Per le borse la guerra commerciale è già finita

13/05/2025 06:30
Per le borse la guerra commerciale è già finita

Il movimento delle azioni, ma anche di alcune materie e del dollaro, lascia pensare che molti investitori siano tornati a ragionare ed a operare come se i dazi di Trump fossero stati ritirati del tutto e per sempre.

L’allentamento delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina spinge Goldman Sachs ad alzare l’obiettivo delle azioni statunitensi. Il team di strategist guidato da David Kostin vede ora l'indice S&P 500 raggiungere quota 6.500 nei prossimi 12 mesi, rispetto ai 6.200 precedenti.

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Ieri a Wall Street l’S&P500 è salito del 3,3%, un movimento che lo ha portato sui livelli di due mesi fa. Il Nasdaq, in rialzo del 4,3%, guadagna oltre il 20% dai minimi di medio periodo toccati nei giorni successivi al Liberation Day, durante il quale Donald Trump aveva presentato la famosa tavola dei dazi punitivi.

Il movimento delle azioni, ma anche di alcune materie e del dollaro, lascia pensare che molti investitori siano tornati a ragionare ed a operare come se i dazi di Trump fossero stati ritirati del tutto e per sempre.

TORNA IL BUY AMERICA

L’allentamento delle tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina spinge Goldman Sachs ad alzare l’obiettivo delle azioni statunitensi. Il team di strategist guidato da David Kostin vede ora l'indice S&P 500 raggiungere quota 6.500 nei prossimi 12 mesi, rispetto ai 6.200 precedenti. La nuova stima implica un guadagno dell'11% circa dalla chiusura di lunedì.

La banca d’affari rimane comunque un po' cauta: "I prezzi di mercato scontano già l’ottimismo sulle prospettive di crescita economica e l'incertezza sull'entità dell'imminente rallentamento degli utili delle società, probabilmente manterranno un tetto ai multipli azionari nei prossimi mesi”.

Goldman aveva tagliato due volte in marzo le sue previsioni sull'S&P 500, citando l'aumento del rischio di recessione e l'incertezza legata alle tariffe. Nel report di stanotte, Kostin ha ridotto al 35% le possibilita' di recessione, dal precedente 45%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in ribasso: future del Dax di Francoforte -0,3%. Ieri il Ftse Mib di Milano è salito dell’1,4%.

BOND

In una seduta di allontanamento generalizzato dai beni rifugio, sono saliti i tassi di rendimento delle obbligazioni in tutto il mondo. Treasury Note a dieci anni al 4,45%, da 4,39% di venerdì. Il biennale, più sensibile alle contingenze di breve, si è indebolito di più, arrivando a oltrepassare il 4% di rendimento, stamattina 3,98%. La curva si è così leggermente schiacciata.

I trader hanno ridotto le loro scommesse sui tagli ai tassi d'interesse da parte della Federal Reserve nel corso dell’anno, prevedendo solo due riduzioni. I contratti swap anticipano 56 punti base di allentamento entro dicembre, rispetto a quasi 75 punti base della settimana scorsa. I trader vedono ancora il primo taglio di un quarto di punto a settembre. “In questo momento il denaro in movimento fluisce verso il rischio", ha affermato Ed Al-Hussainy, stratega dei tassi presso Columbia Threadneedle Investment.

Il BTP è stato venduto, il tasso di riferimento è salito a 3,67%, + 6 punti base. Bund a 2,64%. Sui minimi di medio periodo lo spread, a 103 punti base. All’Eurogruppo "un gran numero di ministri delle Finanze, circa una decina, è intervenuto e tutti hanno ribadito l'importanza della ratifica del Mes”. "Rispetto ai silenzi di un anno fa si può dire che c'è stata più pressione, ma non si è arrivati a nessun ricatto. Non siamo ancora a questo. L'auspicio è che essendo aumentati i rischi ci sia anche una nuova consapevolezza tra i Primi ministri e tra i ministri delle Finanze c'è una rinnovata attenzione". Ma non c’è stato nessun attacco a Giorgetti, è stato tutto urbano. Lui ha ribadito che il Parlamento è sovrano e i numeri non ci sono". Lo riferiscono fonti presenti all’incontro.

