Piano da 500 miliardi firmato Macron-Merkel

19/05/2020 05:00
Piano da 500 miliardi firmato Macron-Merkel

Proposta franco tedesca per rilanciare l’economia. L’ipotesi di lavoro include progetti anche sul fronte del «recupero della sovranità sanitaria», la transizione ecologica e il ripristino della «sovranità economica» della Ue.

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Un ottimo Inizio

Un ottimo inizio, forse.  «Non è un accordo dei 27 paesi dell'Unione Europea, è un accordo franco-tedesco. Ma non c'è accordo fra i 27 se prima non c'è un accordo franco-tedesco», ha sottolineato Macron, aggiungendo che «ora è la Commissione europea che deve presentare la sua proposta. Dovrà costruire un'unanimità attorno a questo accordo. C'è ancora del lavoro da fare, ma è un passo avanti senza precedenti».

Come funziona il «fondo franco-tedesco»

L’istituzione del fondo vede quattro punti:

  1. «sovranità sanitaria», sviluppo dell’industria Ue nel medicale e di un vaccino europeo;
  2. un fondo da 500 miliardi che dovrebbe finanziare in maniera mirata «i settori e le regioni più colpiti, sulla base dei programmi di bilancio dell'UE e in linea con le priorità europee». Identificando delle «dotazioni», si accolgono così le richieste di sovvenzioni di Spagna e Italia e non prestiti sponsorizzati dai governi dell’Europa del Nord.
  3. transizione ecologica e informatica, mantenendo la rotta del Green new deal comunitario e accelerando sulle reti di quinta generazione;
  4. riforma delle leggi sulla concorrenza europee (per favorire la nascita di «campioni industriali», evitando veti come quello che ha ostacolato la fusione Siemens-Alstom) e un appello a «diversificare le catene di valore».

Reazioni

La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha accolto con interesse la proposta. «Accolgo con favore la proposta costruttiva fatta da Francia e Germania. Riconosce la portata e le dimensioni della sfida economica che l'Europa deve affrontare e giustamente pone l'accento sulla necessità di lavorare su una soluzione con il bilancio europeo al centro».

Anche Palazzo Chigi ha reagito positivamente all’accordo, parlando di un «passo in avanti» per la ripresa dalla pandemia. «Quanto dichiarato da Macron e da Merkel rappresenta un buon passo in avanti che va nella direzione sin dall’inizio auspicata dall’Italia per una risposta comune ambiziosa alla pandemia».

La corsa delle banche centrali a comprare debito pubblico "dà sostegno di breve termine ai rating sovrani, riducendo il costo degli interessi e i rischi di rinnovo" dei bond, ma "non abbassa lo stock di debito dei governi né migliora i fondamentali". L'aiuto "non può essere illimitato".

Lo scrive l'agenzia di rating Fitch in un report, notando come, tecnicamente, le banche centrali hanno pochi limiti. Tuttavia, alla fine questo dipende "dalla fiducia del settore privato nella valuta come riserva di valore e mezzo di pagamento". E dunque fare eccessivo affidamento sulle banche centrali rischia di minacciare la loro indipendenza, di accelerare le attese d'inflazione a lungo termine e creare conseguenze economiche negative, fra cui "un eccessivo affidamento sul debito" da parte dei governi.

Quanto al rating, "il costo di finanziamento del debito è solo uno dei fattori", avverte Fitch: i benefici di breve termine non sono assicurati nel corso del tempo e "dal momento che le banche centrali sono in definitiva garantite dai governi, il sostegno finanziario nell'opposta direzione non può essere illimitato.

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