Pausa a Wall Street dopo i record di ieri
La chiusura di ieri ha visto il Dow Jones e il Nasdaq chiudere ai livelli record, mentre lo S&P500 sfiorava quota 5.000 punti. Focus ancora sulle trimestrali e sulle future scelte della Federal Reserve in tema di tassi di interesse.
Wall Street poco mossa
Wall Street in cerca di direzione prima dell’apertura di seduta di oggi, in pausa dopo i record toccati alla chiusura di ieri, mentre prosegue la stagione degli utili e i dati sulle nuove richieste di disoccupazione hanno deluso le aspettative
Quando manca circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali, i future sui tre principali indici della borsa di New York scambiano appena sotto la parità, dopo che ieri lo S&P500 aveva chiuso vicino alla quota psicologica dei 5 mila punti per la prima volta nella sua storia.
I prezzi del petrolio scambiano in rialzo (+1%) dopo il rifiuto di Israele all'offerta di cessate il fuoco da parte di Hamas e l'inaspettato calo delle scorte di carburante negli Stati Uniti.
Calendario economico
Per quanto riguarda i dati economici, le richieste di disoccupazione per la settimana conclusasi il 3 febbraio comunicate oggi hanno mostrato un calo delle nuove domande a 218.000 dalle 224.000 della settimana precedente e meno delle previsioni (221 mila).Il calendario economico odierno prevede anche le dichiarazioni del membro votante del FOMC e presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, atteso alle 18:05 italiane.
Azionario in ebollizione
I record di ieri toccati dal Nasdaq e dal Dow Jones confermano lo stato di salute dell’azionario. “Pensiamo che questo rally ‘abbia le gambe’ e che spazio per continuare”, prevede Jean Boivin, capo del BlackRock Investment Institute, che sovrappesa le azioni statunitensi, spiegando che “questa narrazione dell'atterraggio morbido è piuttosto potente e ci vorrà del tempo per essere messa in discussione”.
Mentre prosegue la stagione degli utili, più della metà delle società dello S&P 500 ha comunicato i risultati trimestrali, con l'81,2% che ha superato le aspettative di profitto, rispetto a una media di lungo periodo del 67%, secondo i dati LSEG di inizio settimana.
Tra i titoli in movimento nel pre-market USA, Walt Disney saliva del 6% dopo che il gigante dei media ha comunicato un profitto da record, nuovi investimenti nel settore dei giochi e un piano per il lancio di un servizio di streaming nel 2025. La società ha inoltre annunciato un piano di riacquisto di azioni per 3 miliardi di dollari e un aumento del 50% del dividendo.
Sguardo alla Fed
Nel corso della settimana, i banchieri della Federal Reserve hanno mostrato poca fretta di iniziare presto ad allentare la politica monetaria o di muoversi rapidamente una volta iniziati i tagli ai tassi, affermando che sono in attesa di segnali chiari per un’inflazione in discesa verso il target del 2% necessaria una maggiore fiducia nell'inflazione in discesa verso il 2%.
“Anche se diversi funzionari della Fed hanno detto di voler vedere più prove sul fronte dell'inflazione, è chiaro che i mercati stanno ancora valutando il rischio di dover agire più rapidamente", spiegavano da Deutsche Bank in una nota di ricerca. Secondo il FedWatch Tool del CME Group, i mercati prevedono una probabilità del 20,5% di un taglio dei tassi della Fed a marzo e del 64% a maggio.
Notizie societarie e pre-market USA
Walt Disney (+7%): annunciato aumento del 50% del dividendo dopo aver riportato un utile rettificato di 1,22 dollari per azione, oltre i 0,99 dollari attesi dagli analisti intervistati da Bloomberg.
PayPal Holdings (+3%): utile trimestrale rettificato di 1,48 dollari per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, superiore a quello dello stesso trimestre dell'anno precedente, quando la società aveva registrato un EPS di 1,24 dollari, e l’aspettativa media di trentaquattro analisti per il trimestre era di un utile di 1,36 dollari per azione.
Arm (+28%): fatturato del quarto trimestre compreso tra 850 e 900 milioni di dollari, al di sopra delle previsioni degli analisti di 820,6 milioni (dati LSEG).
Apollo Global Management (+1%): utile netto rettificato salito a 1,2 miliardi di dollari, rispetto ai 903 milioni dell'anno precedente, corrispondente a 1,91 dollari per azione, superiore alla stima media di 1,72 dollari (dati LSEG).
Oscar Health (+23%): fatturato annuo compreso tra 8,3 e 8,4 milioni di dollari, superiore alla stima media degli analisti di 7,34 milioni di dollari.
Under Armour (+6%): prevede un utile compreso tra 57 e 59 centesimi per azione per l’anno fiscale 2024, oltre la precedente previsione di 47 e 51 centesimi.
Fluence Energy (-5%): ricavi a 363,96 milioni di dollari inferiori ai 407,61 milioni di dollari attesi (dati LSEG).
Ralph Lauren (+8%): ricavi netti saliti a 1,93 miliardi di dollari nel terzo trimestre fiscale, da 1,83 miliardi di dollari dell'anno precedente, superiore a 1,87 miliardi attesi dagli analisti (dati LSEG).
Spirit Airlines (+1%): perdita rettificata di 1,36 dollari per azione, inferiore alla stima media degli analisti di 1,46 dollari.
Philip Morris (-3%): prevede un utile annuale rettificato compreso tra 6,32 e 6,44 dollari per azione, inferiore alle previsioni degli analisti di 6,60 dollari (dati LSEG).
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