Poste Italiane, delude il 2022 ma dividendo aumentato


Il cda del gruppo ha proposto un aumento della cedola in aumento del 9% nonostante un 2022 con numeri contrastanti e al di sotto delle previsioni degli analisti per quanto riguarda l’utile.


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Il 2022 di Poste Italiane

Risultati contrastanti per Poste Italiane nel 2022, caratterizzato da margini record e aumento del dividendo.

Lo scorso anno il gruppo ha visto il risultato operativo (Ebit) arrivare a 2,29 miliardi, con una crescita del 24,1% rispetto al 2021 (1,8 miliardi) e più che raddoppiato se paragonato al 2017, andando oltre la guidance del piano strategico ’24 si plus’, pari a 2 miliardi.

L’utile netto è calato del 4,3% a 1,51 miliardi, a causa di maggiori costi e oneri finanziari, anche se risultata il doppio del 2017, quando si fermava a 0,7 miliardi.

Crescita del 6% su base annua per i ricavi, saliti a 11,9 miliardi, anche in questo caso in aumento (+12%) rispetto al 2017.

Nel solo quarto trimestre 2022 Poste Italiane ha registrato 3,1 miliardi di ricavi, segnando una crescita del 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2021.

Se l’amministratore delegato del gruppo, Matteo Del Fante, parlava di “risultati solidi con un risultato operativo del 2022 a livelli record”, a Piazza Affari, intanto, i numeri diffusi questa mattina prima dell’apertura sono stati accolti con freddezza e il titolo PST cedeva l’1% dopo meno di mezz’ora di scambi, scendendo ad un minimo di 9,41 euro.

Dividendo

Alla luce della relazione finanziaria 2022 approvata dal consiglio di amministrazione, il board propone un dividendo complessivo relativo all’esercizio passato di 0,65 euro per azione, in aumento del 10% rispetto a 0,59 euro dell’esercizio 2021.

Il gruppo ricorda nella nota che il 9 novembre il cda aveva deliberato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2022 di 0,21 euro per azione, già pagato a decorrere dal 23 novembre 2022.

Il saldo del dividendo 2022, dunque, risulta di 0,44 euro per azione e il board ne ha proposto il pagamento dal 21 giugno 2023, con data di stacco il 19 giugno 2023 e record date il 20 giugno dello stesso anno.

Guidance 2023

Nuova guidance per il gruppo, fissando l’obiettivo di Ebit 2023 a 2,5 miliardi, con il contributo di tutti i settori di business a compensare gli effetti negativi generati dall’inflazione sui costi e dai costi di avviamento del business di Poste Energia.

L’utile netto è atteso dal management di Poste in crescita a 1,7 miliardi e anche l’obiettivo di dividendo è rivisto al rialzo a 0,71 (+9% su base annua), grazie a una maggiore visibilità del capitale e alla generazione di flussi di cassa da parte di tutti i settori di business.

“Guardando in avanti al 2023, ci aspettiamo che le tendenze favorevoli dei business siano superiori rispetto all’effetto dell’inflazione sui costi”, dichiarava nella nota Del Fante, ritenendo “che i nostri obiettivi siano raggiungibili in diverse condizioni di mercato e che siano supportati dai forti progressi commerciali registrati fino ad oggi”.

Sotto le attese degli analisti

Gli analisti di WebSim Intermonte sottolineano che il risultato del quarto trimestre si caratterizza da ricavi più alti rispetto alle loro stime (+5,7%) e a quelle del consensus (+4%), l’operating profit a 238 milioni risulta “al di sotto delle stime nostre e di consensus, pari a 282 milioni e 272 milioni” rispettivamente.

Anche l’utile netto è “significativamente al di sotto delle previsioni (87 milioni vs 223 milioni Intermonte/218 milioni consensus) a causa di un maggiore tax rate, con la presenza di costi one-off non deducibili come ad esempio l’accantonamento da 320 mln sui tax credit”.

Per quanto riguarda la guidance 2023, questa “risulta in linea con le stime, con un operating profit atteso a 2,5 miliardi ed un net profit a 1,7 miliardi”.

Complessivamente, aggiungono dalla sim, i risultati operativi 2022 sono “al di sotto delle aspettative ma con diversi one-off sia positivi sia negativi che inficiano la leggibilità dei risultati”.

In attesa della presentazione ufficiale dei risultati prevista per le ore 10, nella quale si attenderà l’aggiornamento al 2023 del business plan, da WebSim confermano il giudizio ‘interessante’ sul titolo Poste Italiane, con un target price fermo a 12 euro.

Infine, raccomandazione di acquisto (‘buy’) confermata per Equita Sim, con prezzo obiettivo di 12,5 euro sul titolo, alla luce di un “Ebit del quarto trimestre 2022 sotto le attese per svalutazione dei crediti fiscali, ma posizione di capitale solida” e una “guidance 2023 in linea sul conto economico, meglio il dividendo”.

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