Piovono acquisti a Wall Street dopo la Fed
Il maxi taglio dei tassi da parte dell’istituto centrale sostiene l’avversione al rischio sui mercati azionari e i future sul Nasdaq guadagnano il 2%, lasciando presagire un’apertura in forte rialzo alla Borsa di New York.
Wall Street in festa
La festa è arrivata il giorno dopo. Se la chiusura di Wall Street di ieri è stata negativa, l’effetto positivo del maxi taglio da 50 punti base dei tassi di interesse decisa dalla Federal Reserve sta sostenendo i mercati di tutto il mondo sulla scia della ripresa della domanda per gli asset rischiosi.
A New York, i future sul Nasdaq guadagnano il 2,20% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, trascinando anche i contratti sul Dow Jones (+1,10%) e quelli sullo S&P500 (+1,60%).
A farne le spese è ancora il dollaro, anche oggi in forte calo nei confronti dell’euro con il cross EUR/USD scambiato a 1,1155. Acquisti sul Bitcoin (+5%), oltre i 63 mila dollari, e sull’oro, tornato sopra quota 2.610 dollari l’oncia (future).
Oggi, intanto, erano attesi i dati sulle nuove richieste di disoccupazione per la settimana terminata il 14 settembre, risultate 219 mila, inferiori alle attese (230 mila) e al dato precedente (231 mila), dato che riduce ancora i timori di un forte rallentamento economico per l’economia statunitense.
Il taglio dei tassi
Il mercato era diviso tra chi si aspettava una prima mossa più cauta da 25 pb e chi, invece, si aspettava il taglio da 50 bp e la decisione di ieri della Fed non è stata unanime: 1 (Michelle Bowman) dei 12 membri votanti del FOMC avrebbe preferito un atteggiamento più cauto e un taglio da 25bp. La mossa è stata dettata dal fatto che il Comitato ha ora maggiore certezza sul fatto che l’inflazione si stia muovendo verso il target del 2% e i rischi per il raggiungimento dei suoi due obiettivi di massima occupazione e inflazione sono sostanzialmente in equilibrio.
“Riteniamo che la mossa più ampia tra quelle possibili sia stata giustificata, in quanto ha segnalato che l'ondata di inflazione ormai è alle spalle”, secondo Jim Cielinski, responsabile globale reddito fisso, Janus Henderson
“Forse sfidando le aspettative, la Fed è riuscita a mantenere i tassi al 5,50% per un periodo prolungato perché il mercato del lavoro statunitense si è dimostrato più resistente del previsto al rialzo dei tassi. Pur non facendo scattare campanelli d'allarme, il recente ammorbidimento del mercato del lavoro, secondo le stesse parole della Fed, ha indotto quest'ultima a passare a un approccio più equilibrato nei confronti del suo duplice mandato. Visti i progressi dell'anno scorso in materia di inflazione, la Fed si è permessa il lusso di fare le cose in grande con questo primo taglio senza spaventare eccessivamente il mercato”, aggiunge l’esperto.
Atterraggio morbido
La prima riduzione della Fed in più di quattro anni è stata accompagnata da proiezioni che indicano ulteriori 50 punti base di tagli nelle restanti due riunioni di politica monetaria di quest'anno. Elementi che stanno rafforzando le aspettative che l'economia statunitense sfuggirà a una recessione: un sondaggio tra gli abbonati di Bloomberg Terminal mostra che il 75% si aspetta che gli Stati Uniti evitino una recessione tecnica entro la fine del prossimo anno.
"Quello che stiamo vedendo è la convinzione che la Fed abbia tutto sotto controllo e che stia per progettare un atterraggio morbido e quindi le attività rischiose si stanno rafforzando", spiega Jon Bell, gestore di portafoglio presso Newton Investment Management, su Bloomberg TV.
“Il messaggio è che l’economia statunitense è in ottime condizioni e che, dopo un periodo di alta inflazione e mercato del lavoro surriscaldato, sta ora tornando in equilibrio”, secondo Martina Daga, Macro Economist, AcomeA SGR, che aggiunge: “l’obiettivo della Fed è proprio quello di tenere l’economia nelle attuali condizioni, non c’è, quindi, sensazione di urgenza o di essere troppo in ritardo. Un soft landing rimane quindi il caso base per la Fed”.
Prossime mosse
I trader ora vedono una probabilità del 64,2% che la banca centrale abbasserà i tassi di interesse di 25 punti base nella riunione di novembre, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.
“Sebbene il mercato si sia concentrato sull'entità del taglio, a mio avviso le prospettive a medio termine sono più importanti”, ha detto Eric Winograd, US Economist di AllianceBernstein. Adesso, guardando al grafico a punti, sono possibili ulteriori “tagli di 25 punti base in ciascuna delle prossime due riunioni della Fed, seguiti da tagli trimestrali sempre di 25 punti base”.
Ma la banca guidata da Powell “può muoversi in modo più aggressivo se necessario”, ha aggiunto Winograd, che ritiene le previsioni dell’istituto troppo ottimistiche, ovvero un PIL del 2% per ciascuno dei prossimi quattro anni, con un tasso di disoccupazione al 4,4%. L’esperto stima invece “che il prossimo anno il PIL si espanderà a un tasso più vicino all'1% che al 2% e di conseguenza mi aspetto che la Fed allenti i tassi di interesse più di quanto suggerito dal grafico a punti, arrivando al 2,75-3,0% entro la fine del 2025”.
Bret Kenwell, US investment analyst di eToro, ritiene che “dopo un rally di sette giorni che ha portato a nuovi massimi storici”, non sarebbe “irragionevole che il mercato si ritirasse un po'. Tuttavia, le prospettive a lungo termine rimangono promettenti: finché l'economia regge e l'inflazione non torna a crescere, i tassi più bassi e la forte crescita degli utili possono continuare a far salire i titoli nel lungo periodo”.
Notizie societarie e per market USA
Intel (+2%): ha annunciato di non avere intenzione di cedere la quota di maggioranza di Mobileye (+8%).
Coinbase (+4%): Bitcoin ai massimi dal 27 agosto oltre i 62 mila dollari, sostenendo gli asset legati alle criptovalute, tra cui Bitfarms (+5%), Microstrategy (+4%), Riot Platforms (+4%), Hut 8 Mining (+5%), Marathon Digital (+4%), Proshares Bitcoin Strategy ETF (+3%) e Ishares Bitcoin Trust (+3%).
Hawaiian Electric (-3%): parte aumento di capitale fino a 250 milioni di dollari "at-the-market" (ATM), programma di vendita di azioni che sarà gestito da Wells Fargo, Barclays e Guggenheim.
Vanda Pharmaceuticals (-14%): la Food and Drug Administration statunitense ha bocciato il suo farmaco per il trattamento dei sintomi della paralisi gastrica.
American Healthcare REIT (-1%): ha annunciato una raccolta da 17,4 milioni di azioni a 23,55 dollari, corrispondente a circa 410 milioni di dollari di raccolta lordi.
Plug Power (+5%): fornirà 25 megawatt (MW) di sistemi elettrolizzatori a membrana a scambio protonico (PEM) alla joint venture tra BP e Iberdrola in Spagna.
Raccomandazioni analisti
Apple
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 236 dollari.
Tesla
Bernstein: ‘sell’ e target price sempre a 120 dollari.
FedEx
BofA Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 347 USD a 345 dollari.
NIKE
Barclays: ‘neutral’ e target price alzato da 80 USD a 84 dollari.
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