Perché Tesla sale da quando è scoppiata la guerra in Ucraina


Negli ultimi cinque giorni il titolo ha guadagnato il 25%. Il genio di Musk riesce a unire lo slancio umanitario con il talento per il marketing. Panasonic, partner storico di Tesla, avvia la produzione delle nuove batterie 4680, meno care e in grado di aumentare l’autonomia dei veicoli


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Musk annuncia: ricarica elettrica gratis per chi scappa dalla guerra.

La guerra in Ucraina è il nuovo terreno in cui Elon Musk può fondere lo slancio umanitario con il suo genio per il marketing. Dopo avere accolto senza esitazione la richiesta del governo di Kiev di mettere a disposizione il sistema Starlink per le comunicazioni internet, l’imprenditore ha annunciato ieri che i punti di ricarica Tesla più vicini all’Ucraina saranno utilizzabili da chiunque per ricaricare auto elettriche Tesla e anche di tutte le altre marche. L’iniziativa vuole essere un aiuto a tutte le persone che stanno scappando dai bombardamenti russi.

Ieri a Wall Street è stata una giornata pesante per i produttori americani di auto e Tesla è quello che se l’è cavata meglio. Con entrambi gli indici S&P500 e Nasdaq che hanno chiuso in calo dell’1,5%, GM e Ford hanno accusato perdite rispettivamente del 4,7% e del 4,9%, mentre Tesla è scesa solo dello 0,7% a 864 dollari. In generale, dall’inizio della guerra in Ucraina il titolo Tesla è salito del 25%. Fra gli investitori c’è la convinzione che lo scontro fra i Paesi occidentali e la Russia, uno dei primi produttori al mondo di petrolio, porterà l’Unione europea e gli Stati Uniti ad accelerare gli interventi pubblici a favore dell’auto elettrica.

Tesla non ha una struttura di vendita in Ucraina e non ha ovviamente stazioni di ricarica nel Paese, dove comunque circolano alcune Tesla importate da ricchi cittadini. I charger indicati sull’app Teslarati come utilizzabili gratuitamente sono quelli di Trzebownisko in Polonia, di Košice in Slovacchia e quelli di Miskolc e di Debrecen in Ungheria. Altre volte Tesla aveva già offerto cariche elettriche gratuite in situazioni di emergenza meteorologica, ma questa è la prima volta durante un conflitto militare.

Intanto il vice-primo ministro di Kiev, Mykhailo Federov, ha ringraziato Musk dicendo che sono arrivate in Ucraina le prime antenne satellitari inviate da Starlink per coprire i possibili blackout nella connessione internet. Starlink è un sistema di connessione a internet a banda larga realizzato da Space X che si basa su circa 2.000 satelliti che ruotano con orbita bassa.

Le difficoltà di Ford, che in Russia gestisce tre fabbriche.

Ieri General Motors ha reso noto di avere sospeso l’invio di auto e camion alla Russia, come risposta all’aggressione verso l’Ucraina. La stessa cosa hanno annunciato Volvo, Daimler, Mercedes-Benz e Harley Davidson. Per GM il danno da questa decisione è praticamente nullo, dato che la Casa vende ogni anno circa 3.000 vetture in Russia. Per Ford la situazione è più complessa, dato che la Casa dell’Ovale possiede in Russia il 50% di tre fabbriche e forse per questo finora non ha annunciato decisioni sulla sua presenza nel Paese.

Dal punto di vista dell’immagine, ancora una volta Tesla riesce a sfruttare in maniera brillante la situazione, con Musk che fa parlare di sé per la ricarica gratuita e per le parabole di Starlink.

Ad Austin (Texas) Tesla monterà le nuove batterie 4680 di Panasonic.

Intanto c’è una novità importante per Tesla. La giapponese Panasonic, storico partner di Tesla per la produzione di batterie, ha annunciato il prossimo avvio della produzione delle nuove celle 4680 per batterie per veicoli. La sigla 4680 si riferisce alle dimensioni delle celle (46 millimetri di diametro e 80 millimetri di lunghezza), che andranno a sostituire quelle attualmente utilizzate da Tesla e identificate dalla sigla 2170 (21 millimetri di diametro e 70 di lunghezza). Le dimensioni maggiori permettono alle batterie di avere maggiore potenza e una più ampia durata. Il vantaggio non sarà soltanto nella maggiore autonomia delle auto elettriche, ma si riverberà anche in un possibile calo del costo delle batterie, che rappresentano il componente più costoso di un’auto elettrica. In una Tesla Model 3 che viene offerta al pubblico a 45.000 dollari, la batteria incide per il 20% del costo.

Recentemente Musk ha detto che Tesla monterà le batterie 4680 sui suoi modelli già a partire da quest’anno. L’innovazione partirà dal nuovo stabilimento di Austin, in Texas.

Nonostante il recente rialzo, le azioni Tesla accusano sempre un calo del 26% dall’inizio dell’anno. Su 35 analisti che coprono il titolo, la metà (17) consiglia di comprare le azioni, 10 hanno raccomandazione Hold (tenere le azioni in portafoglio) e otto suggeriscono di vendere. La media dei target price è 964 dollari, un obiettivo che implica la previsione di un rialzo di Tesla dell’11% nei prossimi 12 mesi.

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Titolo:
Codice: TSLA.US
Isin: US88160R1014
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