Piovono vendite sulle banche e Mediobanca finisce in fondo al Ftse Mib


Mediobanca cede oltre il 3% dopo i guadagni di ieri mentre da Banca Mediolanum confermano che non venderanno automaticamente la loro quota in caso di cambio ai vertici di Piazzetta Cuccia.


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Il calo di Mediobanca

Giornata di vendite a Piazza Affari sulla scia dell’andamento delle altre borse europee dopo gli acquisti che avevano caratterizzato le sedute di ieri.

Particolarmente colpito resta il settore bancario di Milano, con Mediobanca che resta la peggiore tra le blue chips del Ftse Mib con una flessione del 3%.

Le azioni di Piazzetta Cuccia vengono scambiate a 10,24 euro e abbandonano i massimi da due anni in borsa tra le prese di beneficio.

Tra i titoli degli altri istituti finanziari di Milano cedono oltre il 2% Bper Banca, DoValue, Banca Generali e Banca Popolare di Sondrio, mentre in flessione dell’1% restano Unicredit, Banco Bpm, Fineco e Intesa Sanpaolo.

Le scelte di Banca Mediolanum

Nel corso di un’intervista a Il Messaggero, Ennio Doris ha ribadito di non essere interessato ad una fusione tra Banca Mediolanum e Mediobanca, ipotesi uscita nei mesi scorsi.

Mediobanca ha visto “lo sfilacciamento del patto e l’arrivo di due nuovi importanti azionisti come Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone”, e la “stabilità dell’istituto potrebbe assumere inclinazioni diverse”, dichiarava Doris.

Tra gli obiettivi dei due soci, infatti, c’è proprio il cambio del management di Mediobanca, mentre Mediolanum ancora non ha preso posizione nella partita in corso.

Alla luce di questo, infatti, Banca Mediolanum preferisce avere “le mani libere” e la decisione di riclassificare la partecipazione del 3,3% in Mediobanca da strategica a held to collect and sell (vendibile, in sostanza) non significa necessariamente che la quota verrà ceduta.

“Semplicemente”, concludeva Doris, “avremmo la possibilità di valutare più serenamente la novità e assumere decisioni più ponderate”.

L’analisi di Equita Sim

Le parole di Doris “confermano la volontà attuale di Banca Mediolanum di continuare a crescere principalmente per via organica”, secondo gli esperti di Equita Sim.

Secondo il broker, comunque, le quotazioni di Banca Mediolanum “fino a questo momento hanno incorporato solo in modo limitato l'appeal speculativo da aggregazioni in vista”.

Equita valuta attualmente ‘buy’ Banca Mediolanum, con prezzo obiettivo di 9,50 euro, sottolineando proprio il mancato interesse nella fusione con Mediobanca.

Da Deutsche Bank, inoltre, è arrivato su Mediobanca un taglio del giudizio sul titolo che da ‘buy’ passa a ‘hold’, mantenendo il prezzo obiettivo di 10,9 euro.

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