Perché puntare sull’impact investing nei mercati emergenti


Schroders spiega i vantaggi dell’impact investing, un mercato ad alto potenziale di crescita, e segnala tre aziende che si distinguono: la brasiliana WEG, l’ungherese Gedeon Richter e Samsung SDI

A cura di Jonathan Fletcher, Emerging Market Fund Manager and Head of EM Sustainability Research presso Schroders


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Che cos'è l'impact investing?

Gli investitori desiderano da sempre comprendere l’impatto dei propri investimenti, ma questa volontà è ancora maggiore dopo che la crisi sanitaria da Covid-19 ha riportato l’attenzione su una dura realtà. Jonathan Fletcher, Emerging Market Fund Manager e Head of EM Sustainability Research, di Schroders riporta all’attenzione le stime ONU, secondo cui più di 2 miliardi di persone non hanno accesso a cibo sicuro, nutriente e sufficiente, mentre 2,4 miliardi non godono ancora di servizi sanitari di base, e il 20% dei bambini non ha accesso a un’istruzione formale.

“Generare benefici sociali, insieme a ritorni finanziari per gli azionisti, e misurarne l'impatto”: è questo, in poche parole, l'impact investing. Misurare il raggiungimento di tali obiettivi è possibile anche grazie al quadro di riferimento offerto dai Sustainable Development Goals dell’ONU

“Secondo le stime del Global Impact Investing Network (GIIN), le dimensioni del mercato degli investimenti a impatto sono ancora contenute, attorno ai $715 miliardi a fine 2019, e offrono un ampio potenziale di crescita”.

Perché l'impact investing nei mercati emergenti?

“Da nessun'altra parte vi è bisogno di risolvere questioni ambientali e sociali come nei mercati emergenti, che contano nove delle dieci città più vulnerabili ai cambiamenti climatici, e 45 delle 50 città con maggiore inquinamento dell’aria.

“Anche se gran parte dei Paesi emergenti ha firmato gli Accordi di Parigi sui cambiamenti climatici, alcuni governi hanno adottato un approccio selettivo in merito ai fattori ESG” nota Fletcher. Inoltre, i Paesi emergenti non dispongono della tecnologia dei Paesi sviluppati, con implicazioni negative per interi settori, per l'occupazione e i mezzi di sostentamento.

Saranno le aziende quotate ad avere un ruolo cruciale, “specialmente per come gestiscono le attività, l'impatto sull'ambiente e i loro dipendenti. Le imprese nei mercati emergenti - spiega l’analista - sono generalmente nelle fasi iniziali del loro percorso ESG, offrendo opportunità di lungo termine per gli investitori. Fornire capitali alle aziende con i giusti requisiti permetterà a queste di crescere in modo sostenibile”.

Dove trovare le migliori opportunità

Nell’universo dell’impact investing nei mercati emergenti, Schroders segnala “le imprese impegnate nella risoluzione di problemi sociali o ambientali, quelle farmaceutiche o di tecnologie per l'energia pulita”.

In particolare, Schroders ha analizzato 3 aziende per valutarne l'impatto:

La brasiliana WEG, fornitore globale di apparecchiature elettriche, che sta contribuendo alla crescita delle soluzioni energetiche rinnovabili e dei motori a maggiore efficienza. Ciascuno di questi ambiti conta per circa il 20% delle sue vendite. Integrata verticalmente, con una propria fonderia, WEG è in grado di sostituire i vecchi motori e riutilizzare i materiali. Sta anche investendo nella mobilità elettrica, in particolare per autobus e aerei, e nello stoccaggio di energia. Inoltre, fornisce attrezzature al settore dell'acqua/sanificazione che ha bisogno di investimenti significativi in Brasile.

L’ungherese Gedeon Richter, società farmaceutica specializzata, presente in oltre 38 Paesi in tutto il mondo. Il maggiore impatto di Gedeon Richter è nella fornitura di farmaci specializzati per la salute delle donne, il sistema nervoso centrale e i biosimilari. Questi ultimi sono simili a farmaci già approvati il cui brevetto è terminato. A differenza dei generici, questi farmaci biologici presentano una maggiore variabilità naturale e sono più complessi da produrre.

La società sudcoreana Samsung SDI, tra i leader globali nella fornitura di batterie per veicoli elettrici e sistemi di stoccaggio dell'energia. Dal 2003, Samsung SDI pubblica rapporti sul suo livello di sostenibilità, report dettagliati sulla catena di approvvigionamento, ed è stata pioniera nell'auditing e nella valutazione del rischio in relazione all'estrazione del cobalto a livello di industria. Ha inoltre fissato dei target per ridurre le emissioni di gas serra e l'uso di energia nella produzione delle sue batterie.

In conclusione, Schroders ritiene che “ci sia potenziale affinché gli investitori generino un impatto contribuendo a risolvere alcune delle enormi sfide sul fronte ambientale e sociale”. Purtroppo, il Covid-19 ha amplificato questa necessità nei mercati emergenti, ma è probabile che l'uscita dalla pandemia riporti ancora più attenzione sulle questioni ambientali e sociali.

“Grazie a strumenti sempre migliori per analizzare e monitorare le aziende - secondo Schroders - gli investitori avranno sempre maggiore possibilità di guidare il cambiamento.

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