Piazza Affari ancora in rosso dopo il primo caso di coronavirus in Italia ma volano Leonardo e Tod's

Confermato il primo caso di infezione in Italia mentre l'Istat segnala un calo del PIL nel terzo trimestre 2019
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Borse ancora in rosso
Nuova giornata di vendite sulle borse europee, preoccupate dell'aggravarsi dell'epidemia di coronavirus in tutto il mondo. La gran parte dei titoli del Ftse Mib restano in rosso, sulla scia degli altri indici del vecchio continente, con le banche particolarmente colpite.
Nel corso della giornata di ieri l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l'epidemia “un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”, aumentando le preoccupazioni in tutto in mondo.
Se l'OMS ha sottolineato come non sia necessario bloccare i viaggi, l'Italia ha deciso la sospensione di tutti i voli con destinazione Cina e ha dichiarato lo stato di emergenza dopo la conferma del primo caso nel nostro paese. Due turisti cinesi, infatti, sono stati trovati positivi al virus e si trovano attualmente in ricovero presso l'ospedale Spallanzani di Roma.
Alla situazione sanitaria, si aggiungono i dati preliminari diffusi dall'Istat sul Prodotto Interno Lordo italiano relativo al quarto trimestre 2019, in calo dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti. Si tratta del peggior calo trimestrale dall'inizio del 2013 e risulta inferiore alle attese degli esperti che non si attendevano variazioni rispetto al dato precedente.
Vola Leonardo
In netta controtendenza tra le blue chips di Piazza Affari troviamo Leonardo, arrivata a guadagnare il 4% in mattinata dopo aver diffuso le previsioni relativi all'esercizio 2019, i cui risultati verranno presentati il 13 marzo prossimo insieme all'aggiornamento del piano industriale.
L'anno appena terminato, comunicava il gruppo, si chiuderà con “ordini e ricavi superiori alla guidance”, la quale prevedeva ordini tra 12,5 e 13,5 miliardi e ricavi compresi nel range 12,5-13 miliardi di euro. L'Ebita previsto resta nella fascia medio-alta delle stime previste tra 1,175 e 1,225 miliardi di euro, mentre il flusso di cassa operativo (FOCF) sarà “leggermente superiore alle aspettative, pari a circa 200 miliardi, con incassi rilevanti nel quarto trimestre”.
"Stiamo portando avanti il Piano Industriale mantenendo le promesse, con risultati in linea o superiori alle aspettative”, commentava l'Amministratore Delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. ”Grazie ai successi commerciali, stiamo accelerando la crescita della top-line, confermando il percorso che conduce al miglioramento dell’Ebita e della generazione di cassa. Stiamo inoltre investendo in persone, competenze e tecnologie innovative per supportare la crescita sostenibile di lungo periodo e la creazione di valore", spiegava Profumo.
Tod's resiste alle tensioni di Hong Kong
Altra protagonista a Piazza Affari nella giornata di oggi è Tod's, anche questa in controtendenza rispetto al mercato con una crescita superiore all'1%, grazie alla diffusione dei dati relativi all'esercizio 2019.
La società del lusso ha comunicato un quarto trimestre dell'anno con una crescita dell'1,7% dei ricavi (238,4 milioni di euro), spingendo all'ottimismo nonostante la chiusura dell'anno caratterizzato dal calo del fatturato pari al 2,6% rispetto al 2018.
"I risultati dell’ultimo trimestre hanno evidenziato un miglioramento del trend dei ricavi, nonostante gli effetti negativi riguardanti la piazza di Hong Kong” spiegava Diego Della Valle, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo. “Il nostro obiettivo”, aggiungeva Della Valle, “è quello di realizzare in tempi brevi un modello di gruppo omni-channel, che ci permetta di vendere prodotti attraverso la nostra distribuzione diretta, i migliori e-tailers ed i nostri partners dei department stores. Sempre meno, invece, sarà per noi importante l’apporto del wholesale classico, che con prudenza stiamo cercando di contingentare. Anche se questo sacrifica temporaneamente un po’ i fatturati, riteniamo del resto che sia la cosa giusta da fare, per poter controllare completamente la politica distributiva del nostro gruppo a livello mondiale. Escludendo le eventuali ripercussioni, ad oggi imprevedibili, dell’epidemia in atto, riteniamo di guardare con ottimismo all'anno in corso, sicuri che la strada tracciata sia quella giusta".
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