Per Wall Street il rialzo tassi è acqua passata

La borsa degli Stati Uniti, incoraggiante dai tanti segnali di raffreddamento dell’inflazione, sale su nuovi massimi di medio periodo ed è ora il 3% sopra i livelli di marzo 2022, il mese di inizio della stretta monetaria. Oggi inizia la stagione delle trimestrali, si pare come al soluto con i big della finanza di Wall Street. Salgono anche le obbligazioni e scende il dollaro. Borse dell’Asia Pacifico in lieve rialzo nel finale di seduta. Brunello Cucinelli chiude il trimestre con un rialzo del 30% dei ricavi.
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Le aspettative di una graduale uscita di scena dell’inflazione hanno indirizzato all’insù Wall Street per la quarta seduta consecutiva: l’S&P500 è salito dello 0,8%, il Nasdaq dell’1,6%. Il Dow Jones è praticamente stato a guardare, +0,1%.
Le argomentazioni di chi si aspetta una transizione indolore dalla fase di emergenza della stretta monetaria ai tempi ordinari, sono apparse ancora più serie dopo il dato di ieri sui prezzi alla produzione: l’incremento di giugno è stato il più debole degli ultimi due anni e mezzo. Molti investitori considerano probabilmente ormai irrilevanti i moniti della Federal Reserve sulla persistenza di spinte inflazionistiche: l’S&P500 si è spinto il 3% sopra i livelli di marzo 2022, mese di inizio del ciclo del rialzo dei tassi. In assenza di importanti correzioni, l’indice di riferimento di Wall Street chiuderebbe oggi la miglior settimana da novembre.
BANCHE
Oggi l’attenzione dovrebbe passare dagli indicatori macroeconomici agli utili delle società. Nel primo pomeriggio escono i dati del trimestre di alcuni colossi della finanza. Wells Fargo dovrebbe aver chiuso il periodo aprile-giugno con un utile per azione di 1,6 dollari, JP Morgan di 3,82 dollari, Citigroup di 1,31 dollari. Nel primo pomeriggio pubblica la trimestrale First Republic, banca di media grandezza per quanto riguarda il patrimonio, ma di grande importanza per chi spera di avere un aggiornamento dal fronte della crisi della liquidità che ha portato al crack di Silicon Valley Bank.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, il future dell’indice Dax di Francoforte è invariato. L’indice EuroStoxx 50, ieri in rialzo dello 0,7%, si avvia a chiudere la settimana con un guadagno del 4%. La Borsa di Milano è tornata sui livelli del 2008.
In Asia Pacifico svetta stamattina l’indice Taiex di Taipei, in rialzo dell’1,3%. L’Hang Seng di Hong Kong sale dello 0,3%, a questi prezzi la settimana termina con un rialzo del 5,7%. Poco mossa la borsa di Tokyo, +0,1% nell’ultima seduta di una settimana piatta.
TASSI, VALUTE E MATERIE PRIME
I dati macroeconomici delle ultime due settimane hanno depresso il dollaro, un indebolimento che in automatico ha portato sul il petrolio e l’oro.
Il dollar index è sceso sotto quota cento, stamattina a 99,7, minimo da aprile del 2022. Il cross euro dollaro è alla settima seduta consecutiva di rialzo, a 1,123. Il petrolio Brent tratta a 81,5 dollari il barile, quarto giorno consecutivo di rialzo. Oro a 1.960 dollari.
Il bond governativo degli Stati Uniti si è rafforzato a 3,76%, da 3,86% del giorno prima. In Europa, il Bund riparte da 2,47%.
TITOLI
Eni. La produzione del giacimento petrolifero libico di El Feel è stata interrotta, secondo quanto hanno detto a Reuters un leader tribale e un ingegnere petrolifero. Il giacimento di El Feel, che ha una capacità di 70.000 barili al giorno, è gestito da Mellitah Oil and Gas, una joint venture tra la compagnia petrolifera statale Noc e Eni.
Brunello Cucinelli archivia il primo semestre dell'anno con ricavi pari a 543,9 milioni di euro, in crescita del 31% a cambi correnti (+30,5% a cambi costanti) rispetto al primo semestre 2022 e stima per l'intero 2023 un incremento tra 17-19% rispetto al precedente +15% grazie all'ottimo semestre appena concluso e al più che puntuale avanzamento delle consegne invernali.
Tesselis. Si è conclusa l'offerta dei diritti inoptati: sono stati venduti 16.290.000 diritti inoptati, che danno diritto alla sottoscrizione di azioni ordinarie Tessellis di nuova emissione corrispondenti all'8,788% del totale del numero massimo di 61.790.090 azioni ordinarie Tessellis, rivenienti dall'aumento di capitale sociale per un importo massimo 24,716 milioni.
Health Italia stima nel piano industriale al 2026 ricavi: tra 50 e 52 milioni e con un Cagr (2022-2026) compreso tra il 7% e l’8%; Ebitda atteso fra 12 e 14 milioni.
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