Paura dell’inflazione, Borse in netto ribasso. Giù il petrolio


I listini dell’Asia sono tutti in forte calo dopo la drastica discesa ieri sera degli indici americani: S&P500 -1,4%, Nasdaq -3%. Balzo del rendimento del titolo di Stato decennale americano salito al massimo da gennaio 2020. Dubbi sulla velocità della ripresa economica dell’Europa che non esce dalla pandemia.


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La Borsa di Tokio ha chiuso in calo dell’1,4%, Hong Kong -2,2%, Shanghai -3%.

Borse asiatiche in netto ribasso dopo i drastici arretramenti segnati ieri dalla Borsa americana. Il future sull’indice europeo EuroStoxx 50 è in calo dell’1% e lascia immaginare un avvio di giornata in calo anche per i mercati europei.

La Borsa di Tokio ha chiuso in calo dell’1,4%, Hong Kong -2,2%, Shanghai -3%, Seul -1%.

Ieri sera a Wall Street l’S&P500 è finito in ribasso dell’1,4% e il Nasdaq ha perso il 3%.

A innescare le vendite sui mercati azionari è stato il forte rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato Usa, con il tasso del T-Bill decennale salito di botto ieri sera all’1,75%, massimo dal gennaio 2020. Stamattina il rendimento è sceso assestandosi a 1,69%, cioè 2 punti base in più di ieri.

Il rendimento del T-Bil decennale schizza all’1,75% e poi ridiscende.

In sette settimane il rendimento del bond governativo Usa è salito di 64 punti base. Si tratta del segnale più evidente di come il mercato stia reagendo al previsto aumento dell’inflazione negli Stati Uniti.

La Fed dice che non c’è da preoccuparsi perché, a fronte di una forte crescita economica, il rialzo dell’inflazione sarà solo “temporaneo”, e quindi non fa quello che tutti si aspetterebbero, ovvero non alza il costo del denaro. “Tassi fermi fino al 2024”, ha detto mercoledì il presidente della banca centrale americana Jerome Powell. Ma il mercato ha i suoi dubbi sul “temporaneo” e reagisce spingendo all’insù il rendimento dei bond.

“Una crescita economica più forte con inflazione più alta ma nessun aumento dei tassi è un cocktail potente per gli asset rischiosi e per i mercati azionari”, è il commento dell’economista di di Nomura Andrew Ticehurst.

In generale gli investitori guardano con forte ottimismo all’andamento dell’economia e prevedono una crescita degli utili aziendali, ma in ben pochi credono che i tassi di interesse non si muoveranno. La prospettiva di un rialzo dei tassi colpisce le quotazioni di Borsa, in particolare quelle delle società tecnologiche valutate per il loro potenziale di crescita a medio termine.

Dubbi sulla velocità della ripresa economica dell’Europa che non esce dalla pandemia.

A colpire le quotazioni di Borsa hanno contribuito anche i dubbi sulla velocità della ripresa economica di un’Europa che fa fatica a uscire dalla crisi del Covid. Ieri la Francia ha annunciato un nuovo periodo di lockdown per alcune regioni del Paese, compresa Parigi e l’Ile de France. Oggi ripartiranno le somministrazioni del vaccino AstraZeneca, ma il momentaneo stop ha mostrato tutte le difficoltà della campagna vaccinale.

Anche per le maggiori incertezze sull’Europa il prezzo del petrolio è drasticamente caduto ieri, con un calo del 7%. Il Brent è scambiato a 62,8 dollari al barile, Wti a 59,5 dollari.

Il cambio euro/dollaro è stabile a 1,192.

Scende l’oro a 1.741 dollari l’oncia (-0,5%).

Stabile il Bitcoin a 58.000 dollari.

Tra i titoli di Piazza Affari segnaliamo:

Eni - Il Cda chiederà agli azionisti nell'assemblea del 12 maggio l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie per un numero massimo pari al 7% delle azioni ordinarie in cui è suddiviso il capitale sociale di Eni e un esborso massimo di 1,6 miliardi di euro sull'arco di 18 mesi.

A2A - Stifel alza il target price a 1,57 euro.

Snam - Barclays abbassa il target price a 5,1 euro. 

Enel - Nel corso della presentazione dei dati del 2020, l'AD Francesco Starace ha detto che dovrebbe chiudersi entro la fine dell'anno l'accordo per la vendita a Macquarie del 50% di Open Fiber. Utile netto ordinario di 5,197 miliardi di euro, in aumento del 9% rispetto all'anno precedente

Poste italiane - Ha comunicato i target del piano industriale al 2024. L’utile netto è previsto a 1,6 miliardi di euro, un po’ meno della media delle stime degli analisti. Sono invece meglio delle aspettative i target sul dividendo nel 2023 e 2024.

Bper Banca - Il maggiore azionista Unipol ha aperto la strada alla sostituzione dell'AD Alessandro Vandelli rendendo noto che in occasione del rinnovo del consiglio della banca all'assemblea del 21 aprile presenterà una lista che non conterrà alcuno degli attuali membri del cda e in cui figurerà invece il nome del banchiere Piero Montani.

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