BITCOIN

La crypto valuta di riferimento è in calo dell’1% a 101.780 dollari. American Bitcoin, la startup creata per sostenere gli specialisti di criptovalute che ha tra gli investitori i due figli maggiori di Donald Trump, Eric e Donald Jr., debutterà alla Borsa di New York il prossimo autunno. Lo ha annunciato in una nota Asher Genoot, ceo di Hut 8, la società madre della startup, secondo quanto riportato dal New York Times. Nello specifico, American Bitcoin si fonderà con Gryphon Digital Mining, una società già quotata a Wall Street specializzata nel "mining", sistemi di calcoli che portano alla produzione di un'unità di criptovaluta. "La società risultante dalla fusione sarà quotata al Nasdaq con il simbolo 'Abtc' nel terzo trimestre del 2025", ha affermato Hut 8 nel suo comunicato nel quale si precisa che una volta finalizzata la transazione, gli attuali azionisti di American Bitcoin deterranno circa il 98% della nuova entità.

TITOLI

Eni ha collocato un bond in dollari statunitensi a tasso fisso con durata di 10 anni per un valore nominale di 1 miliardo.

La società ha fatto sapere che l'offerta ha riscontrato un elevato interesse da parte del mercato raggiungendo una domanda complessiva di circa 5,7 miliardi, provenienti da oltre 200 investitori professionali.

Il prestito obbligazionario della durata di 10 anni con scadenza 19 maggio 2035 è stato collocato a un prezzo di re-offer del 99,184% e pagherà una cedola annua del 5,75%.

La società ha consegnato nel 2024 gas dalla Russia alla Turchia, come risulta dai documenti pubblicati ieri sul proprio sito web, confermando che Eni continua a trattare il gas russo nonostante la sospensione delle forniture in Europa.

Leonardo: ”Dal momento che la nostra Unione si sta assumendo una maggiore responsabilità in materia di difesa, abbiamo bisogno di un'industria della difesa forte. Non è solo una questione di sicurezza, ma anche di competitività. Ho incontrato i leader dell’industria europea per ascoltare da loro come possiamo supportare ancora di più questo settore cruciale". Così la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen che ha incontrato ieri i vertici dei principali gruppi della difesa europei.

Unicredit. Il governo conferma le condizioni imposte all'offerta di UniCredit per Banco Bpm, secondo fonti vicine al dossier, mentre si prepara a intavolare discussioni con la banca guidata da Andrea Orcel. L'AD ha detto che cercherà di ottenere chiarimenti in merito alla decisione del governo sull'offerta per Banco Bpm per elementi risultati "non chiari e non voluti".

Banca Popolare di Sondrio. In merito ai rilievi sollevati dalla Bce la società ha detto di aver “da tempo avviato azioni e misure di rimedio che completerà nei tempi previsti e che la Bce si è riservata di valutare nel tempo in ragione della loro concreta efficacia ed implementazione". In precedenza era emerso il contenuto della decisione della vigilanza, sull'ispezione svolta tra ottobre 2022 e aprile 2023. La banca ricorda di aver dato conto dell'ispezione e dei suoi sviluppi nei bilanci 2024, 2025 e nella relazione al 31 marzo 2025 dove si dà conto che la Bce ha trasmesso lo scorso 29 aprile la sua "decisione finale che impone taluni requisiti e impartisce delle raccomandazioni, che riguardano anche l'efficacia del consiglio di amministrazione, il potenziamento della struttura e il funzionamento del livello dirigenziale e delle funzioni di gestione dei rischi e di revisione interna"

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