Parte con il botto la stagione degli utili a Wall Street

Oggi i mercati finanziari degli Stati Uniti e del Giappone sono chiusi.
Venerdì l'S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,6%, massimi della storia. Il movimento è stato largo ed omogeneo, l’85% dei titoli ha chiuso in positivo. L’indice ha chiuso la settimana con un rialzo dell’1,1%, quinta settimana consecutiva di rialzo. Dopo un avvio incerto, l’azionario della Cina ha imboccato la via del rialzo. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +1,5%.
Nel fine settimana c’è stata la conferenza stampa del Ministero delle Finanze della Cina e sono usciti anche i dati sull’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, meno delle aspettative.
Stellantis non vuole vendere gli impianti in Italia perché "ne abbiamo bisogno". Lo ha detto il Ceo Carlos Tavares. Il manager ha aggiunto: "Vogliamo mantenere i nostri impianti in Italia perché vogliamo conservare la capacità di produrre 1 milione di veicoli”.
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La discesa dei tassi di interesse sembra ridurre di poco gli utili delle banche degli Stati Uniti, i due pesi massimi del settore che hanno presentato venerdì i dati del trimestre hanno superato di slancio le aspettative, le indicazioni sui prossimi trimestre non sono state affatto pessimistiche.
Grazie alla spinta del settore finanziario e del credito, il Dow Jones ha chiuso in rialzo dell'1%, a 42.864 punti, nuovo record. Wells Fargo +5,6%, Bank of America +5%, JP Morgan +4,4%.
Goldman Sachs, che presenterà i conti questa settimana, + 2,5%.
"I livelli di attività rimangono abbastanza forti e abbastanza solidi", ha detto Michael Santomassimo, direttore finanziario di Wells Fargo, ai giornalisti. "I tassi di crescita annuali e la spesa, che si tratti di credito o di debito, sono forse un po' diminuiti rispetto all'inizio dell'anno, ma sono ancora molto solidi”.
"Delle cinque società che hanno presentato i conti del trimestre, tutte e cinque hanno superato le previsioni sugli EPS, e solo Wells Fargo (WFC) ha registrato un fatturato inferiore", ha scritto il cofondatore di Bespoke Investment Group Paul Hickey. "Con il mercato tornato a livelli record, il resto della stagione degli utili avrà un'asticella molto alta da superare”
Anche l'S&P 500, in rialzo dello 0,6%, è arrivato sui massimi della storia. Il movimento è stato largo ed omogeneo, l’85% dei titoli ha chiuso in positivo. L’indice ha chiuso la settimana con un rialzo dell’1,1%, quinta settimana consecutiva di rialzo.
Oggi Wall Street resta chiusa per festività.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità.
SETTIMANA
Bce sotto la lente dei mercati la prossima settimana. Da cerchiare in rosso è la riunione di giovedì, il cui esito è abbastanza scontato considerato che tutti sembrano allineati su un taglio da 25 punti base. E un intervento sul costo del denaro di pari entità "è prezzato quasi pienamente anche a dicembre, anche se sono i tagli del 2025 che catturano maggiormente l'attenzione", evidenziano gli analisti di Mps nei Market Movers. Da monitorare venerdì, a chiusura mercati, le agenzie di rating S&P e Fitch che si pronunceranno sull'Italia e dalle quali non sono attesi cambiamenti ai livelli di rating. Sempre sul finire di settimana (giovedì e venerdì) il consiglio europeo.
Il calendario dei dati macro è piuttosto leggero. Martedì l'attenzione è rivolta alla produzione industriale di agosto nell'Eurozona, che dovrebbe registrare una crescita dopo la flessione a luglio. Lo stesso giorno è in agenda lo Zew che dovrebbe evidenziare un recupero delle aspettative a 6 mesi sull'economia tedesca. In calendario poi, l'inflazione nel Regno Unito (mercoledì) e in Giappone (venerdì), importanti per le prossime decisioni delle banche centrale. Mentre in Cina, attesa da un piano di stimoli , da monitorare c'è il dato sul pil del terzo trimestre, le vendite al dettaglio e la produzione industriale di venerdì per avere un quadro più completo sullo stato di salute dell’economia. Negli Stati Uniti, tra i dati principali (tutti giovedì), le vendite al dettaglio, attese in lieve accelerazione a settembre, i sussidi che, tuttavia, potrebbero essere ancora inficiati dall'effetto uragani e la produzione industriale vista in calo a settembre. Sul fronte banche centrali, oltre all'intervento della Lagarde in occasione del direttivo del 17 ottobre, non mancheranno i discorsi dei banchieri tanto della Fed quanto della Bce (Villeroy lunedì e Nagel martedì), mentre in Turchia la Banca centrale giovedì è attesa lasciare i tassi fermi al 50%. Prosegue infine la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con il comparto bancario (Bank of America, e Goldman Sachs il 15 ottobre, Morgan Stanley il 16 ottobre) a cui si aggiungono big del calibro di Johnson&Johnson (il 15 ottobre) Netflix e Taiwan Semiconductor (entrambe il 17 ottobre), Procter&Gamble (il 18 ottobre). In Europa previsti il 16 ottobre i conti di Asml.
