Pandemia e tensioni geopolitiche pesano sui conti di Saipem, ma il backlog è solido nel I trimestre
Saipem crolla in Borsa dopo i numeri sul 1Q dell’anno. A pesare sul titolo il rallentamento nell’esecuzione dei progetti a causa dell’impatto dell’emergenza sanitaria e delle tensioni geopolitiche. Lo stop del progetto in Mozambico, che non ha consentito al gruppo di confermare la guidance 2021.
Guidance 2021 a rischio su tensioni in Mozambico
Primo trimestre sotto le aspettative per Saipem. La società energetica soffre di un rallentamento nell’esecuzione dei progetti, in particolare quelli legati alle regioni in cui è stato più intenso l’impatto dell’emergenza sanitaria e delle tensioni geopolitiche. A pesare sulla performance del titolo contribuisce in particolare lo stop del progetto in Mozambico, che non ha consentito al gruppo di confermare la guidance 2021. Total ha dichiarato la “forza maggiore” sul progetto Mozambique Lng, era incluso nel backlog per 4 miliardi di Saipem o 16% del totale.
I numeri
I ricavi nel periodo sono diminuiti del 25,5% a 1,62 miliardi. A incidere sul calo il -32,6% (a 557 milioni) registrato dall’Engineering & Construction Offshore, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Africa e Medio Oriente in parte compensati dall’aumento dei volumi nel Mare del Nord e in America. L'Engineering & Construction Onshore ha segnato un più ridotto calo del 16,9% (a 905 milioni) per effetto dei minori volumi in Medio ed Estremo Oriente. Il Drilling Offshore ha segnato un -40% (a 78 milioni) e quello Onshore -38,6% (a 78 milioni). A livello operativo, l’Ebitda adjusted segna -63,3% a 88 milioni, con una marginalità scesa al 5,4% (-560 punti base), mentre l’Ebit adjusted ha riportato una perdita di 34 milioni dall' utile di 83 milioni dello scorso anno.
Risultato netto adjusted negativo per 105 milioni (nello stesso periodo 2020 era -9 milioni), mentre il risultato netto ha registrato una perdita di 120 milioni (contro i -269 milioni I trimestre 2020). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 1,45 miliardi (comprensivo della lease liability IFRS 16 pari a 347 milioni), in aumento da 1,23 miliardi rispetto al 31 dicembre 2020.
Il portafoglio ordini al 31 marzo 2021 ammonta a 22,38 miliardi, di cui 7,1 miliardi nell’E&C Offshore, 13,3 miliardi nell’E&Cn Onshore, 484 milioni nel Drilling Offshore e 1,5 miliardi nel Drilling Onshore, e di cui 6,15 miliardi da realizzarsi nel 2021.
Il portafoglio ordini comprensivo di società non consolidate al 31 marzo 2021 ammonta a 25,14 miliardi, di cui 7 miliardi da realizzarsi nel 2021.
Titolo in profondo rosso a Milano
Alle 12 il titolo segna un rosso del 6,22% a 2,02 euro. Secondo Equita Sim (Rating hold e Tp 2,1 euro confermati), la differenza rispetto alle stime è dovuta «principalmente dalla performance della divisione E&C offshore, che sconta rallentamenti di attività, gli effetti del ritardo di nuove aggiudicazioni, e minori volumi nel business E&C onshore, solo in parte compensato dal risultato del drilling offshore».
Occhi puntati poi su Total, che ha dichiarato la clausola di forza maggiore sul progetto Mozambique LNG, incluso nella raccolta ordini per 4 miliardi. In attese di ulteriori verifiche, «Saipem non è nelle condizioni di valutare gli impatti finanziari per il 2021 e di confermare o aggiornare lo scenario presentato a febbraio 2021», notano gli esperti. Sul fronte positivo, invece, Equita segnala che "la gran parte degli ordini del primo trimestre sono nell’offshore E&C (gas/rinnovabile), e che il debito resta sotto controllo, con liquidità in aumento a 2,5 miliardi grazie a nuova emissione bond».
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