I piccoli imprenditori USA sono scoraggianti, future di Wall Street piatti

08/02/2022 13:30
I piccoli imprenditori USA sono scoraggianti, future di Wall Street piatti

Scende più del previsto in gennaio l’indice sull’ottimismo delle piccole imprese. Il 61% dei proprietari di attività ha aumentato i prezzi medi di vendita il mese scorso, la percentuale più alta nei dati mensili dal 1986. Pfizer e Novavax in calo nel pre market. Peloton: se ne va il contestato ceo.

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Non arrivano indicazioni chiare sull’apertura di Wall Street, i future del Nasdaq e dell’S&P500 vanno su è giù intorno all’apertura. Il rendimento del decennale degli Stati Uniti staziona su livelli di guardia a 1,94%, in prossimità dei massimi di lungo periodo. E’ uscito stamattina l’indice sull’ottimismo tra le piccole aziende statunitensi elaborato dalla Federazione Nazionale delle Imprese Indipendenti. In gennaio, l’indicatore è sceso sui minimi degli ultimi undici mesi a 97,1, da 98,9 di dicembre. Il consensus si aspettava 97,5. I partecipanti al sondaggio dicono di essere preoccupati dall’inflazione e dalla carenza di manodopera. Il 61% dei proprietari di attività ha aumentato i prezzi medi di vendita il mese scorso, la percentuale più alta nei dati mensili dal 1986. La metà delle imprese ha alzato le paghe orarie dei dipendenti.

Bund-Euro

Il mercato delle obbligazioni europee è tranquillo dopo le turbolenze di ieri. BTP decennale a 1,79%. Bund a 0,21%. Euro dollaro a 1,142, in calo dello 0,1%. Ebury si aspetta ancora vendite sui bond ed euro forte. “Sebbene i rendimenti obbligazionari dei paesi dell'area euro abbiano risposto con un importante movimento al rialzo, riteniamo che ci sia ancora spazio di crescita. Pensiamo, infatti, che la BCE non possa aspettare fino a settembre per un rialzo dei tassi e ci aspettiamo quindi che l'euro rimanga sostenuto durante la fase di adattamento dei mercati all'inversione di tendenza della politica monetaria della BCE”, si legge in una nota stampa di oggi.

Petrolio

Il Brent arretra e perde circa l’1% a 92 dollari il barile dopo aver toccato ieri i massimi di sette anni a 94 dollari. Oggi i prezzi sono frenati dalla possibilità di un aumento delle scorte statunitensi. Gli analisti stimano che le scorte siano salite di 700.000 barili nella scorsa settimana. I dati Api sulle scorte sono previsti oggi alle ore 22,30. Il mercato è in attesa del proseguimento delle trattative indirette tra Stati Uniti e Iran, che potrebbero ripristinare l'accordo nucleare del 2015 e permettere eventualmente maggiori esportazioni di petrolio dal membro Opec. La finalizzazione dell'accordo potrebbe introdurre nel mercato oltre un milione di barili al giorno di greggio iraniano, equivalente a oltre l'1% dell'offerta globale. I colloqui sull'accordo nucleare proseguiranno oggi a Vienna. Da aprile si sono svolti otto round di trattative indirette tra Teheran e Washington, ma non è ancora stato raggiunto un accordo sul ripristino dell'accordo nucleare del 20l5. Le due parti sono ancora in disaccordo sulla rapidità e sulla portata della revoca delle sanzioni contro Teheran.

Criptovalute e balene

Gabriel Debach, market analyst di eToro spiega nella nota di oggi che seguito del rally delle ultime cinque sedute, la capitalizzazione complessiva del mondo crypto ritorna sopra i $2.000 miliardi, dato che non si vedeva dal 15 gennaio scorso.“ Il Bitcoin, attualmente scambiato sui $44 mila dollari, ha visto un incremento del 14%. Simile percentuale è riscontrabile anche per Ethereum e Binance Coin, ovvero le altre due criptovalute a maggiore capitalizzazione. I principali rialzi, tuttavia, sono riscontrabile su XRP (+40%) a $0.87 e Shiba (+51%) a seguito della diffusione di domenica del piano di Bigger Entertainment per bruciare token a San Valentino e sull’acquisto di venerdì di $63 miliardi di token Shiba acquistati da balene (soggetti che comprano ingenti quantità). A riguardo ricordiamo come Shiba, a differenza ad esempio di Bitcoin, vede un’altissima concentrazione di balene nella sua proprietà – attualmente 14 whales controllano il 70% circa della concentrazione di token – il che rende lo strumento altamente volatile”.

Tra i titoli segnaliamo

Peloton -2%. A conferma di quanto aveva anticipato il Wall Street Journal, è arrivato oggi il comunicato che annuncia un cambio al vertice: se ne va l’amministratore delegato John Foley, il suo posto viene preso da Barry McCarthy, in precedenza cfo di Spotify. La società ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni del 2022 e 2.800 esuberi. Una parte dei soci aveva chiesto di recente a Foley di farsi da parte.

Novavax -7%. Reuters ha scritto che la società farmaceutica ha consegnato solo una piccola parte dei due miliardi di dosi del suo vaccino per Covid 19 che si è impegnata a produrre.

Pfizer -3%, chiude il trimestre con 23,8 miliardi di dollari di ricavi, circa duecento milioni sotto le aspettative del consenso. Meglio delle aspettative l’utile per azione. La società ha rivisto al rialzo le previsioni sui ricavi del 2022.

Harley-Davidson +8% chiude in utile il quarto trimestre, un risultato del tutto inaspettato: il consenso era a 38 centesimi di dollari di perdita.

Nio. Barclays avvia la copertura con Overweight. Target price a 34 dollari.

Tesla ha deciso di rimuovere una delle due unità elettroniche di controllo incluse nel piantone dello sterzo di alcune Tesla Model 3 e Model Y prodotte in Cina, per raggiungere gli obiettivi di vendita del quarto trimestre malgrado la carenza di chip. La notizia è stata riportata da Cnbc. Il produttore di auto elettriche non aveva reso nota l'esclusione dell'unità elettronica, che riguarda decine di migliaia di vetture già distribuite in Cina, Australia, Regno Unito, Germania e alcune parti d'Europa, secondo Cnbc, che cita come fonti due dipendenti e corrispondenza interna.

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