Piano Enel da 43 miliardi: crescita sostenibile e dividendi più ricchi
Il colosso energetico ha svelato la sua ambiziosa strategia per il triennio 2025-2027, aprendo un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore.
Enel presenta il piano
Maggiori investimenti al 2027 e dividendi aumentati a partire dal 2024 a seguito di una performance di quest’anno “solida” e che riflette la capacità di raggiungere gli obiettivi del Piano strategico presentato un anno fa. Enel lancia così la sua strategia per i prossimi tre anni in cui prevede di investire 43 miliardi, 7 in più rispetto al precedente piano, e alza la cedola minima a 0,46 euro per azione dai 0,43 precedenti: incremento potenziale fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario dal 2025.
Notizie “nel complesso positive” secondo gli analisti di Jefferies (buy e target price a 9 euro), sottolineando che i target di utile netto 2025-2027 di Enel solo del “2% sotto/del 3% sopra il consenso al punto intermedio”.
Il titolo della società, intanto, apre la seduta odierna post piano in leggero calo (-0,20%), scambiato a 6,772 euro, mantenendo in pari (+0,40%) il suo andamento nel corso del 2024.
Le previsioni al 2027
Il piano strategico 2025-2027 del colosso energetico apre “un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore”, spiega il management. Tra gli investimenti annunciati, la parte del leone spetta alle reti, con circa 26 miliardi di euro (+40% rispetto al piano precedente), di cui il 78% sarà destinato a Italia e Spagna. Le rinnovabili riceveranno circa 12 miliardi di euro, con l'obiettivo di aumentare la capacità di 12 GW, puntando soprattutto su eolico onshore e tecnologie programmabili.
Il gruppo prevede un significativo aumento dell'Ebitda ordinario, che nel 2027 dovrebbe raggiungere un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro, mentre l’utile netto ordinario è atteso in crescita fino a un valore tra 7,1 e 7,5 miliardi.
Strategia focalizzata su redditività e sostenibilità
Il piano strategico di Enel si basa su tre pilastri fondamentali:
1. redditività, flessibilità e resilienza;
2. efficienza ed efficacia;
3. sostenibilità finanziaria e ambientale.
Questi pilastri mirano a creare valore attraverso un'allocazione selettiva del capitale, ottimizzando processi e attività, e mantenendo una struttura finanziaria solida per affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Con questo ambizioso piano, Enel si posiziona come “leader nella transizione energetica, promettendo crescita sostenibile e rendimenti attraenti per gli investitori”.
“Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, dichiara nella nota Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel
“Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica. Continueremo inoltre a migliorare l'efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business”, conclude il manager.
L’acquisizione di Endesa
Venerdì scorso Enel, nell'ambito della sua strategia di espansione nel settore delle energie rinnovabili, ha compiuto un'importante mossa acquisendo gli asset idroelettrici di Acciona in Spagna. L’acquisizione è stata realizzata attraverso la sua controllata Endesa Generación, firmando un accordo per l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Corporación Acciona Hidráulica (CAH) per 1 miliardo di euro.
Questa mossa strategica permetterà a Enel di:
- acquisire 34 centrali idroelettriche nel nord-est della Spagna;
- aggiungere 626 MW di capacità installata al suo portafoglio.
- aumentare la produzione annua di circa 1,3 TWh.
Con questa acquisizione, Enel “consolida ulteriormente la sua posizione di leader globale nelle energie rinnovabili”, evidenziava la società, portando la sua capacità idroelettrica installata nella penisola iberica oltre i 5,3 GW e la capacità rinnovabile complessiva in Spagna raggiungerà circa 10,7 GW. L'operazione, il cui closing è previsto nella prima metà del 2025, è soggetta alle approvazioni antitrust e del governo spagnolo.
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