PIL USA in calo ma meno delle attese, Wall Street piatta


Nell’ultima seduta del trimestre c’è poco movimento alla borsa di New York, chiusa domani per il Venerdì Santo, mentre il mercato resta ottimista sul primo taglio dei tassi a giugno nonostante le dichiarazioni da falco di qualche esponente della Federal Reserve.


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Cala il PIL USA

Antipasto di dati macro oggi negli Stati Uniti, in attesa di quello dell’IPC previsto per domani quando Wall Street sarà chiusa per il Venerdì Santo.

Oggi erano in programma la terza stima del PIL del quarto trimestre, risultata (+3,4%) in calo rispetto al dato precedente (4,9%) ma superiore alle attese (+3,2%), e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimana terminata il 23 marzo, aumentate di 210 mila dalle precedenti 212 mila (dato rivisto da 210 mila).

Previsti dopo l’apertura l’indice manifatturiero della Fed di Kansas City e il dato sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan di marzo (lettura finale).

Wall Street in parità

L’attesa dei dati odierni vedeva i principali future di Wall Street scambiare intorno la parità, andamento confermato quando manca meno di un’ora dall’avvio delle contrattazioni ufficiali.

Il dollaro continua il suo trend di crescita guadagnando nei confronti dell’euro, mentre i Titoli di Stato USA proseguono nel loro andamento al rialzo.

I future sull’oro aggiornano i massimi storici e toccano quota 2.237 dollari l’oncia e il Bitcoin si mantiene intorno quota 70 mila dollari.

Le parole di Waller

Ieri Christopher Waller, membro del direttivo Fed, ha dichiarato di non vedere urgenza nel tagliare i tassi di interesse, sostenendo le quotazioni del dollaro nel corso della mattinata di oggi, anche se non ha escluso l’avvio dell’allentamento monetario nel corso dei prossimi mesi.

“Le sue parole fanno eco a quelle di Bostic, un altro falco, che la settimana scorsa ha detto di vedere un solo taglio quest'anno", hanno scritto in una nota gli analisti di Société Générale, ritenendo che “queste dichiarazioni potrebbero portare ad un voto diviso sulle scelte dell’istituto centrale a giugno, soprattutto se i prossimi tre dati sull'inflazione non rassicureranno, o se le tendenze occupazionali non si deteriorano”.

Il suo avvertimento è caduto nel vuoto e le probabilità di un primo taglio a giugno sono rimaste praticamente invariate intorno al 70% (dal 60% della scorsa settimana), secondo l’indicatore FedWatch del CME. Wall Street ci ha creduto ancora meno e ha inanellato una seduta di corposi rialzi che ha visto la old economy spingere sull’acceleratore con utility, beni industriali e materiali.

Previsioni sull’S&P500

Oggi gli analisti di RBC hanno aumentato il loro target price di fine 2024 sull’indice S&P500, portandolo a 5.300 dai precedenti 5.150, prospettando così un aumento dell’11% rispetto al dato finale del 2023.

“Consideriamo il nostro tp per l'indice come un indicatore delle nostre prospettive generali sull'andamento futuro del mercato azionario statunitense. Lo consideriamo una guida direzionale, piuttosto che un sistema di navigazione preciso”, specificano gli analisti.

“Il sostanziale aumento dell'indice S&P 500 all'inizio di quest'anno risulta giustificato e ci sono validi argomenti per aspettarsi un'ulteriore crescita”, prevedono da RBC, anche se la loro valutazione suggerisce anche che il raggiungimento di ulteriori aumenti potrebbe diventare più difficile, lasciando intendere che il mercato potrebbe avere bisogno di stabilizzarsi per un po'.

Nel corso dell'anno, RBC mantiene una posizione più cauta rispetto ai primi mesi, ma è ancora fiduciosa che il mercato non subirà una flessione e i suoi analisti ritengono che la probabilità di crescita dell'indice superi il potenziale di ribasso alla fine dell'anno.

Notizie societarie e pre-market USA

Home Depot (+0,10%): acquisterà il fornitore di materiali per l'edilizia SRS Distribution in un'operazione da 18,25 miliardi di dollari, debito incluso, rafforzando le proprie attività rivolte ai clienti professionali nonostante la domanda tiepida emersa nel settore.

MillerKnoll (-5%): prevede ricavi per il quarto trimestre compreso tra 800 e 920 milioni di dollari e un utile di 49 e 57 centesimi per azione, al di sotto delle stime degli analisti che prevedevano ricavi per 961,4 milioni e un utile di 68 centesimi.

Zura Bio (+2%): perdita trimestrale rettificata di 19 centesimi per azione per il trimestre conclusosi a dicembre, risultato migliore rispetto a -23 centesimi atteso da cinque analisti. Wall Street si aspettava risultati compresi tra -27 e -19 centesimi per azione.

Rumble (-4%): ricavi nel quarto trimestre per 20,4 milioni di dollari, mancando le stime degli analisti di 28,13 milioni e rimanendo pressoché invariata rispetto allo scorso anno (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

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