Posizione finanziaria netta: definizione, calcolo e interpretazione


La posizione finanziaria netta (PFN) è un indicatore chiave utilizzato nella valutazione della situazione finanziaria e della solidità della struttura patrimoniale di un'azienda. Come calcolarla, cosa significa una posizione finanziaria netta positiva o negativa, e come rapportarla ad altri indicatori.


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Definizione di posizione finanziaria netta (PFN)

La posizione finanziaria netta, indicata con la sigla PFN, o indebitamento finanziario netto, è uno degli indici chiave in grado di fotografare la solvibilità di un'azienda. La PFN è considerata un "indicatore alternativo di performance", così come altre metriche tra cui EBIT, EBITDA e Free cash flow. Questi indicatori derivano da specifiche voci estratte dai bilanci aziendali e successivamente rielaborate. Se non rapportati ad altri aggregati, al di là di una valutazione della loro evoluzione nel tempo, questi indicatori offrono un quadro limitato circa le prestazioni finanziarie dell'azienda.

Importanti sia nell’analisi finanziaria che per l’informativa periodica di bilancio, possiamo definire la posizione finanziaria netta come la ‘‘differenza tra il totale dei debiti finanziari aziendali (a prescindere dalla loro scadenza) e le attività liquide (cassa, c/c attivi, titoli negoziabili e crediti finanziari). Fornisce pertanto una misura dell’ammontare di debito per il quale non esiste un’immediata copertura o, al contrario l'ammontare di liquidità in eccesso dopo il pagamento di tutti i debiti.

Posizione finanziaria netta calcolo

Le indicazioni ESMA 32-382-1138 (European Securities and Markets Authority) pubblicate il 4 marzo 2021 e contenenti gli “Orientamenti in materia di obblighi di informative ai sensi del regolamento sul prospetto” rappresentano un importante punto di riferimento per il calcolo della PFN. Questo documento in Italia è applicabile dal 5 maggio 2021.

Per effettuare il calcolo della PNF, la formula è la seguente:

A - Disponibilità liquide

B - Mezzi equivalenti a disponibilità liquide

C - Altre attività finanziarie correnti

D - LIQUIDITA’ (A+B+C)

E - Debito finanziario corrente

F - Parte corrente dell’indebitamento non corrente

G - INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE (E+ F)

H - INDEBITAMENTO FINANZIARIO CORRENTE NETTO (G-D)

I - Debito finanziario non corrente

J - Strumenti di debito

K - Debiti commerciali e altri debiti non correnti

L - Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K)

M - TOTALE INDEBITAMENTO FINANZIARIO (H+L)

La principale modifica introdotta dalle indicazioni ESMA del 2021 rispetto alle precedenti raccomandazione CESR (Committee of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 risulta la presenza dei “Debiti commerciali e altri debiti non correnti” nella composizione dell’indebitamento finanziario non corrente e, quindi, nella determinazione della posizione finanziaria netta.

Segno algebrico + o -, fonte di frequenti equivoci

Nonostante possa apparire banale a molti, nelle comunicazioni destinate a un pubblico meno esperto spesso la PFN viene malinterpretata, generando una gamma di potenziali equivoci e valutazioni fuorvianti della situazione finanziaria di una società. L'equivoco deriva dall'associare un debito a un valore negativo e un credito al segno positivo.

Con la PFN è esattamente il contrario: la Posizione Finanziaria Netta assume "segno positivo" (+) quando il totale dei debiti finanziari supera la disponibilità liquida, segnalando così un indebitamento netto. Al contrario, assume un "segno negativo" (-) quando la disponibilità liquida è maggiore rispetto ai debiti, suggerendo una posizione finanziaria più solida.

Posizione Finanziaria Netta Positiva

Quando la Posizione Finanziaria Netta mostra un segno algebrico positivo (+), indica che l'azienda ha un debito finanziario netto. Detto in altri termini, l'azienda deve restituire più risorse finanziarie di quelle che attualmente detiene sotto forma di disponibilità liquide o crediti finanziari da incassare.

