parte della Federal Reserve, mentre domani parlerà il Presidente Jerome Powell.
Le previsioni anticipano una prosecuzione del trend di rallentamento dei prezzi, già rilevato negli ultimi mesi, anche se l’attenzione sarà rivolta soprattutto al dato ‘core’, in particolare sugli affitti.
Venerdì, inoltre, entra nel vivo la stagione degli utili societari, con le grandi banche americane protagoniste con i loro risultati relativi al quarto e ultimo trimestre 2022, in particolare Wells Fargo, Citigroup, Bank of America e JP Morgan.
Ottimismo cinese
L’umore degli investitori resta condizionato da quanto sta avvenendo in Cina, dove le autorità stanno decidendo l’uscita dalla fase ‘zero-Covid’ in vista del Capodanno lunare e promesso sostegni a imprese e famiglie.
Pechino ha deciso la riapertura delle frontiere con Hong Kong e, dopo tre anni, la fine dell’obbligo di quarantena per i viaggiatori stranieri in arrivo nel paese.
Riaperture che stanno spingendo in alto le quotazioni del petrolio e, secondo gli analisti, questo è dovuto al ritorno della mobilità nel paese con il conseguente aumento del consumo di greggio in quello che è il più grande importatore.
“La riapertura dell'economia cinese sta giocando un ruolo importante nel cambiamento delle prospettive della domanda di petrolio, che sembrerebbe in ripresa” e allo stesso tempo, la fine della politica zero-covid attenua i timori di una grave recessione globale, mentre il dollaro dovrebbe indebolirsi ulteriormente, pesato dalle aspettative di una Federal Reserve meno aggressiva”, spiegano gli analisti di ActivTrades, sottolineando che "con il miglioramento delle prospettive per la domanda di petrolio e l'indebolimento del dollaro, potrebbe esserci spazio per ulteriori aumenti del prezzo del barile”.
Notizie societarie e pre-market USA
Tesla (+3%): ha indicato tempi di attesa più lunghi per alcune varianti della Model Y in Cina, segnalando che le riduzioni di prezzo annunciate venerdì stavano potenzialmente alimentando la domanda per i veicoli elettrici della casa di Elon Musk.
Macy's (-4%): si attende vendite nella parte bassa del range compreso tra 8,16 e 8,40 miliardi di dollari precedentemente indicato per il trimestre conclusosi durante le feste,
Paya Holdings (+24%): verrà acquisita dai canadesi di Nuvei Corp per 1,3 miliardi di dollari e 9,75 dollari per azione, corrispondenti ad un premio del 25% rispetto all’ultima chiusura (7,79 dollari).
CinCor Pharma (+135%): verrà acquistata da AstraZeneca per 1,8 miliardi di dollari e 26 dollari per azione, con un premio corrispondente al 121% rispetto alla chiusura dell’ultima seduta (11,78 dollari).
Raccomandazioni analisti
Alphabet
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 125 dollari.
Amazon
Jefferies: ‘buy’ e target price ridotto a 125 USD dai precedenti 135 dollari.
Meta
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 155 dollari.
JP Morgan
Credit Suisse: ‘buy’ e target price alzato da 145 USD a 150 dollari.
Boeing
Jefferies: conferma ‘buy’ e prezzo obiettivo invariato a 240 dollari.
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