Pioggia di bond per l'AI, Oracle guida la corsa

Pioggia di bond per l'AI, Oracle guida la corsa

Maxi emissione da 38 miliardi di dollari per finanziare due nuovi data center negli Stati Uniti destinati a supportare OpenAI. Il colosso di Larry Ellison accelera sulla costruzione dell’infrastruttura. Il debito cresce per sostenere la corsa all’AI, ma cresce anche l’Ebitda

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La nuova stagione del debito per l’intelligenza artificiale

Il mercato obbligazionario globale si prepara a una nuova ondata di emissioni miliardarie destinate a finanziare la costruzione di data center, il nuovo “oro fisico” dell’economia digitale. A guidare la carica è Oracle, che si appresta a sostenere con una maxi emissione da 38 miliardi di dollari il più grande progetto di infrastrutture per l’intelligenza artificiale mai finanziato attraverso il debito. Bloomberg riporta che l’operazione, organizzata da un consorzio di banche guidato da JPMorgan Chase e Mitsubishi UFJ Financial Group, servirà a finanziare due grandi campus tecnologici in Texas e Wisconsin, sviluppati da Vantage Data Centers per conto della società di Larry Ellison.

Queste strutture faranno parte del progetto “Stargate”, un piano d’investimenti da 500 miliardi di dollari con cui Oracle intende potenziare la propria capacità di calcolo per supportare OpenAI, il gruppo creatore di ChatGPT, di cui la società californiana è ormai uno dei principali partner tecnologici.

Il boom delle emissioni “AI-linked”

Il caso Oracle arriva a poche settimane dal debutto sul mercato dei bond legati al progetto di Meta Platforms, che ha raccolto 29 miliardi di dollari per finanziare i propri data center in Louisiana. Gli investitori hanno accolto con entusiasmo il nuovo filone di debito “AI-linked”: le prime emissioni Meta hanno guadagnato fino a 10 centesimi sul mercato secondario, generando profitti miliardari per i fondi obbligazionari più rapidi.

Oracle emetterà due prestiti obbligazionari, con scadenza a quattro anni e due opzioni di estensione annuale, che saranno strutturati come finanziamenti senior secured, con un rendimento stimato intorno a 250 punti base sopra il tasso di riferimento. Nella fase di costruzione i pagamenti saranno solo per interessi, per poi iniziare l’ammortamento quando i data center entreranno in funzione. Oltre a JPMorgan e a Mitsubishi, nel consorzio figurano Wells Fargo, BNP Paribas, Goldman Sachs, SMBC e Société Générale.

L’effetto TikTok: la sicurezza dei dati diventa un business miliardario

Il colosso guidato da Larry Ellison è al centro di un altro fronte strategico: la nazionalizzazione di TikTok USA, la cui nuova entità americana sarà controllata da un consorzio guidato proprio da Oracle, insieme a Silver Lake e al fondo emiratino MGX. L’accordo, del valore stimato di 14 miliardi di dollari, assegna a Oracle la responsabilità della sicurezza dei dati e della gestione cloud della piattaforma, con un’infrastruttura separata per garantire l’indipendenza tecnologica dagli azionisti cinesi di ByteDance.

Il mercato ha reagito con entusiasmo. Le azioni Oracle sono salite del 68% dall’inizio dell’anno, con un balzo del 36%nella seduta del 9 settembre, quando è stata ufficializzata la leadership nel consorzio TikTok. Per gli investitori, l’accordo rappresenta non solo un riconoscimento politico e tecnologico, ma anche una straordinaria opportunità di crescita nei servizi cloud dedicati alla sicurezza e alla gestione dei dati.

Le stime degli analisti sulla crescita del debito e dell’Ebitda

La strategia di Oracle è chiara: accelerare nella costruzione di infrastrutture cloud e AI, anche a costo di far lievitare il debito. Secondo le stime del consensus, l’indebitamento netto passerà da 97 miliardi di dollari nel 2026 a 124 miliardi nel 2027, con un incremento del 24%. Nello stesso arco di tempo l’Ebitda dovrebbe crescere del 26% da 35,7 miliardi di dollari a 45,1 miliardi, per cui il rapporto Debito/Ebitda dovrebbe rimanere invariato a 2,7.

L’utile netto è atteso in crescita dai 14,3 miliardi del 2026 a 18,4 miliardi di dollari nel 2027, pari a un +29%.

La sfida è ambiziosa. Oracle si trova a finanziare un segmento – quello dell’intelligenza artificiale generativa – in cui anche i giganti faticano a bilanciare costi e ritorni. OpenAI, partner chiave del progetto Stargate, potrebbe bruciare fino a 115 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, secondo alcune stime, e non raggiungere la redditività prima del 2030. Tuttavia, per Oracle, il controllo delle infrastrutture di calcolo e dei flussi dati rappresenta una leva strategica per consolidare il proprio ruolo nel cloud globale.

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Aziende citate nell'Articolo

Codice: ORCL.US
Isin: US68389X1054
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