Tuttavia, è fondamentale non fraintendere questo stato come una crisi finanziaria imminente. Le imprese spesso finanziano le loro operazioni attraverso varie fonti, per cui è del tutto normale avere debiti verso banche e altri intermediari finanziari. La preoccupazione sorge quando l'indebitamento diventa eccessivamente alto in relazione a vari fattori come il volume d'affari, il capitale proprio investito, il margine operativo e altri parametri finanziari.

Per queste ragioni non sarebbe corretto valutare la solidità della struttura patrimoniale di un'azienda esclusivamente in base al valore della sua PFN. Infatti, una PFN di 5 milioni di euro potrebbe essere preoccupante per una piccola impresa ma irrilevante per un grande gruppo con Ebitda elevato. Potrebbe essere più utile monitorare la tendenza della PFN nel tempo in funzione della capacità dell'impresa di generare risorse in grado di ripagare i debiti. Un aumento significativo di tale indicatore, mantenendo costanti altre variabili come il volume d'affari e il capitale investito, è ovviamente motivo di preoccupazione.

Posizione Finanziaria Netta Negativa

Una PFN con segno algebrico negativo (-) è generalmente vista come un segno positivo. In questo caso, le attività finanziarie dell'azienda superano le sue passività finanziarie, fornendo così rassicurazione ai finanziatori e agli investitori sulla capacità dell'azienda di sostenere i propri debiti.

Tuttavia, una PFN negativa non è sempre una buona notizia. Potrebbe anche indicare che l'azienda sta detenendo un eccesso di liquidità che potrebbe essere utilizzato in modo più produttivo. Come per la PFN positiva, è fondamentale interpretare questo indicatore in un contesto più ampio per avere un quadro accurato della situazione finanziaria dell'azienda.

Sia una posizione finanziaria netta positiva che negativa hanno implicazioni che vanno oltre il semplice segno algebrico e necessitano di un'analisi contestualizzata per un'interpretazione accurata. In entrambi i casi, una valutazione della PFN richiede l'analisi di bilancio in relazione a vari altri parametri, come l'EBITDA e il capitale proprio.

Rapporto PFN/EBITDA e rapporto PFN/PN

Rapportare la PFN ad altre voci e metriche finanziarie può essere interessante per calcolare degli indicatori utili a comprendere meglio lo stato dell’azienda.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta e Ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization) esprime la sostenibilità del debito in rapporto ai flussi di cassa prodotti dalla gestione caratteristica (espressi dall'EBITDA). L’indice misura quindi in quanti anni l’azienda sarebbe in grado di ripagare i propri debiti finanziari se utilizzasse a tale scopo tutti i flussi operativi “potenziali”:

  • Maggiore è il rapporto, minore dovrebbe essere la capacità dell’azienda di ripagare il debito contratto verso il sistema.
  • Minore è il rapporto, maggiore dovrebbe essere la capacità delle imprese di produrre ricchezza e quindi risorse finanziarie a sufficienza per onorare i propri impegni.

Questo rapporto è molto utilizzato dalla comunità finanziaria e dalle banche come indicatore in grado di svelare l’appetibilità di una impresa, la capacità di ripagare i debiti o come garanzia sui prestiti. Ricordiamo tuttavia che in base alla teoria finanziaria la struttura del capitale ottimale di una società non è essere senza debito ma avere un appropriato rapporto di capitale proprio e debito secondo il "Teorema di Modigliani - Miller" (1958, 1963).

Il rapporto Posizione Finanziaria Netta/Patrimonio netto (Debt/Equity) è molto utilizzato, soprattutto dalle banche italiane, come monitoraggio del rischio finanziario dell'impresa.

Questo rapporto ci consente di verificare il grado di dipendenza dell’azienda da fonti finanziarie esterne ed onerose. Più è alto il suo valore, meno solida sarà la sua struttura finanziaria.

Può essere infine utile esaminare il livello complessivo dell’indebitamento rapportato anche agli anni precedenti.

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