Pirelli, dividendo oltre le attese ma si teme ancora la Golden Power


Il cda della Bicocca ha approvato i risultati sul 2022 già comunicati nelle scorse settimana ma è stato deciso il rinvio dell’assemblea dei soci a causa della notifica del rinnovo del patto sociale che coinvolge i cinesi di Sinochem, Camfin e Marco Tronchetti Provera.


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Pirelli rinvia l’assemblea

Approvati i risultati sul 2022 di Pirelli ma l’attenzione si concentra tutta sulle ipotesi di Golden Power diffusasi ieri e che aveva spinto il titolo della società produttrice di pneumatici a chiudere con un pesante -4,6% (4,4 euro).

Il comunicato della società diffuso ieri a mercati chiusi informava della decisione di rinviare al 29 giugno la data dell’assemblea inizialmente prevista per il 30 maggio, proprio in ragione del procedimento pendente ai sensi della normativa ‘Golden Power’ relativo al rinnovo del patto parasociale che coinvolge il socio cinese Sinochem. Il 6 marzo era stata notificata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri l’intenzione di rinnovare il patto sociale tra Sinochem e i soci italiani Camfin e il Ceo Marco Tronchetti Provera.

Secondo la normativa, ora il governo ha 45 giorni per rispondere, più eventuali altri 30, pertanto Pirelli ha accolto la richiesta degli azionisti cinesi e ha scelto di posticipare l’assemblea che va indetta 40 giorni prima, essendoci il rinnovo del board e in attesa della risposta sul Golden Power.

Le intenzioni del governo

La Golden Power è uno strumento normativo, previsto in alcuni ordinamenti giuridici, che permette al governo di un paese sovrano di bloccare o apporre particolari condizioni a specifiche operazioni finanziarie, che ricadano nell’interesse nazionale.

L’esecutivo di Giorgia Meloni starebbe valutando l’uso di questi poteri speciali nei confronti di Pirelli per circoscrivere il raggio d’azione dei soci cinesi di Sinchem (37% del capitale della Bicocca), anche se al momento il lavoro sarebbe fermo ad una fase istruttoria nel corso della quale si starebbero raccogliendo gli elementi e le informazioni necessarie.

“Siamo sempre attenti quando si tratta di tutelare le imprese nazionali, in questo caso multinazionali, che operano in filiere strategiche del nostro Paese, ma credo che su questi argomenti è meglio fare che parlare”, dichiarava il ministro delle Imprese, Adolfo Urso.

La Golden Power secondo gli analisti

Gli analisti di WebSim Intermonte ritengono ‘limitate’ le possibilità dell’apertura della procedura di Golden Power, in quanto non ritengono il settore degli pneumatici “dall’elevato impatto sulla sicurezza nazionale”.

Inoltre, se “la governance e l’indirizzo strategico/operativo sono fortemente indirizzati da Tronchetti Provera”, da WebSim ricordano che “il patto prevede tra le altre cose che il know-how tecnologico di Pirelli dovrà rimanere nella titolarità di Pirelli e non potrà essere trasferito a soggetti terzi”, mentre “la sede operativa e amministrativa dovrà rimanere a Milano (la modifica di queste clausole richiede l’approvazione di almeno il 90% del capitale)”

“L’Italia non è il primo mercato di Pirelli (stimiamo peso sul fatturato poco superiore al 5%)” nel nostro paese “sono presenti anche altri produttori di pneumatici”, aggiungono.

“L’atteggiamento di Sinochem è a nostro avviso classificabile più come investitore finanziario che da partner industriale (la regione APAC era il 17,4% del fatturato, nei nove mesi 2022 era il 16,5%)” e “in ogni caso, un ambiente più ostile potrebbe portare alla cessione della partecipazione da parte di Sinochem (quota del 37%, con conseguenti spunti di lettura negativi per altre società partecipate da soci cinesi). In tal senso, bisognerebbe prestare attenzione alla soglia d’OPA al 25%, ma riteniamo che la situazione potrebbe essere gestita”, concludono da WebSim, mantenendo un giudizio ‘interessante’ sul titolo della società e un target price di 5,90 euro.

I numeri del 2022

Per quanto riguarda i risultati dello scorso anno, la Capogruppo Pirelli & C. Spa ha registrato un utile netto di 252,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 216,6 milioni di euro del 2021.

Se l’utile netto post minorities risulta “in linea con le attese” secondo Equita Sim, la novità arriva dal dividendo, approvato a 0,218 euro per azione e oltre gli 0,19 euro previsti dalla sim, “con uno yield di 4,9% e un pay-out al 50% dell’utile inclusivo delle minorities”.

Mentre il titolo che oggi scambia a 4,4690 euro (-0,31%), da Equita confermano il rating ‘buy’ su Pirelli, con un target price di 5,8 euro per azione.

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