Pausa a Wall Street, petrolio ancora in calo

Pausa a Wall Street, petrolio ancora in calo

Oggi si festeggia il ‘Thanksgiving Day’ negli Stati Uniti e la Borsa statunitense resta chiusa, mentre il petrolio continua a cedere terreno.

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Ringraziamento a Wall Street

Oggi Wall Street chiusa a causa della Festa del Ringraziamento, mentre nel Paese sono state decise misure di sicurezza rafforzate viste le tensioni alle stelle per il conflitto tra Israele e Hamas a Gaza, gettando potenzialmente un'ombra su una festa normalmente allegra.

Ieri i titoli azionari statunitensi hanno chiuso in rialzo sulla scia dell’ottimismo sulle attese di un’economia ancora resiliente nonostante i rialzi dei tassi di interesse della Federal Reserve.

I rapporti sulle richieste di sussidi di disoccupazione, sui beni durevoli e sulla fiducia dei consumatori sembrano suggerire che l’economia stia allentando, ma potrebbe rimanere abbastanza forte da evitare la recessione.

I dati hanno mostrato che il numero di americani che hanno presentato nuove richieste di sussidio di disoccupazione è diminuito più del previsto la scorsa settimana.

Inoltre, i verbali di martedì dell'ultima riunione della Fed hanno mostrato un approccio cauto nei confronti della politica monetaria.

Azionario

In questo contesto, le azioni hanno registrato un forte rialzo nelle ultime settimane. “Nel complesso il mercato gode di un contesto solido”, evidenzia Quincy Krosby, capo stratega globale di LPL Financial a Charlotte, nella Carolina del Nord.

“Nonostante le preoccupazioni sull'economia e sulla spesa dei consumatori, questo mercato risulta essere resiliente in quella che è probabilmente la sua stagione migliore”, ha aggiunto.

L’S&P 500 ha registrato 45 nuovi massimi di 52 settimane e un nuovo minimo; il Nasdaq Composite ha registrato 89 nuovi massimi e 104 nuovi minimi.

Petrolio ancora in calo

Nuovo calo dei prezzi del petrolio nella giornata di oggi, cedendo oltre l’1% dopo il rinvio della riunione dell’Opec+ che ha innescato le speculazioni sulla possibilità che il gruppo non riesca ad approvare nuovi tagli alla produzione per il prossimo anno.

Alcuni produttori - principalmente Angola, Congo e Nigeria - stanno faticando a trovare un accordo sui livelli di produzione e quindi sui possibili tagli, secondo fonti Opec+, intenti a cercare di aumentare le loro quote di fornitura per il 2024 oltre i livelli concordati a giugno.

L'Angola e il Congo produrranno sotto i loro target di produzione per il 2024, mentre la Nigeria è riuscita ad aumentare l’output sopra gli obiettivi grazie al miglioramento della situazione nel Delta del Niger, ricco di petrolio.

Le incertezze sull'Opec+ arrivano dopo che i dati sulle scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentati di 8,7 milioni di barili la scorsa settimana, molto più degli 1,16 milioni che gli analisti avevano previsto.

Nel frattempo, circa il 3% della produzione di greggio nel Golfo del Messico è stata interrotta a causa di una perdita in un oleodotto sottomarino, secondo quanto dichiarato la Guardia Costiera statunitense.

Apple debole in Cina

I dati forniti da Counterpoint Research mostrano un calo di vendite di smartphone Apple venduti durante il recente festival cinese dello shopping Singles Day, evidenziando una posizione di debolezza della Casa di Cupertino rispetto ai concorrenti locali come Huawei e Xiaomi.

La vendita degli apparecchi targati Apple è diminuita del 4% durante le due settimane di vendita comprese tra il 30 ottobre e il 12 novembre rispetto allo scorso anno.

Al contrario, Huawei e Xiaomi hanno visto aumentare del 5% su base annua il numero dei loro smartphone venduti durante questo periodo.

Oltre a dover affrontare la concorrenza dei rivali nazionali, gli analisti di Counterpoint hanno attribuito la fiacca performance di Apple a problemi di catena di approvvigionamento che hanno limitato la disponibilità dei nuovi modelli di iPhone 15.

“Apple sta migliorando rispetto al mese scorso, ma sembra che ci siano ancora degli intoppi in termini di fornitura”, spiega Ivan Lam, analista senior per il settore manifatturiero di Counterpoint, il quale si aspetta che la situazione si normalizzi presto.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

RBC: ‘buy’ e prezzo obiettivo confermato a 390 dollari.

NVIDIA

Stifel Nicolaus: ‘buy' e target price alzato da 600 USD a 665 dollari.

Alibaba

Susquehanna: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 160 USD a 150 dollari.

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