Le indiscrezioni sulla possibile estensione delle Dta con le acquisizioni spingono Mps in Borsa
Secondo rumor di stampa la bozza del Decreto Sostegni Bis conterrebbe una modifica relativa alla possibile conversione delle attività fiscali differite in crediti fiscali in caso di aggregazioni. La soglia delle Dta convertibili passerebbe dal 2% al 3% del totale degli attivi del soggetto minore coinvolto nella fusione. La notizia spinge le indiscrezioni su un ritorno di interesse di Unicredit su Mps.
Banche, rumor su estensione della conversione Dta con M&A
Le banche riconquistano il centro della scena finanziaria italiana. A riportare l’attenzione sul settore le indiscrezioni di stampa secondo cui la bozza del Decreto Sostegni Bis conterrebbe una modifica relativa alla conversione delle attività fiscali differite in crediti fiscali in caso di aggregazioni. La soglia delle Dta convertibili passerebbe dal 2% al 3% del totale degli attivi del soggetto minore coinvolto nella fusione e verrebbe allungato al 30 giugno 2022 il termine previsto dalla manovra per deliberare la business combination (in precedenza era al 31 dicembre 2021). La bozza del decreto dovrebbe essere esaminata in settimana in Consiglio dei ministri.
Mps in luce a Piazza Affari
Intorno alle 12 il titolo di Banca Mps guadagna il 4,88% a 1,19 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,5 per cento. Secondo La Repubblica, la dote di capitale per chi comprerebbe Mps, con le nuove norme salirebbe da 2,1 a 3,2 miliardi. L’ipotesi di aggregazione tra Unicredit e Mps, già ventilata in occasione della manovra 2021 varata dal Governo Conte, potrebbe dunque tornare di attualità. Resta da capire cosa ha in mente il nuovo ad di Unicredit Andrea Orcel.
In basa agli accordi con le autorità europee il Tesoro, primo azionista di Mps con il 68,25% del capitale, dovrà uscire dal capitale entro fine 2021.
Equita: se approvata, la norma fornirà impulso al consolidamento del settore
Secondo Equita Sim, se approvata, la norma «fornirebbe un ulteriore impulso al processo di consolidamento nel settore, supportando in particolar modo una soluzione per Banca Mps, con tempistiche che tuttavia potrebbero essere più lunghe rispetto a quanto inizialmente ipotizzato».
Per Equita, in caso di M&A tra Unicredit e Banca Mps il beneficio dalla conversione delle Dta ammonterebbe a 3,4 miliardi, con un impatto sul Cet1 della combined entity stimato di circa 90 punti base. Potenzialmente, «la norma potrebbe essere supportive anche a una combinazione Unicredit e Banco Bpm», notano gli analisti, secondo cui il beneficio a capitale dalla conversione delle Dta sarebbe di 3,6 miliardi, con un impatto sul Cet1 della combined entity di 90 punti base.
A fine mattinata, l'Indice Ftse delle Banche italiane guadagna l'1% e si avvicina ai massimi degli ultimi tredici mesi. Anche Unicredit si porta in guadagno dello 0,55% a fine mattinata, scambiata a 8,76 euro.
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