Per la crescita futura Nvidia punta sull’India

Per la crescita futura Nvidia punta sull’India

Il Ceo Jensen Huang accolto come una rockstar all’AI Summit di Mumbai. Annunciati accordi con i principali gruppi industriali del Paese per sviluppare nuovi data center per AI. La settimana prossima le azioni Nvidia saranno in balia delle comunicazioni delle Big Tech Usa sui piani di investimento.

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In arrivo i dati di Microsoft, Amazon, Meta e Alphabet

Il titolo Nvidia è indirizzato verso una chiusura di settimana appena sotto il massimo storico, segnato lunedì 21 ottobre a 143,71 dollari. Il produttore di chip sta entrando in un periodo cruciale, in quanto le grandi aziende tecnologiche si apprestano a rivelare, con i dati trimestrali, quanto investiranno nell'infrastruttura AI.

Le possibilità di nuovi rialzi per le azioni Nvidia dipendono molto da che cosa annunceranno la settimana prossima le varie Microsoft, Amazon, Meta e Alphabet, in termini di prossimi piani di investimento per data center di AI. “Riteniamo che la spesa combinata delle big tech di 218 miliardi di dollari nel 2024 e di altri 254 miliardi nel 2025 sia di buon auspicio per gli investitori interessati all’AI”, ha scritto in un report Mark Haefele, chief investment officer di Ubs Global Wealth Management.

Segnali positivi dalla coreana SK Hynix

Finora i segnali sono positivi. Barron’s riporta che la sudcoreana SK Hynix, il secondo produttore al mondo di chip per memorie, ha registrato una crescita particolarmente forte nei chip avanzati ad alta larghezza di banda che fornisce a Nvidia per l'integrazione nei processori AI. Anche il produttore di apparecchiature di raffreddamento Vertiv Holdings ha comunicato utili migliori del previsto per il trimestre luglio-settembre, grazie alla forte domanda di data center AI.

Il Ceo Huang accolto a Mumbai come una rockstar

Ma Nvidia non intende restare in balia delle scelte di investimento delle big tech americane. Il nuovo orizzonte di crescita individuato dal Ceo Jensen Huang è in Oriente, in particolare in India.

Accolto da una folla entusiasta neanche si trattasse di una rockstar, giovedì 24 ottobre Huang ha partecipato all’AI Summit di Mumbai dove ha annunciato una serie di partnership con importanti aziende indiane e ha lanciato un modello di programmazione per AI in hindi, la più diffusa delle 22 lingue ufficiali dello Stato indiano (è parlata da oltre 600 milioni di persone).

All’evento ha partecipato anche la persona più ricca dell’India, Mukesh Ambani, presidente di Reliance Industries, con la quale Nvidia ha stretto un accordo per la costruzione di infrastrutture AI nel Paese. Huang ha annunciato altri accordi di collaborazione con Yotta Infrastructure, specializzata in data center per AI, e Tata Communications.

Huang: l’India si avvia a esportare intelligenza artificiale

Huang ha dichiarato che entro la fine dell'anno l'India disporrà di una capacità di calcolo “20 volte superiore” rispetto a poco più di un anno fa. “L'India era un paese che produceva ed esportava software. In futuro l'India esporterà intelligenza artificiale”, ha detto il Ceo di Nvidia.

Nvidia ha anche annunciato Nemotron-4-Mini-Hindi 4B, un piccolo modello linguistico in hindi. Le aziende che utilizzano hardware Nvidia possono implementare questo modello linguistico. I modelli linguistici di piccole dimensioni vengono addestrati su set di dati molto più compatti e specifici rispetto ai modelli linguistici di grandi dimensioni, come il GPT-4 di OpenAI.

Nvidia sta inoltre collaborando con altre importanti aziende IT indiane come Infosys, Wipro e TCS per formare circa 500.000 sviluppatori alla creazione e all'implementazione di impiegati digitali animati dall’intelligenza artificiale.

Da tempo il primo ministro indiano Narendra Modi opera per attirare importanti aziende tecnologiche straniere, in particolare nel settore dei semiconduttori, per aumentare gli investimenti nel Paese.

L’impegno del premier Modi per fare crescere l’industria dei chip

Modi ha delineato diversi obiettivi per far progredire il settore dei semiconduttori, fissando un traguardo significativo per far crescere l'industria elettronica del Paese dall'attuale valore di circa 155 miliardi di dollari a 500 miliardi entro il 2030.

“L'India è molto, molto importante per l'industria informatica mondiale”, ha detto Huang.

La presenza di Ambani all'AI Summit di Mumbai ha anche evidenziato l'ambizione del suo gruppo di diventare uno dei principali attori dell'AI in India. Reliance Jio, l'azienda di telecomunicazioni che fa capo alla Reliance Industries di Ambani e che ha esordito meno di dieci anni fa, è oggi il più grande provider di telefonia mobile dell'India.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: NVDA.US
Isin: US67066G1040
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