Pausa a Wall Street dopo la corsa di ieri


Ieri i titoli tecnologici erano tornati protagonisti ma oggi la borsa di New York sembra rifiatare e resta guardinga in attesa dei dati sull’inflazione in agenda per giovedì, importanti in ottica future scelte di politiche monetarie della Federal Reserve.


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Wall Street debole

Future di Wall Street in ripiegamento oggi quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, in pausa dopo le chiusure in crescita dei principali indici della borsa di New York guidate dal rally del settore tecnologico, con NVIDIA ai suoi massimi storici (+6%). Oggi i contratti sul Nasdaq cedono (-0,50%) qualcosa in più rispetto a quelli sul Dow Jones (-0,30%) e sullo S&P500 (-0,35%).

Il rendimento dei titoli a 10 anni di riferimento scambia al di sopra del 4%, un livello che l’ex re dei bond, Bill Gross, ha definito “sopravvalutato” anche dopo l’aumento di 17 punti base arrivato la scorsa settimana.

Sul valutario, il dollaro cerca di recuperare sull’euro (EUR/USD 1,0930), ma potrebbe indebolirsi sulle speranze di un taglio dei tassi americani alimentate dai commenti dei funzionari della Fed nella serata americana: il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, e, Michelle Bowman, parte del Board della Banca centrale americana, hanno detto di essere soddisfatti del fatto che l’inflazione statunitense sia in costante discesa e hanno chiarito di prevedere un calo dei tassi, ma non nell'immediato futuro.

Bitcoin oltre i 46.700 dollari e ancora in fibrillazione alla vigilia del termine ultimo di domani per l’approvazione dell’ETF sulla principale delle cripto, da molti considerato come un possibile market mover per tutto il settore delle valute digitali.

Inflazione e Fed

Questa settimana si attende la lettura dell’indice dei prezzi al consumo negli USA (CPI) di dicembre, previsto per giovedì e tenuto molto in considerazione dalla Federal Reserve nelle sue prossime decisioni di politica monetaria. Venerdì il calendario economico presenta l’indice dei prezzi alla produzione e inizierà anche la stagione degli utili a Wall Street, con l’attenzione che ci concentrerà sulle grandi banche.

“I dati sull'inflazione potrebbero determinare se la flessione della scorsa settimana è stata solo una fiammata o qualcosa di più duraturo”, spiegano gli esperti di E-Trade di Morgan Stanley.

Con l’inizio del 2024 i trader hanno leggermente ridimensionato le loro aspettative di un taglio dei tassi quasi imminente, che si erano create verso la fine del 2023. Secondo lo strumento Fedwatch del CME, le attuali quotazioni di mercato riflettono una probabilità del 58% di un taglio dei tassi alla riunione di marzo della Fed, in calo rispetto a oltre l'80% della fine dello scorso anno, anche se alcuni ritengono che sia troppo presto. “L’inflazione non è ancora tornata all'obiettivo e la Fed non dovrebbe avere troppa fretta di tagliare. L'IPC può essere piuttosto appiccicoso e ostinato, ci aspettiamo che inizi a tagliare i tassi a partire da giugno”, prevede Marcella Chow, global market strategist di JPMorgan Asset Management a Hong Kong.Da UBS credono “che i dati sull'inflazione core suggeriscano ancora la necessità di una politica monetaria alquanto restrittiva”, hanno scritto gli analisti di UBS: “con il tasso di inflazione che si avvicina all'obiettivo della Fed del 2%, il nostro scenario di base considera un atterraggio morbido in cui la crescita rallenta appena al di sotto del trend e la Fed taglia i tassi di 100 punti base, a partire da maggio”.

Previsioni sullo S&P500

Lori Calvasina, analista di RBC Capital, ha alzato ieri il suo obiettivo di prezzo per il 2024 per l'S&P 500, portandolo a 5.150 da 5.000, quando l’indice ha chiuso a 4.764.

Aumentando le aspettative per l’indice di riferimento quest’anno, però, l’analista ha in realtà offerto una prospettiva per le azioni più moderata rispetto a quella proposta dal suo team nel novembre 2023.

“Quando abbiamo introdotto il nostro obiettivo di 5.000 a metà novembre, ciò rappresentava un guadagno di circa il 10% rispetto ai livelli in vigore in quel momento”, ha scritto Calvasina e “oggi, il nostro tp di 5.150 rappresenta un guadagno dell’8% rispetto alla chiusura dell'indice di dicembre 2023, pertanto è giusto dire che il nostro entusiasmo è effettivamente diminuito un po'”.

Alla base di un Outlook “più alto ma più basso” di RBC c’è l’analisi di un sentiment di mercato caratterizzato dall’entusiasmo degli investitori dopo il tono e le previsioni della Fed arrivate a dicembre.

Notizie societarie e pre-market USA

Juniper Networks (+23%): verrà acquistata da Hewlett Packard (-7%) in un'operazione da circa 13 miliardi di dollari, secondo quanto riferito da una fonte della Reuters.

Unity Software (+3%): programma il licenziamento di circa il 25% della sua forza lavoro entro la fine di marzo, ovvero 1.800 persone, e si tratterebbe del maggior licenziamento di sempre per la società.

JD.com (-3%): la sua unità Dada Nexus ha identificato “alcune pratiche sospette” in un audit interno che potrebbe mettere in dubbio la pubblicità online, i ricavi dei servizi di marketing e i costi operativi.

Clearpoint Neuro (+10%): ricavi preliminare per il quarto trimestre di 6,8 milioni di dollari, oltre le stime di Wall Street di 6,22 milioni di dollari (dati LSEG).

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