ASIA PACIFICO
Dopo un avvio incerto, l’azionario della Cina ha imboccato la via del rialzo. Dalla conferenza stampa di sabato del Ministero delle Finanze non sono arrivati tutti i chiarimenti sulle tante misure di sostegno all’economia annunciate dalle varie articolazioni dello stato nelle scorse settimane, qualche aggiunta e qualche indicazione in più è comunque arrivata. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in rialzo dell’1,5%.
L'attenzione si sposta ora sulle prossime decisioni del parlamento, da lì potrebbero arrivare i dettagli del sostegno."Gli investitori devono essere molto più pazienti quando si tratta di conoscere l'entità del pacchetto di stimoli fiscali", ha dichiarato a Bloomberg Carlos Casanova, economista senior per l'Asia presso Union Bancaire Privee SA. "Penso che avremo qualche numero forse prima della fine del mese”.
Nel fine settimana sono usciti anche i dati sull’inflazione: l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, meno delle aspettative.
L’Hang Seng di Hong Kong è intorno alla parità, dal ribasso di quasi l’1% di stanotte. Indice KOSPI di Seul +1%. Borsa di Taipei in lieve rialzo. Borsa di Tokyo chiusa per festività.
CINA/TAIWAN
Stato d’allerta a Taiwan per la portaerei cinese Liaoning, transitata troppo vicino a sud . "E' entrata nelle acque del Canale di Bashi ed è probabile che proceda nel Pacifico occidentale", ha affermato il ministero della Difesa in una nota con cui ha rassicurato che le sue forze armate "rimangono in allerta, pronte a rispondere se necessario" attraverso sistemi congiunti di intelligence, sorveglianza e ricognizione. Una portaerei e il suo gruppo d'attacco non sono sufficienti per un'invasione, ma sono un ulteriore segnale della pressione esercitata dalla Cina del presidente Xi Jinping sull’isola ribelle e non fugano, per altro verso, i timori sull'apertura di un nuovo fronte bellico: questa volta in Asia, il terzo dopo Ucraina e Medio Oriente. Tra l'altro, l'esercito cinese ha diffuso un video di propaganda per garantire che le sue truppe "sono pronte alla battaglia" mostrando una piccola mappa di Taiwan inclusa in uno dei caratteri cinesi del titolo del filmato. Taipei, in risposta, ha fatto sapere che si appresta a tenere dal 28 ottobre operazioni militari su vasta scala che vedranno coinvolte le sue forze di terra, mare e aria.
LUSSO
Kevin Thozet, membro dell’Investment Committee di Carmignac ritiene che il lusso non è da abbandonare. “L'inizio di un ciclo globale di riduzione dei tassi e le recenti iniziative di policy in Cina dovrebbero limitare il potenziale di ribasso.
Per gli investitori disposti e in grado di guardare oltre le attuali preoccupazioni, il 2025 si prospetta come un anno interessante per il settore, trainato da diversi fattori favorevoli.
In primo luogo, la domanda cinese all’estero dovrebbe riprendersi grazie all’aumento della fiducia della classe media, derivante dalle misure fiscali e dal supporto al mercato azionario (la Cina rappresenta il 25% della domanda del settore). In secondo luogo, si prevede un miglioramento della traiettoria economica negli Stati Uniti e in Europa. E, infine, il settore beneficia di una bassa elasticità del volume delle vendite rispetto alle variazioni di prezzo. In assenza di un forte rallentamento economico, nel 2025 i ricavi del settore potrebbero passare da un semplice rallentamento a una vera e propria crescita verso la normalizzazione. Questo scenario porterebbe un impatto molto più positivo per il settore”.
TITOLI
Intesa Sanpaolo ha riferito domenica che un suo dipendente è stato licenziato per aver consultato illegalmente i dati riguardanti alcuni clienti, chiedendo scusa in un comunicato per un incidente che "non dovrà più accadere.” Secondo quanto riferito dai media italiani, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni risulta tra le migliaia di clienti spiati. Intesa ha anche annunciato la nomina di Antonio De Vita, un ex alto ufficiale dei Carabinieri, come Chief Security Officer del gruppo.
Stellantis non vuole vendere gli impianti in Italia perché "ne abbiamo bisogno". Lo ha detto il Ceo Carlos Tavares. Il manager ha aggiunto: "Vogliamo mantenere i nostri impianti in Italia perché vogliamo conservare la capacità di produrre 1 milione di veicoli”.
Unicredit. La Germania sta lavorando per fermare una possibile acquisizione di una delle maggiori banche nazionali da parte della rivale italiana, una posizione che pone Berlino in rotta di collisione con Roma e con le autorità di regolamentazione europee. Lo hanno riferito a Reuters diverse fonti vicine al governo e alle autorità di regolamentazione.
Il sindacato tedesco e i Verdi si opporrebbero a una fusione transfrontaliera con Commerzbank, anche se l'offerente non fosse una banca italiana, ha dichiarato sabato a La7 Frederik Werning, rappresentante del sindacato e membro del Supervisory Board della banca tedesca.
Eni. I fondi d’investimento presenti nel capitale mostrano fiducia nella strategia della major di scorporare alcune attività per attrarre risorse finanziarie. Lo ha detto l'AD Claudio Descalzi.
Energia e banche
Il governo non sta discutendo di una tassa sugli extraprofitti per le società dell'energia e con le banche punta a una soluzione bilanciata per portare più soldi nelle casse dello Stato.
E' quanto ha detto il vice ministro all'Economia Maurizio Leo.
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