Petrolio rimbalza grazie all'ottimismo su Jackson Hole

I prezzi del greggio e del Brent sono sostenuti dal dollaro debole e dall'attesa di una Fed non ancora pronta all'annuncio del tapering che potrebbe arrivare solo a fine anno.
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Il tentativo di recupero del petrolio
Inizio di settimana in recupero per i prezzi del petrolio, dopo il forte calo arrivato nei giorni scorsi. Il greggio WTI e il Brent guadagnano oltre il 3%, rispettivamente a 64 e 66 dollari al barile, dopo aver ceduto quasi l'8% la settimana scorsa, rappresentando il maggiore sell-off settimanale dall'ottobre 2020.
Tra le ragioni del recupero c'è “un dollaro più debole che offre un certo supporto al più ampio gruppo delle materie prime”, spiegano da ING. In crescita, infatti, troviamo anche l'oro, tornato vicino ai 1.800 dollari l'oncia, con l'argento, il rame e il frumento.
Ottimismo sulla Fed
Un ulteriore supporto al prezzo del petrolio era stato fornito anche dalle affermazioni di Kaplan della Fed, il quale ha affermato che potrebbe ripensare alla sua richiesta di tapering se la variante Delta pesasse sulla ripresa.
La settimana appena iniziata, infatti, sarà caratterizzata dal meeting di Jackson Hole, dopo che i verbali dell'ultima riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) hanno mostrato che diversi suoi membri stavano considerando il tapering per 120 miliardi di dollari prima della fine del 2021, anche se è mancato il consenso su questa decisione nell'immediato, in quanto definita “prematura”.
Opinione condivisa anche dagli esperti di Robbank, mentre Garret Melson di Natixis IM Solutions non si attende novità importanti da Jackson Hole, che raramente ha rappresentato un evento chiave del mercato.
“Powell è stato chiaro che i piani di tapering sarebbero stati telegrafati con largo anticipo una volta che il FOMC ha determinato che sono stati fatti progressi sostanziali verso i suoi obiettivi del doppio mandato”, ha aggiunto Melson.
“Ci si aspetta che la Fed faccia più indizi sulla tempistica della riduzione del ritmo degli acquisti mensili di asset”, spiegano da CMC Markets. Nella migliore delle ipotesi, il meeting potrà essere un'opportunità per guidare le aspettative del mercato verso quello che probabilmente sarà un annuncio di tapering nei prossimi mesi”, commenta Chris Iggo, di Axa.
Il prossimo meeting Opec+
Se questa settimana non ci sono eventi determinanti per il petrolio, il rumor sulle decisioni dell'Opec+ potrebbero diffondersi in questi giorni in vista del prossimo meeting previsto per il primo settembre, modificando il faticoso accordo raggiunto con gli Emirati Arabi.
“Prima del recente sell-off, il mercato avrebbe probabilmente posto poca attenzione a questo incontro”, sottolineano da ING. Tuttavia, aggiungono questi esperti “con la recente debolezza dei prezzi, il mercato attenderà con impazienza di vedere se il gruppo deciderà di ritardare parte del suo allentamento. Riteniamo che l'Opec+ continuerà con il suo piano, anche se molto dipenderà dagli sviluppi del mercato da qui al 1° settembre”.
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