Perché puntare ancora su Meta dopo un rialzo del 75% in tre mesi


Argus Research alza il giudizio da Hold a Buy, Jefferies conferma Buy: entrambi elogiano l’impegno di Zuckerberg a tagliare i costi. Previsione positive per la crescita dei ricavi grazie alle difficoltà di Tik Tok e alle nuove applicazioni basate sull’AI.


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Argus Research alza il giudizio a Buy, Jefferies conferma

Piace agli analisti l’immagine di Mark Zuckerberg che impugna la scure. Nelle ultime 24 ore due broker hanno migliorato il loro giudizio su Meta Platforms ed entrambi hanno detto di apprezzare gli sforzi della società per tagliare i costi. Dopo avere licenziato 11.000 persone a novembre, la società proprietaria di Facebook e Instagram ha annunciato altri 10.000 licenziamenti a marzo. “Meta sta facendo i tagli più drastici dell’intero settore tecnologico”, ha scritto l’analista Joseph Bronner della Argus Research nel report di mercoledì 5 aprile in cui annuncia di avere alzato il giudizio a Buy da Hold. Il target price è fissato a 270 dollari. Ieri sera il titolo ha chiuso a 211,48 dollari. Dall’inizio dell’anno l’azione Meta è salita del 75%.

Sempre mercoledì Jefferies ha confermato la raccomandazione Buy e ha alzato il target price a 250 dollari da 225 dollari. Anche Jefferies elogia la determinazione a tagliare i costi nel 2023, quello che Zuckerberg ha definito “l’anno dell’efficienza”.

Le previsioni sulla crescita della redditività

Il taglio dei costi – sottolinea Bronner – non serve a fare crescere i ricavi di Meta, che sono condizionati dall’andamento macroeconomico, dal rallentamento della pubblicità digitale e dalle modifiche apportate da Apple agli iPhone che rendono più difficile tracciare le reazioni del pubblico agli investimenti pubblicitari. “Tuttavia, il taglio dei costi conferma l’atteggiamento prudente del management e dovrebbe aumentare la redditività, che è esattamente quello che il mercato vuole”, scrive l’analista.

Dopo un rialzo del 75% in tre mesi, più di un investitore si sta chiedendo se non sia il caso di monetizzare l’investimento. Sul sito Motley Fool, Daniel Sparks, esperto del settore tecnologico, sottolinea che al prezzo attuale la quotazione di Meta non ha nulla di irrazionale. Il titolo vale 21,5 volte l’utile previsto per il 2023, poco sopra la media dell’intero indice S&P500 che ha un P/E 2023 di 18 volte. Questo premio sul P/E riflette le buone prospettive di crescita degli utili di Meta nei prossimi cinque anni grazie al taglio dei costi, al prevedibile rilancio dell’economia una volta che la Fed avrà terminato la fase di rialzo dei tassi, e grazie alle nuove capacità di tracciamento annunciate da Meta che dovrebbero permettere alla società di Zuckerberg di eludere le barriere poste da Apple.

Per gli analisti il prossimo appuntamento importante sarà il 26 aprile con i conti del primo trimestre. Per l’intero 2023 il consensus stima una crescita dei ricavi del 4,7% a 122,1 miliardi di dollari con un utile di 25,8 miliardi (+11%).  Su 56 analisti censiti da Market Screener, 43 (il 76%) consigliano di comprare le azioni Meta e la media dei target price è 225 dollari (+6% sul prezzo attuale).

Tik Tok e Twitter, due concorrenti in difficoltà

A tutto questo si aggiungono altre considerazioni interessanti che riguardano la concorrenza. Tik Tok, il principale competitor di Facebook e di Instagram, sta attraversando un momento difficile con un numero sempre maggiore di autorità che annunciano il divieto per i loro dipendenti di usare il social cinese, accusato di carpire fraudolentemente dati sensibili. E poi c’è  Twitter: squassato dal violento ribaltamento di Elon Musk, non trova un nuovo assetto convincente per gli investitori pubblicitari e non riesce a fermare l’emorragia dei clienti.

Non solo tagli. Meta pensa a nuovi ricavi grazie all’AI

Infine c’è il capitolo dell’intelligenza artificiale, che in futuro potrebbe fare aumentare le entrate di Meta. In un’intervistata pubblicata ieri dal Nikkei Asia, Andrew Bosworth, Chief technology officer di Meta, ha detto che lui, il Ceo Zuckerberg e il Chief product officer Chris Cox stanno spendendo tantissimo tempo a progettare nuovi sviluppi basati sull’AI.

Meta ha annunciato a febbraio un gruppo di prodotti incentrati sull'AI generativa, una nuova serie di tecniche di apprendimento automatico che consentono ai computer di generare testi, disegnare immagini e creare contenuti che assomigliano a quelli umani. Meta ha un proprio modello linguistico di grandi dimensioni, chiamato LLaMa, in grado di rispondere a domande e riassumere documenti.

Bosworth prevede che quest'anno Meta lancerà nuove applicazioni commerciali che utilizzano l'AI e che potrebbero aiutare l'attività pubblicitaria dell'azienda. Per esempio, l’intelligenza artificiale potrebbe essere usata per creare annunci pubblicitari basati su più immagini, ognuna indirizzata a un pubblico diverso, invece di affidarsi a una campagna pubblicitaria con una sola immagine.

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